Se non intervengono fatti nuovi, da luglio prossimo anche noi professionisti, insieme ad artigiani e commercianti, a prescindere dal reddito, avremo l'obbligo di consentire ai nostri clienti di pagare con bancomat o carta di credito gli importi superiori a 30 euro. Prima la Banca d'Italia, poi il TAR del Lazio, hanno respinto le argomentazioni dei nostri rappresentanti sulla sostanziale inutilità per la categoria di uno strumento del genere.
Tutti noi saremmo ben contenti di dover usare il PoS frequentemente, magari tutti i giorni, più volte al giorno, come un panettiere, ma la realtà è ben diversa, almeno per chi fa davvero l'architetto o l'ingegnere, e soprattutto in questi momenti difficili.
Dotarsi di un PoS tradizionale, per chi non lo usa assiduamente, comporta ancora degli oneri fissi non trascurabili. Stiamo parlando dei vari canoni che le Banche impongono, a prescindere dal numero di operazioni che vengono effettuate: c'è il costo del noleggio del PoS, le spese di un conto corrente aziendale, degli estratti conto, etc. La cifra fissa si aggira sui 300-500 euro l'anno, a cui vanno aggiunte le percentuali su ciascuna transazione.
Cosa fare per mettersi in regola e risparmiare un po'.
Tralasciando le ipotesi di obiezione di coscienza o di disobbedienza civile, se non si prevede un uso frequente del PoS, la soluzione può essere quella di ridurne al minimo i costi fissi.
Cercando su Internet qualche alternativa praticabile, le soluzioni possibili sono tutte basate su tecnologia mobile, con alcuni pro e contro.
A fronte di un canone zero, la percentuale per ciascuna transazione è più alta, ma mai oltre il 2.75%. Il PoS viene acquistato (non noleggiato) e va collegato a uno smartphone o un tablet, IOS o Android. La ricevuta viene spedita via email o va acquistata una stampante apposta. Come avviene in sistemi analoghi (es. Paypal), l'addebito sul proprio conto corrente potrebbe avere un costo.
Ecco i due sistemi a confronto.
Payleven [payleven.it]
- Canone mensile: zero
- Carte accettate: MasterCard e Visa (carte di credito), Maestro e V-PAY (carte di debito)
- Costo lettore card: 79 € + IVA una tantum
- Percentuale per transazione: 2.75%
- Collegamento: via bluetooth a smartphone e tablet Apple IOS 6+, Android 2.3+
JUSP [jusp.com]
- Canone mensile: zero
- Carte accettate: MasterCard e Visa,V-PAY, Maestro/Cirrus, Pagobancomat
- Costo lettore card: 39 € + IVA una tantum
- Percentuale per transazione: 2.50%
- Collegamento: tramite presa audio o USB a smartphone Apple IOS 6+, Android 2.3+
Altre possibilità di PoS Mobile
L'offerta sul mercato non si esaurisce a questi due esempi, e certamente, con l'entrata in vigore del provvedimento, le possibilità aumenteranno. In questo articolo abbiamo volutamente escluso l'offerta Vodafone - San Paolo - SeTefi, così come altre offerte provenienti da Istituti bancari, perché non consentono di valutare i costi base senza una richiesta esplicita di informazioni o addirittura un passaggio in filiale. Allo stesso modo non abbiamo preso in considerazione l'offerta di SumUp, perché non prevede l'uso del bancomat, ma solo delle carte di credito, così come altri casi che ricadono sotto la denominazione di PoS Virtuale.
Ricordiamo che, entro il 26 giugno 2014, dovrà essere emanato un altro decreto che potrà introdurre nuove disposizioni. Da rilevare infine, che finora mai una legge o altra disposizione ha fissato delle sanzioni per chi non si adegua alla novità del PoS.
Tutti i riferimenti normativi
- Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2012, n. 221, recante: «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.»
- Ministero dello Sviluppo Economico - Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito
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