Parallelamente alla mostra Technoscape, l'architettura dell'ingegneria, il Museo MAXXI espone un focus su Sergio Musmeci, una delle figure più straordinarie dello scorso secolo, ingegnere visionario definito dai suoi colleghi "il genio".
Musmeci fu un progettista di architetture strutturali mai viste prima, docente universitario dalle grandi capacità comunicative, teorico con grandi abilità matematiche capace di avventurarsi in campi pionieristici per la sua epoca. Pare addirittura che, al momento della sua scomparsa - il 5 marzo 1981 - sul tavolo del suo studio ci fossero ancora tantissime idee originali da sviluppare. Nel tempo alcune visioni sono diventate realtà. Altre attendono ancora nuove generazioni di ingegneri capaci di farle uscire dal mondo della fantasia.
Quello che vedremo nella mostra, a cura di Tullia Iori, sono documenti provenienti dal suo archivio, schizzi di opere ancora senza nome, appunti di conferenze piene di prospettive per il futuro, pagine di calcoli incompleti che accennano a nuove teorie per rifondare la statica. Alcuni disegni assomigliano a quelli delle "pop structures" dell'ultima generazione di archistar, idee non lontane dalle forme di Zaha Hadid, Santiago Calatrava o di giovani progettisti parametrici del nuovo millennio.
Sergio Musmeci. Appalto concorso per la costruzione del nuovo ponte sul Tevere a Tor di Quinto, Roma, 1957-58 con U. Luccichenti. Fotografia del modello di studio in gomma Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura
All'interno del centro archivi MAXXI Architettura scopriremo alcuni tra i suoi progetti più visionari, in cui sperimentò forme "che non hanno ancora nome", superfici pieghevoli come origami, intrecci di travi, membrane fluide, composizioni astratte di aste senza nodi.
Musmeci attribuiva grande importanza al modello, per verificare la validità della forma, soprattutto dal punto di vista statico, utilizzando materiali di vario tipo, non nascondendo la predilezione per le bolle di sapone - per studiare l'equitensione - la gomma, facile da tirare e da misurare, ma anche il plexiglas e la carta.
All'interno della mostra compariranno, per la prima volta, proprio i modelli di carta restaurati dal MAXXI che rimandano al ponte semisommerso per il lago di Foglianoche e le composizioni spaziali di aste dalle geometrie impossibili con cui l'ingegnere fantasticava per le nuove forme delle costruzioni.
Particolare attenzione è dedicata ai suoi ponti che sovvertono la consuetudine, con le pile sagomate come uccelli in volo o come reti poligonali di aste e gli impalcati come sinusoidi che avanzano, sculture dal perfetto comportamento statico.
Tra questi, il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina, che ci riporta al 1969 quando Musmeci vinse ex aequo il concorso pubblico per l'attraversamento dello Stretto. Il grande modello lungo oltre 4 metri in scala 1:1000 esposto in mostra riproduce il rivoluzionario ponte di 3 km a campata unic, basato su una tensostruttura sospesa strallata per contrastare la forte oscillazione dell'impalcato.
Una piccola sezione è, poi, dedicata al Ponte sul Basento, un guscio continuo equicompresso dichiarato, nel 2003, monumento di interesse culturale e per questo protetto da vincolo, oggi oggetto di restauro conservativo a seguito del concorso bandito dal Comune di Potenza nel 2020.
La mostra è accompagnata da un'intervista audio del 1977 in cui lo stesso Musmeci racconta le sue opere e i suoi progetti.
Sergio Musmeci. Ponte sul fiume Basento (Potenza, 1967-1975) con A. Livadiotti, E. F. Radogna, Z. Zanini- Dettaglio dell'impalcato Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura
Sergio Musmeci.Tempio Mariano sul Monte Grisa (Triese, 1962-67) con A. Guacci, U. Nordio Vista dell'esterno. Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura
Sergio Musmeci. Auditorium, Città atomica di Trombay, Bombay (India, 1961) con L. Calini, E. Montuori. Esecuzione della copertura Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura
Chiesa parrocchiale di San Carlo al Villaggio del Sole (Vicenza, 1960) con S. Ortolani, A. Cattaneo, Z. Zanini. Fotografia del cantiere Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura
INGENIO, IDEE VISIONARIE
DALL'ARCHIVIO DI SERGIO MUSMECI
Museo MAXXI, via Guido Reni 4/A, Roma
1 ottobre 2022 - 10 aprile 2023
orari
da martedì a domenica | ore11.00 - 19.00
la biglietteria è aperta fino a un'ora prima della chiusura del Museo
+info: maxxi.art
pubblicato il:
InGenio, il MAXXI celebra Sergio Musmeci mostra a cura di Tullia Iori
Museo MAXXI, via Guido Reni 4/A, Roma