Accanto alle grandi firme, tra le quali spiccano nomi del calibro di Zaha Hadid Architects, BIG, Neri & Hu, Allford Hall Monaghan Morris, AL_A, Nikken Sekkei, Rafael Vinoly Architects, Grimshaw e Heatherwick Studio, tra i finalisti del World Architecture Festival di Berlino ci sono due architetture realizzate in Alto Adige, che concorrono nella categoria "Hotel and leisure".
Si tratta dell'hotel Tofana a San Cassiano in Val Badia dello studio noa* - network of architecture e del ristorante Brix 0.1 a Bressanone, progettato da Markus Tauber Architectura.
Ristorante Brix 0.1, foto di OskarDaRiz
Hotel Tofana, foto di Alex Filz
Nelle varie categorie in cui si scompone il grande contenitore delle "opere realizzate", selezionate dal Wan Award 2017, oltre alle due architetture altoatesine, si trova solo un altro progetto realizzato in Italia: la Stazione marittima di Salerno firmata dall'architetto anglo iracheno, Zaha Hadid (scomparsa a marzo dello scorso anno).
Stazione marittima di Salerno, foto © Comune di Salerno
Come consuetudine del prestigioso premio internazionale, ormai giunto al suo decimo anniversario, gli autori dei progetti finalisti si incontreranno durante il festival berlinese, che quest'anno si terrà dal 15 al 17 novembre, per partecipare alle sessioni "live" di selezione, che si concluderanno con la scelta di un vincitore per ogni categoria di cui il premio si compone. I vincitori delle varie categorie competeranno per aggiudicarsi il "World Building of the Year".
noa*, hotel Tofana a San Cassiano
L'edificio come paesaggio artificiale. È questa l'idea generatrice della forma del nuovo hotel Tofana a San Cassiano, nato da un'operazione di demolizione e ricostruzione. A progettarlo è lo studio noa* di Bolzano, fondato da Lukas Rungger e Stefan Rier. Uno studio giovane che lavora molto nel campo dell'ospitalità alberghiera (e non solo) e che conquista riconoscimenti l'uno dopo l'altro. Lo stesso hotel Tofana (terminato lo scorso dicembre) ha vinto il premio "bronzo" all'IDA Design Awards 2016.
foto: © Alex Filz
Per l'hotel Tofana, punto di incontro per sportivi e amanti dell'avventura, i progettisti hanno tenuto conto della personalità dei due proprietari, due giovani molto sportivi, istruttori di yoga, pilates, mountain-bike, sci, snowboard e guide alpine. Così, la montagna diventa fonte di ispirazione. L'edificio con le sue sporgenze, gli spigoli delle terrazze digradanti e la presenza di alberi su queste ultime, ricorda proprio la cima di una montagna.
Markus Tauber Architectura, ristorante Brix 0.1 a Bressanone
All'interno di un parco verde (parco del Lido) a Bressanone, lo studio Markus Tauber Architectura ha progettato un ristorante-landmark, una struttura caratterizzata da una copertura rivestita di acciaio corten, una forma scultorea, slanciata, che con i suoi angoli acuti si staglia nello sfondo del paesaggio montano. Le ampie vetrate perimetrali mettono in connessione diretta l'interno del ristorante con il parco e il piccolo laghetto antistante.
foto: © OskarDaRiz
Il ristorante termina con una terrazza scoperta a sbalzo, affacciata sulle acque del laghetto. Di notte, inoltre, la struttura si trasforma in una sorta di lanterna che si specchia nell'acqua. All'interno, la cucina è lasciata a vista in modo che i clienti possano assistere alla preparazione dei piatti.
I "Future projects" italiani
Centro polifunzionale a Messina di Urban Future Organization e FM Engineering
Blank Architects, proposta presentata al concorso Blueprint
noa*, prototipo di abitazione
Nell'altra categoria: "Future projects", che si contrappone a quella dei "Completed Buildings", in quanto è riservata alle opere non ancora realizzate, troviamo altri progetti italiani. Tra i finalisti ci sono il Centro Polifunzionale del waterfront di Messina, progettato da Urban Future Organization e FM Engineering; e poi la proposta con cui lo studio russo Blank Architects ha partecipato al concorso Blueprint Competition per la riqualificazione dell'ex Fiera di Genova, sulla base del progetto donato al Comune da Renzo Piano. Infine, ritroviamo lo studio noa* con un prototipo di abitazione a Kassel, in Germania.
Mariagrazia Barletta
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