La ricerca dello sponsor finanziatore di un intervento di manutenzione, conservazione o restauro del nostro patrimonio architettonico o archeologico sarà sottoposta a regole precise. A stabilirlo è il decreto semplificazioni che dà maggiore certezza ai contratti di sponsorizzazione nel campo del restauro, fino ad ora privi di una regolamentazione propria.
Non è l'unica novità per il patrimonio culturale e paesaggistico. Il decreto stabilisce tempi certi per l'adozione di nuovi provvedimenti ministeriali volti ad accelerare l'iter di verifica dell'interesse culturale dei beni immobili. Inoltre, tempo massimo di un anno al Ministero dei beni e le attività culturali per ampliare la lista degli interventi di lieve entità sottoposti a autorizzazione paesaggistica semplificata.
Lo sponsor per la tutela del patrimonio
Il decreto semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, aggiunge al Codice dei contratti pubblici il nuovo articolo 199 bis per regolamentare i contratti di sponsorizzazione nel campo della valorizzazione e conservazione dei beni culturali. Dalla pubblicità alla valutazione delle offerte, la procedura per ingaggiare lo sponsor privato è per la prima volta definita nel dettaglio.
A trovarvi applicazione è sia la sponsorizzazione pura che quella tecnica. Con la differenza che mentre nel primo caso l'amministrazione aggiudicatrice indirizza il bando al solo finanziatore, nel secondo la ricerca è rivolta all'individuazione di uno sponsor che curi e sovvenzioni la progettazione e la realizzazione dell'intervento. Lo sponsor, che sia realizzatore o semplice finanziatore, riceve in cambio una promozione della propria attività, marchio o immagine.
La novità è rilevante. La sponsorizzazione nel campo dei beni culturali non aveva una sua regolamentazione precisa. Così i 25 milioni di euro offerti da Della Valle per il restauro del Colosseo, sono oggi oggetto di segnalazioni, ricorsi, e pareri espressi prima dall'Antitrust e poi dall'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici. E ancora si discute sulla regolarità della procedura seguita dal Ministero. Intanto l'Anfiteatro Flavio attende le sue "cure".
Il caso Tod's è stato emblematico per evidenziare le carenze normative. Bisognava dunque dettare regole affinché le amministrazioni potessero servirsi in maniera sicura di un istituto riconosciuto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (sponsorizzazione pura) e dal Codice dei contratti (sponsorizzazione tecnica) ma non sufficientemente regolamentato.
Il Codice dei contratti infatti contempla la sola sponsorizzazione tecnica annoverandola tra i contratti esclusi dalla sua disciplina ordinaria e come tale, però, deve ugualmente rispettare i principi generali di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità (art. 27 DLgs 163/2006).
Ora la legge stabilisce che anche la sponsorizzazione tecnica dovrà rispettare quei principi, e indica per entrambi i contratti quali sono le modalità da seguire per garantirli. La procedura è definita nel dettaglio: dal contenuto e diffusione degli avvisi fino alle modalità di scelta dello sponsor ed alla definizione dei requisiti dei partecipanti. E, ancor prima dell'avvio della procedura, l'amministrazione competente, indica nel programma triennale dei lavori l'intenzione di affidarsi ad uno sponsor puro o tecnico per la realizzazione dell'intervento sul bene culturale, provvedendo subito dopo alla stesura di uno studio di fattibilità o di un preliminare.
Rispettato l'iter per la scelta del finanziatore ora sarà meno facile dare adito a controversie.
Aggiornamento del 10 aprile 2012
Semplificazioni: beni culturali, appalti, edilizia, la sburocratizzazione investe molti settori. Il decreto è legge. Per i beni culturali: regolarizzati i contratti di sponsorizzazione e presto autorizzazioni semplificate. Per gli appalti: confermata la banca dati nazionale e graduate le sanzioni per dolo o colpa grave. Numerose le altre novità in campo edilizio e d'impresa.
La verifica dell'interesse culturale (art. 43)
Entro il 10 aprile il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dovrà emanare provvedimenti per velocizzare le procedure di verifica dell'interesse per i beni immobili - di proprietà pubblica o di persone giuridiche private senza scopo di lucro - di presunto valore culturale. Lo scopo è definire modalità operative e tecniche per accelerare i processi e valutare nel minor tempo possibile l'inserimento dell'immobile nel novero di bene culturale e decidere di conseguenza per la sua dismissione o valorizzazione.
Autorizzazione paesaggistica semplificata per interventi di lieve entità (art. 44)
Entro 1 anno dovrà essere rivisto e ampliato l'elenco dei 39 interventi individuati dal DPR 139/2010 tra quelli a basso impatto sul paesaggio e dunque soggetti ad autorizzazione paesaggistica semplificata. Sarà emanato un regolamento su proposta del Ministero dei beni e delle attività culturali d'intesa con la Conferenza unificata.
di Mariagrazia Barletta architetto
- Comunicato stampa, Consiglio dei Ministri n.12 del 27/01/2012.
- LEGGE 4 aprile 2012, n. 35. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. (12G0056) (GU n.82 del 6-4-2012 - Suppl. Ordinario n. 69).
- AVCP, Deliberazione n. 9 dell'8 febbraio 2012. Procedure di sponsorizzazione - Accordo per l'Anfiteatro Flavio di Roma.
- Autorizzazione paesaggistica semplificata per interventi di lieve entità.
- DL Sviluppo: a rischio l'architettura del dopoguerra. Con l'innalzamento da 50 a 70 anni della soglia di età, oltre la quale, i beni immobili sono da presumere di interesse culturale, è a grave rischio l'architettura del secondo '900. Per fermare il provvedimento: Associazioni, INU, Ordini e CNA lanciano appelli, e, per sostenerli, al via petizioni...
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