Il Ministero delle Infrastrutture corregge il decreto emanato lo scorso 28 febbraio con il quale aveva attivato il sismabonus e cancella il riferimento alla competenza esclusiva di architetti e ingegneri per le operazioni di classificazione sismica.
Il Dm aveva riconosciuto negli architetti e negli ingegneri le uniche figure professionali competenti per la valutazione della vulnerabilità degli edifici, per la progettazione degli interventi di miglioramento sismico e per la classificazione del rischio pre e post intervento. Tutte operazioni necessarie ai fini dell'ottenimento del bonus fiscale del 70 o dell'80 per cento (maggiorato di ulteriori 5 punti percentuali nel caso dei condomìni).
Dopo le proteste dei Consigli nazionali dei geometri e dei periti industriali, il decreto è stato corretto, eliminando il riferimento alla competenza esclusiva di architetti e ingegneri. Nella nuova versione, il Dm abilita tutti i professionisti tecnici iscritti agli Ordini e ai Collegi professionali. Ciascuno potrà operare in base alle rispettive competenze.
Per approfondire:
• Classificazione del rischio e sismabonus: due i metodi per le valutazioni di architetti e ingegneri
• Sismabonus: pubblicati il decreto e le linee guida Mit che lo rendono operativo da oggi
Ad essere stato modificato è il comma 1 dell'articolo 3 del decreto ministeriale, secondo la versione aggiornata del testo: «L'efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico è asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza».
Di conseguenza è stato modificato anche l'allegato B al decreto, contenente il modello per l'asseverazione del professionista.
I TESTI AGGIORNATI:
- Decreto del ministero delle Infrastrutture numero 65 del 7 marzo 2017
- Linee guida per la classificazione sismica (allegato A)
- Modello per l'asseverazione (allegato B)
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