Il Senato dà il via libera definitivo al decreto Milleproroghe (DL 150/2013). Per le stazioni appaltanti slitta l'obbligo di servirsi del sistema di verifica online dei requisiti (AVCPass), più tempo ai piccoli Comuni per affidare le gare attraverso centrali uniche di committenza, novità per la revisione triennale dell'attestato SOA e per la qualificazione del contraente generale. Infine una misura evita che siano revocati i finanziamenti stanziati dal decreto del «Fare» per la riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole nelle Regioni che tardano ad affidare i lavori per sospensione delle graduatorie da parte dell'autorità giudiziaria, è il caso della Regione Puglia.
L'AVCPass slitta di 6 mesi
L'obbligo di servirsi del sistema per la verifica online dei requisiti per la partecipazione alle procedure di affidamento pubbliche di importo superiore a 40 mila euro viene differito di 6 mesi.
La creazione del sistema di acquisizione telematica della documentazione per la verifica dei requisiti è stato reso obbligatorio dall'art. 6 bis del Codice dei contratti, introdotto dal Dl 5/2012. Veniva stabilita la creazione di una Banca dati nazionale dei contratti pubblici, istituita presso l'Autorità: uno strumento che stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori dovevano impiegare in via esclusiva per la verifica della documentazione relativa ai requisiti dal 1° gennaio 2013. Il termine per problemi di applicazione ed organizzazione è stato prorogato più volte e, con la conversione in legge del Milleproroghe slitterà dal 1° gennaio al 1° luglio 2014.
Sono fatte salve le procedure i cui bandi e avvisi di gara sono stati pubblicati a partire dal 1° gennaio e fino all'entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe.
Centrale unica di committenza (art. 3, comma 1-bis)
Slitta al 30 giugno 2014 il termine a decorrere dal quale i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti devono affidare ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture. L'obbligo, dopo una precedente proroga, era entrato in vigore il 31 dicembre 2013. La nuova disposizione, inserita attraverso un emendamento approvato in Senato, fa salvi i bandi e gli avvisi di gara pubblicati dal 1° gennaio 2014 fino all'entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe.
Revisione triennale dell'attestato SOA (art. 4 comma 4-bis)
In sede di verifica triennale per la certificazione obbligatoria da parte delle società organismi di attestazione (SOA), le imprese che partecipano alle gare d'appalto per l'esecuzione di lavori pubblici potranno contare per altri sei mesi sulla tolleranza del 50%. Viene prorogata infatti al 30 giugno 2014, la tolleranza maggiorata relativa alla congruità tra la cifra di affari in lavori, il costo delle attrezzature tecniche e il costo del personale dipendente. L'articolo 77, comma 6, del Regolamento degli appalti (DPR 207/2010) fissa infatti la tolleranza nella misura del 25%, questa, prorogata nella misura maggiorata al 50% dal decreto legge 179/2012 che l'aveva portata al 31 dicembre 2013, slitta ora di ulteriori sei mesi.
Qualificazione del contraente generale delle grandi opere (art. 4, commi 5 e 6)
Novità per la qualificazione del contraente generale delle grandi opere. I general contractor fino al 31 dicembre 2014 potranno dimostrare il possesso dei requisiti di adeguata idoneità tecnica ed organizzativa attraverso certificati rilasciati dalle SOA per ordinari contratti pubblici di lavori. E' consentita ancora per alcuni mesi la deroga alla speciale disciplina prevista per la realizzazione di grandi opere.
Il comma 6 apporta una conseguente modifica all'art. 357, comma 27, del regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici prorogando, fino al 31 dicembre 2014 il termine, fino al quale i contraenti generali possono documentare l'esistenza dei requisiti attraverso copia conforme delle attestazioni SOA possedute.
Finanziamenti per la riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole (art. 6 comma 3)
Viene differito al 30 giugno 2014 il termine per l'affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole statali nelle regioni in cui l'autorità giudiziaria ha sospeso le graduatorie per l'assegnazione delle risorse stanziate dal decreto del «Fare». La misura serve ad evitare la revoca di finanziamenti alla Regione Puglia.
Le risorse, pari a 150 milioni di euro, e stanziate per attuare misure urgenti in materia di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole, sono state infatti distribuite alle scuole d'Italia, ad eccezione di quelle della Puglia, dove il TAR di Lecce ha disposto la sospensione della graduatoria regionale. Il mancato affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2014 comporta, secondo il decreto del «Fare», la revoca dei finanziamenti. Ecco allora che per evitare che la Regione Puglia non usufruisca delle risorse, il termine per l'affidamento dei lavori viene prorogato di 4 mesi.
di Mariagrazia Barletta
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