notizie di architettura
 
  professione Architetto
 

aggiornamento
08 gennaio 2003

  iscriviti alla newsletteriscriviti alla newsletter
  DATI PROGETTO
 

Progettista:
Arch. Marcello Guido

Direzione Lavori:
Arch. Marcello Guido

Importo Lavori:
1.440.000.000

Realizzazione:
Consorzio Nazionale Cooperative "Ciro Menotti" (Bo)

Inizio lavori:
9 ottobre del '97

Inaugurazione:
2 maggio 2002

  LE RUBRICHE
 

mostre - convegni
concorsi di Architettura
formazione & corsi
notizie di Architettura
software, Internet, CAD
viaggi e architetture
riviste di settore
leggi e norme
inserzioni - lavoro
news from the world
segnalati da voi

 

  ED ALTRO ANCORA
 

chi siamo
pubblicità
segnala il tuo sito
sostieni il nostro sito

richiedi informazioni

 

SEGNALA UNA NOTIZIA

Piazza Toscano di Marcello Guido  
rassegna web 07/01/2003 - fonte: Gazzettino del Sud

Il prof. Cesare De Sessa, ricercatore della facoltà di architettura di Napoli, risponde ad un articolo scritto da Sgarbi su «Il Giornale» del 16 Dicembre 2002 intitolato "Cosenza violentata dai futuristi".

Piazza Toscano, un progetto che collega passato e futuro
di Cesare De Sessa

«All'insegna di un'approssimazione terminologica che mette i brividi, il Vittorio nazionale scaglia un violentissimo attacco, blaterando di tumori da estirpare, contro piazzetta Toscano, progettata dall'architetto Marcello Guido e inaugurata alcuni mesi addietro.

Già sento le ossa, o quel che ne resta, del povero Antonio Sant'Elia (il più noto tra gli architetti futuristi) scuotersi nella tomba.
Ma che c'entra il Futurismo, con un suo codice plastico e figurativo ben definito e delineato, con le disarticolate sequenze spaziali realizzate da Guido nel suo intervento a piazza Toscano?

[...]

In un vuoto urbano, creatosi nel corso dell'ultimo conflitto in seguito a un bombardamento subito dalla città, che ha riportato alla luce resti di epoca romana, Guido articola un intervento in cui lastre inclinate e trasparenti permettono una fruizione simultanea di epoche storiche diverse, fruizione che non è solo visiva ma fisica nel senso più pregnante del termine.

Un intervento sicuramente deciso, ma indubbia la forza creativa manifestata dall'architetto.

Da qui una bagarre di polemiche, ma anche qualche riconoscimento prestigioso.

En passant voglio ricordare che Bruno Zevi, critico di fama mondiale, volle pubblicare nella rivista da lui diretta alcune immagini di piazza Toscano quando era ancora in fase di realizzazione. Fatto del tutto eccezionale, nel circa mezzo secolo di vita della rivista.

[...]

m'interessa sottolineare una linea di principio che, ancor prima di essere culturale, è di ordine civile. Una sorta di cartina di tornasole per stabilire il livello di tolleranza, dunque di democrazia, di un paese. Mi riferisco alla libertà di espressione, che per un architetto dovrebbe essere uguale a quello di qualunque altro intellettuale. Certo, per un architetto vi sono vincoli e obblighi che non esistono in altri ambiti disciplinari.

Nello specifico del lavoro in questione, sento già il coro di proteste: la storia, il rispetto per il contesto in cui l'opera si inserisce e bla bla bla. E qui il discorso si allargherebbe.

Sinteticamente, nello specifico di piazza Toscano, non mi discosto molto dal vero affermando che il brano di città preesistente non era precisamente piazza del Campo a Siena o piazza Navona a Roma. Si trattava di un vuoto urbano, nel senso più letterale del termine, assolutamente degradato. In questo vuoto l'architetto ha, coerentemente e correttamente, deciso di esprimersi, qualificando il luogo con forme plastiche intense, capaci di parlare del nostro tempo.

La Storia ha conosciuto dissonanze ben più energiche di quella realizzata da Guido a Cosenza. Ricordo per tutte la spirale di Sant'Ivo del Borromini: un contrappunto violento, un'esplosione nel cielo romano, caratterizzato da cupole d'ogni forma e dimensione.

La Storia non è dunque il tessuto omogeneo e costante che alcuni pretendono di intravedere. Piuttosto, un terreno accidentato, dove fratture e scatti inventivi abbondano, e sono proprio tali accelerazioni repentine che spesso si sono dimostrate essere il volano di storia e cultura.

Torna in alto

[...]

D'altronde, quella di Guido non è la prima realizzazione in un contesto storico svolta con un linguaggio schiettamente moderno, altri ve ne sono già stati. Cito per tutti l'intervento dei CoopHimmelb(l)au nel centro di Vienna (che pure è città che qualche valore storico lo detiene). Una tenda in vetro e acciaio sopra un neoclassico palazzo ottocentesco. Realizzazione pubblicata sulle più prestigiose riviste di architettura di tutto il mondo, che ha imposto i due progettisti all'attenzione critica come due tra gli architetti più interessanti del panorama mondiale.

[...]

Cesare De Sessa

Bibliografia:

C. De Sessa, Marcello Guido, L'impegno nella trasgressione, Clean, Napoli, 1999

vai all'home page
 
 
©professioneArchitetto.it 
 
  professioneArchitetto non è collegato ai siti recensiti e non è responsabile del loro contenuto. È vietata la riproduzione anche parziale.