L'installazione di sensori, serrature, spioncini non permette di usufruire della detrazione legata al bonus mobili. A chiarirlo è l'Agenzia delle Entrate con una circolare (10E/14) che raccoglie alcuni chiarimenti dati in risposta a quesiti posti dalla stampa specializzata.
La domanda posta all'Agenzia riguarda le opere per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi. Interventi che rientrano tra quelli agevolabili attraverso il bonus per le ristrutturazioni, ma che non sono stati elencati tra quelli che permettono di accedere al bonus mobili all'interno della circolare 29/E/2013 che l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato in seguito all'introduzione della detrazione per l'acquisto di arredi e di grandi elettrodomestici (DL 63/2013). La domanda rivolta dalla stampa è quindi: «E' possibile ritenere che l'elencazione contenuta nella circolare 29/E sia puramente esemplificativa e non tassativa?».
La risposta è netta: «La fruizione della detrazione per le spese sostenute per l'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, non consente di per sé di fruire dell'ulteriore detrazione per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici».
In pratica gli interventi di prevenzione di atti illeciti permettono di usufruire anche del bonus mobili solo se sono inquadrabili come interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Il riferimento è naturalmente il TU edilizia - DPR 380/2001. «Fermo restando - aggiungono dall'Agenzia - che gli interventi di manutenzione ordinaria rilevano solo se effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale». In definitiva bisogna valutare caso per caso.
di Mariagrazia Barletta
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