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APPROFONDIMENTI

Biografia, Opere e collegamenti su Jean Nouvel

  www.vitruvio.ch/arc/masters/nouvel.htm

Sito ufficiale del Museo Nazionale Centro Arte Reina Sofìa

 http://museoreinasofia.mcu.es/

 

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I quattro elementi di Jean Nouvel (fonte "il Manifesto")
07 Giugno 2001
  Presentato il progetto di ampliamento del Museo di Arte Contemporanea "Reina Sofia"
 

SABINA CHIARA STERI | Madrid

E' cominciato, la scorsa settimana, il conto alla rovescia per l'ampliamento del Museo di Arte Contemporanea Reina Sofia di Madrid, quando l'architetto francese Jean Nouvel ha consegnato il suo progetto definitivo al patronato del museo. Al termine dei lavori - previsto per la fine del 2003 - l'attuale pinacoteca, inaugurata nel 1992, potrà contare in 26.892 metri quadrati in più rispetto agli attuali 49.167 e in un 50 per cento in più di superficie destinata all'esposizione, per un costo di 12.500 milioni di pesetas.


Jean Nouvel propone un intervento "soave e naturale" nel rispetto e "all'ombra" dell'attuale sede del museo, l'antico ospedale "San Carlos" di Madrid, progettato nel Settecento dall'architetto italiano Francesco Sabatini.

I protagonisti del progetto sono la luce, il vetro, lo zinco e l'acciaio, quattro elementi che combinati insieme caratterizzeranno i tre nuovi edifici collegati tra loro da una singolare soluzione architettonica per la quale risulta riduttivo utilizzare la parola tetto e che, secondo l'autore, sarà un elemento molto importante per la poetica dell'edificio.

I tre edifici - che daranno vita a un "piccolo quartiere" - ospiteranno le nuove sale per le esposizioni temporanee, dove la luce filtrerà attraverso vetrate di sette metri di altezza dotate di persiane di alluminio molto sofisticate, un auditorio con una capacità di 450 persone, sale destinate a corsi di formazione e una grande biblioteca di arte a vari livelli con il soffitto di vetro e pannelli modulari - una "biblioteca di luce, pensata e progettata per il lettore", spiega Jean Nouvel - dove potranno essere conservati 250 mila volumi. La collezione permanente verrà ospitata al terzo piano dell'edificio Sabatini.


Una nuova entrata di 12 metri per 18 di acciaio inossidabile accoglierà il visitatore. All'interno una piazza coperta con la caffetteria e il ristorante che Nouvel vuole trasformare in uno spazio pubblico e protetto dai rumori del traffico della città, uno spazio ospitale e sereno - dove forse potrà essere ubicata anche una fonte e opere d'arte - un luogo, insomma, in grado di trasmettere architettonicamente il piacere di potersi fermare.

Tutto il contrario di ciò che rappresenta la piazza attraverso la quale oggi si accede al museo, fredda, impersonale, in sostanza priva - secondo Nouvel - di una nozione di urbanismo e perciò destinata anch'essa nelle intenzioni dell'architetto a una ristrutturazione in armonia con quella della pinacoteca.


Al termine dei lavori secondo Nouvel avrà origine il dialogo basato sul contrasto tra due opere architettoniche: l'austero, enorme e opaco edificio del Settecento e l'altro più vivo, liviano e moderno "Tali differenze creeranno tensioni. Da ciò nasce il piacere di andare o restare da qualche parte. Alla fine dei conti questa è l'architettura".

  da "il Manifesto" del 07/06/2001

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