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aggiornamento
6 marzo 2003

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  DATI PROGETTO
 

Oggetto:
Casello autostradale di Lucca (Toscana), Italia

Committente:
S.A.L.T. p.a. (Società Autostrade Liguri-Toscane per azioni), Camaire, Italia

Architetto:
Studio Ettore Piras, Genova

Rame per la costruzione:
KM Europa Metal AG, Osnabrück

Lavorazione ed installazione:
Azienda Bitumi Costruzioni s.p.a., Imperia

Superficie del tetto rivestita:
1.635 m2

Costi di costruzione complessivi:
1.710.000 Euro

Inizio dei lavori di costruzione: settembre 2000

Conclusione di lavori: luglio 2002

www.tecu.com

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Nuovo casello autostradale, Lucca

Indice
| premessa | Ettore Piras | la copertura | il materiale |

Un nuovo look per la "sosta ai box"

La nuova stazione di pedaggio presso il raccordo autostradale di Lucca, realizzata dallo studio Ettore Piras di Genova, costituisce in Italia il primo progetto di una nuova generazione di costruzioni di questo tipo.

Dettagli caratterizzanti e particolarità creative sono la struttura realizzata completamente in acciaio, il cavalcavia pedonale in alto al di sopra dei passaggi per gli autoveicoli e la protratta tettoia completamente rivestita in rame bruno già pre-ossidato.

I caselli autostradali italiani sono unità di servizio dalla tecnica ben collaudata e di grande funzionalità.

Come questi possano essere ancora ottimizzati dal punto di vista funzionale e soprattutto perfezionati sotto l’aspetto estetico, lo ha dimostrato lo studio d'architettura Ettore Piras di Genova con l’esempio della nuova stazione di pedaggio di Lucca.

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Il progettista

L’architetto Ettore Piras ha iniziato la sua carriera professionale dopo la conclusione dei propri studi presso l’Università di Genova nel 1978. Accanto ad attività di consulenza nel settore architettura ed urbanistica, lo studio si è dedicato a progetti come la costruzione del Teatro Sant’Agostino di Genova e del Teatro "C. Sivori" a Finale Ligure. Dal 1995 è stata realizzata per l’impresa COALPA-SALT una serie di edifici per servizi autostradali. Per il casello autostradale di Lucca lo studio è stato premiato nell’ambito del TECU® Architecture Awards 2002, concorso indetto ogni due anni da KME per la premiazione di opere architettoniche particolari, realizzate con l’impiego del materiale TECU®. La giuria ha definito la stazione di pedaggio come un esempio di spicco per nuove vie da seguire nella realizzazione di tipi costruzioni, progettati per lo più con criteri strettamente finalizzati allo scopo ed eseguiti con sobria tecnicità. Questo progetto ha stupito per la raffinata e fantasiosa interpretazione della sua funzionalità; il materiale rame ha trovato qui un impiego coerente ed innovativo.

la copertura

Il tetto della stazione, perfettamente integrato nel paesaggio collinare di Lucca, già a distanza attira, sulla rapida "sosta ai box" che li attende, l’attenzione dei frettolosi viaggiatori che attraversano la Toscana sulla Viareggio – Lucca.

La sua forma morbidamente mossa e la superficie in rame bruno pre-ossidato della copertura del tetto molto riprendono in sé del paesaggio circostante.

La falda del tetto di 1.635 m2, poggia su una struttura a sei archi, realizzati in tubo d’acciaio, disposti longitudinalmente alla direzione di marcia, provvisti di contraffortamenti trasversali a supporto del carico, ai quali, al di sotto dei punti delle chiavi di arco, è sospeso un cavalcavia pedonale di forma tubolare, rivestito, come la tettoia, in nastri di rame bruno pre-ossidato del marchio TECU-Oxid®.

Al fine di ottenere una perfetta armonia cromatica, tutta la struttura portante in acciaio è verniciata in color terra di Siena; così, insieme con la naturale colorazione del rivestimento in rame, si è riusciti qui a riprodurre le tonalità cromatiche che dominano il circondario. Undici corsie passano per un tratto di 34 metri sotto questa costruzione e conducono gli automobilisti alle cabine per il pagamento del pedaggio, che – e questa è anche per le autostrade italiane una novità – per ottimizzare la loro funzione sono realizzate come unità mobili.

In tal modo ogni corsia può essere rapidamente predisposta, a secondo dell’afflusso di traffico, come stazione a pagamento automatico con scheda o telepass, oppure come terminal per il pagamento in contanti. Dieci corsie sono previste per autoveicoli e piccoli camion, l’undicesima corsia è riservata ai trasporti pesanti. Sei grandi inserti di vetro dalla forma ellittica, incastonati nel manto di copertura del tetto e che scorrono paralleli gli uni agli altri nella direzione di marcia, danno luce alla zona di transito del casello e soprattutto al sovrapassaggio pedonale sospeso.

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il materiale

Per quanto concerne la realizzazione della tettoia, a detta degli stessi architetti, la scelta del materiale è caduta - già dopo le prime riflessioni di carattere costruttivo - sul rame, ed in particolare sul marchio TECU®, per due motivi.

Da un lato esigenze di innovazione e motivazioni finanziarie richiedevano un progetto dal design moderno e, al tempo stesso, economico nella realizzazione, nel funzionamento e nel mantenimento. Dall’altro il singolare effetto cromatico del materiale, nonché la naturale e lenta formazione di una patina nel corso del tempo sono apparsi intonarsi ed integrarsi in modo eccellente con il paesaggio toscano.

Inoltre al di là dei vantaggi di carattere estetico, TECU®-Oxid era in grado anche di rispondere in modo ideale all’esigenza di un rivestimento per la tettoia, che non necessitasse di manutenzione e che offrisse un’ottimale garanzia di lunga durata.

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"il tubo"

Il cavalcavia pedonale si estende per 105 metri al di sopra della zona di transito dei veicoli; come un grande tubo sporge su entrambi i lati da sotto la struttura del tetto per fuoriuscire da questa aprendosi a mo’ d’imbuto.

Qui nella parte finale, il manto del "tubo" è realizzato a tutta superficie in nastri di rame; per il resto, che si trova per la maggior parte sotto la tettoia, la metà superiore del "tubo" è vetrata. Le estremità che si aprono verso l’esterno a mo’ d’imbuto poggiano su pilastri, su di un lato accanto ad un’adiacente scala esterna e sull’altro nell’integrato accesso all’edificio adibito al settore operativo.

Il sovrapassaggio pedonale assume una particolare importanza nel complesso della costruzione, dal momento che con esso viene assegnata alla stazione di pedaggio un’ulteriore nuova funzione di luogo di transito.

Con il sorgere nelle immediate vicinanze della prevista zona industriale, verrà realizzato accanto alla stazione un grande parcheggio, da cui visitatori e dipendenti dalle imprese che avranno sede qui potranno raggiungere a piedi la loro meta.

In questo contesto il viadotto avrà in futuro un ruolo importante.

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