Dopo l'approvazione da parte dei ministeri alla modifica del Regolamento Inarcassa che recepisce il cumulo come nuova prestazione previdenziale, è arrivata l'intesa sulla convenzione quadro tra Inps e Casse private aderenti all'Adepp, di cui Inarcassa fa parte. La convenzione è servita a definire le modalità operative e la procedura che si dovrà seguire per cumulare i contributi versati presso più casse di previdenza. Riunire i contributi sarà gratuito, con importanti vantaggi anche sul fronte della maturazione dei requisiti di pensionamento.
Era proprio la convenzione quadro il traguardo più complicato da raggiungere, la negoziazione tra Inps e Casse private è infatti stata lunga. Restano altri due i passaggi chiave: ora le singole casse - compresa Inarcassa - devono sottoscrivere la convenzione con l'Inps. «Siamo pronti a firmare, anche subito, la convenzione con l'Inps per rendere operativo il cumulo gratuito dei contributi» ha dichiarato il presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro. Intanto l'Inps dovrà rilasciare la piattaforma informatica comune per la gestione delle prestazioni, che servirà a mettere in atto una procedura automatizzata.
Cosa prevede la convenzione Inps - Inarcassa
A chi va indirizzata la domanda di cumulo
Come già specificato dalla circolare che l'Inps emanò lo scorso ottobre (circolare 140 del 2017), per attivare il cumulo dei contributi versati in più gestioni la domanda va presentata all'ente previdenziale di ultima iscrizione. Se l'interessato è iscritto a più forme assicurative, allora potrà scegliere a quale ente tra quelli a cui è iscritto, inoltrare la domanda.
Va ricordato che i periodi assicurativi oggetto del cumulo non devono essere coincidenti.
Procedura automatizzata
L'Inps metterà a disposizione delle casse private coinvolte una procedura automatizzata che permetterà di acquisire i dati contributivi di chi avanza richiesta di cumulo, di mettere in atto le verifiche necessarie da parte degli enti di previdenza e di visualizzare l'esito della domanda con il trattamento pensionistico spettante al richiedente.
L'ente previdenziale che istruisce la pratica accerta che il richiedente abbia diritto alla prestazione previdenziale in cumulo, ne indica la decorrenza, calcola la quota del trattamento pensionistico di propria competenza e acquisisce dal sistema le quote di competenza degli altri enti di previdenza verso i quali il richiedente ha versato ulteriori contributi.
La pensione di vecchiaia in cumulo
La gestione della pensione di vecchiaia in cumulo è complessa, poiché ciascun ente di previdenza ha sue regole riguardo ai requisiti di pensionamento. Si è deciso che - come tra l'altro già aveva chiarito la circolare di ottobre dell'Inps - ciascun ente procederà alla liquidazione della propria quota di pensione solo al momento dell'effettiva maturazione di tutti i requisiti previsti dal proprio ordinamento.
«L'Ente istruttore accerta - si legge nel prospetto sintetico elaborato sui contenuti della convenzione - utilizzando i dati presenti nella procedura, il perfezionamento dei requisiti previsti, in base alla normativa vigente alla data di presentazione della domanda, dagli Enti/Casse coinvolti, dandone comunicazione all'interessato ed agli Enti/Casse coinvolti per la liquidazione del trattamento pensionistico pro quota a loro carico».
Per approfondire:
• Inarcassa, cumulo gratuito per architetti e ingegneri: ok dai ministeri vigilanti
• Previdenza: circolare Inps sul cumulo gratuito di contributi versati alle casse dei professionisti
• Manovra 2017, Cumulo gratuito per i contributi versati presso più enti previdenziali
Costituito un gruppo tecnico Adepp-Inps
È stato anche costituito un gruppo tecnico congiunto Adepp-Inps che ha il compito monitorare gli aspetti applicativi della convenzione ed eventualmente proporre migliorie.
Mariagrazia Barletta
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