Il decreto Sblocca Italia, convertito in legge, approda in Gazzetta Ufficiale (legge 164/2014). Introdotti alcuni cambiamenti alla procedura di autorizzazione paesaggistica. In caso di silenzio da parte del soprintendente, all'amministrazione preposta alla gestione del vincolo viene data la possibilità di concludere il procedimento senza passare per la conferenza di servizi. Inoltre, si gettano le basi per ampliare il raggio d'azione dell'autorizzazione paesaggistica semplificata e vengono attuate puntuali modifiche alla conferenza di servizi.
In caso di silenzio del soprintendente l'amministrazione conclude il procedimento
Vengono abolite le disposizioni dell'art.146 del Codice del paesaggio secondo cui le amministrazioni competenti potevano indire una conferenza di servizi qualora il soprintendente non avesse espresso il proprio parere vincolante entro 45 giorni dalla ricezione degli atti. Con le nuove modifiche al Codice viene stabilito che qualora il soprintendente non si pronunci decorsi 60 giorni dal ricevimento degli atti, l'amministrazione competente provvede comunque sulla domanda di autorizzazione, senza dunque dover passare per la conferenza di servizi.
Più forza all'autorizzazione paesaggistica semplificata
Viene data inoltre maggior forza al regolamento che dovrà ampliare il raggio d'azione dell'autorizzazione paesaggistica semplificata. Il Decreto Cultura ha stabilito che entro il 1° dicembre di quest'anno dovrà essere emanato un regolamento, su proposta del ministro dei Beni Culturali, d'intesa con la Conferenza unificata, per ampliare la categoria degli interventi di «lieve entità» che godono di una procedura semplificata. Dovrà essere rivisto il DPR 139/2010 e l'elenco in esso contenuto dei 39 interventi a "basso impatto".
L'idea di alleggerire il controllo su interventi minimi che non incidono sulla bellezza del paesaggio viene rafforzata con il decreto Sblocca Italia. Il decreto ha stabilito che il nuovo regolamento dovrà cancellare alcuni degli interventi attualmente inseriti nell'elenco delle 39 opere di "lieve entità" incluso nell'allegato I al DPR 139/2010. Una volta depennati, questi andranno a costituire un nuovo elenco di interventi per i quali non è richiesto alcun nulla osta paesaggistico.
Il regolamento avrà inoltre il compito di individuare interventi di "lieve entità" che potranno essere regolati tramite accordi di collaborazione tra il Ministero, le Regioni e gli enti locali. Si tratta degli accordi che le amministrazioni possono concludere tra loro per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune (art. 15 della legge 241/1990).
Conferenza di servizi e decorrenza degli atti di assenso
Lo Sblocca Italia modifica anche altri aspetti della conferenza di servizi intervenendo sulla normativa relativa al procedimento amministrativo (legge 241/1990). In particolare viene stabilito che la decorrenza dei termini di validità degli atti di assenso acquisiti nell'ambito della conferenza di servizi scatta dall'adozione del provvedimento finale. Attualmente l'efficacia decorre invece dall'espressione degli atti, ossia prima che venga conclusa la conferenza di servizi.
Verifica dell'interesse archeologico
Con una modifica al Codice degli Appalti si tenta di velocizzare la verifica preventiva dell'interesse archeologico (art. 96 DLgs 163/2006). Viene stabilita una scadenza per l'emanazione, da parte dei ministeri dei Beni Culturali e delle Infrastrutture, delle linee guida previste dal Codice al fine di velocizzare le verifiche preventive e renderle più efficaci. La scadenza è fissata al 31 dicembre 2014.
Delibera del CdM: «atto di alta amministrazione»
La deliberazione del Consiglio dei Ministri - al quale l'amministrazione procedente può rimettere la decisione finale in caso di dissenso da parte di un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità - assume valore di atto di alta amministrazione.
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Testo del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164 recante: «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive».
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