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Torre di controllo del
porto di Lisbona |
Indice
| premessa | il progettista
| un po' di storia... | il
progetto | l'interno |
Premessa
"Costa nera" è stato
denominato dagli inglesi il margine occidentale d'Europa, prima
che i Portoghesi a metà del XVIII sec. dessero inizio alla
costruzione del primo faro.
Oggi essa si presenta al navigatore in modo assolutamente diverso;
prossimamente il Portogallo disporrà di un centro di controllo
costiero estremamente moderno ed unico in Europa. Un'anticipazione
in tal senso è costituita dal primo faro "attivo",
la cui costruzione, secondo un progetto presentato al bando di concorso
dall'architetto portoghese Gonçalo
Sousa Byrne, è stata ultimata quest'anno. Sullo sfondo
del profilo della città di Lisbona la sua estetica presenza
s'impone già per la forma inclinata ed il suggestivo rivestimento
in luccicanti lastre di rame rossastre del marchio TECU®-Classic.
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Progettista
Gonçalo Sousa Byrne, nato
nel 1941 in Alcobaca / Portogallo, dopo gli studi presso l'Istituto
Superiore d'Arte di Lisbona ed il diploma nel 1968, ha lavorato
dapprima presso Raul Choráo Ramalho e successivamente fino
al 1975 nello studio degli architetti Nuno Teotónio Pereira
e Nuno Portas.
Con Portas ha effettuato anche studi presso l'Istituto portoghese
di ricerca per l'ingegneria edilizia. L'opera di Byrne si contraddistingue
per lo sforzo teso alla razionalizzazione, nonchè per il
rigore formale e figurativo. Con grande cura egli instaura un rapporto
fra la morfologia del paesaggio ed i suoi modelli costruttivi.
Fra le sue costruzioni più importanti si annoverano la
filiale della banca Arraiolos (1998), la ristrutturazione delle
strutture portuali di Lagos (1991), nonchè l'edificio della
facoltà di elettrotecnica dell'Università Tecnica
di Coimbra (1992). Gonçalo Sousa Byrne ha conseguito, con
numerosi successi in concorsi di progettazione, attività
come libero docente ed esposizioni, un elevato grado di notorietà
a livello internazionale.
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un po' di storia...
I portoghesi, noti nel XVI sec. soprattutto come scopritori di
nuovi mondi, riesaminano e riscoprono dopo la Rivoluzione dei garofani
del 1974 la propria storia e, al tempo stesso, si aprono allo spazio
economico europeo.
L'EXPO 1998 è stata opportunamente sfruttata dalla capitale
del Portogallo, Lisbona, come impulso per incrementare il proprio
sviluppo urbano. Il primo edificio del centro di controllo costiero
nazionale finanziato da sovvenzioni dell'UE si può ora visitare
non lontano dal "Centro Cultural de Bélem " –
una costruzione azzardata che caratterizza la scena culturale di
Lisbona. Fra i cinque architetti invitati a partecipare al concorso
è stato il progetto di Gonçalo Sousa Byrne ad essere
insignito del primo premio e ad essere realizzato.
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Il
progetto
Da
una lingua di terra ottenuta artificialmente, si sviluppa, alla
sua estremità, una costruzione solitaria, alta 38 m, inclinata
sul Rio Tejo.
La differenziazione della facciata conferisce, con la crescente
altezza, snellezza al corpo dell'edificio modellato in modo rigorosamente
simmetrico.
Uno zoccolo - ad un piano, in pietra chiara - "ancora"
l'edificio al suolo; una lastra a tutta parete, dell'altezza di
un piano, delinea l'ingresso principale. Il fusto della nuova costruzione
è rivestito con lastre in rame del marchio TECU®-Classic,
in forma di copertura orizzontale ad aggraffatura doppia, sulla
cui superficie lucida si è già formato uno strato
di ossido.
Questo strato protettivo stabilizza la superficie del rame contro
gli influssi atmosferici e le conferisce l'inconfondibile fascino
e la straordinaria resistenza tipica di questo materiale. Su superficie
perpendicolari e protette lo strato di ossido sviluppa una tonalità
bruno-antracite opaca. Su superfici inclinate si ha un'ulteriore
evoluzione cromatica dello strato di copertura: da un iniziale leggero
riflesso verde si passa qui gradualmente al verde patina tipico
del rame. Pertanto le parti perpendicolari ed inclinate della facciata
della torre di controllo del porto appaiono in un discreto e variegato
gioco cromatico.
Il rivestimento esterno della cima a tre piani dell'edificio è
concepito come una pura e semplice facciata in vetro dietro lamelle
di rame. Per realizzare simili costruzioni in modo perfetto sotto
l'aspetto tecnico e rispondere contemporaneamente in modo consono
ad esigenze di carattere estetico, il TECU®
Technical Consulting Center presso KME offre su richiesta il proprio
supporto per la progettazione e la stesura di capitolati, nonchè
per l'istruzione degli addetti ai lavori sul cantiere.
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Interno
L'interno
dell'edificio consta di un nucleo centrale di accesso a nove piani,
intorno al quale si raggruppa la gamma degli spazi. Accanto alle
postazioni di lavoro sono qui a disposizione due simulatori e più
locali per seminari per la formazione dei collaboratori. Contrariamente
ai fari tradizionali, che servono unicamente per l'orientamento,
la nuova generazione dei "fari attivi" si assume il compito
del completo controllo e della guida del traffico marittimo.
L'obbligo da parte delle imbarcazioni di comunicare
la propria posizione nel rispettivo settore di controllo e la conseguente
possibilità di seguirne permanentemente la rotta tramite
i sistemi radar, permettono un ottimo coordinamento del traffico
marittimo. Questo sistema denominato VTS (Vessel Traffic Service)
sta per essere introdotto a livello mondiale.
Il centro di controllo costiero consente inoltre,
nell'eventualità di casi critici, un coordinamento e comando
centralizzato di tutte le misure d'intervento necessarie.
Con l'inaugurazione della torre di controllo costiero
del 16 luglio 2001, la capitale europea della cultura 2000, costruita
su sette colli, dispone di un ulteriore gioiello architettonico
e rifà propria la tradizione dei navigatori e scopritori
di nuovi mondi portoghesi.
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