È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (la numero 88 del 16 aprile) il decreto delle Infrastrutture, emanato di concerto con il ministero dell'Economia, che definisce le tariffe massime e minime per i compensi dei commissari di gara. Si tratta di un regolamento che guiderà le stazioni appaltanti nella definizione dei compensi da corrispondere ai membri delle commissioni giudicatrici.
Con il Dm (sarà in vigore dal 2 maggio) si concretizza una tappa importante verso l'operatività dell'Albo nazionale dei commissari di gara, che sarà tenuto dall'Anac e dal quale le stazioni appaltanti dovranno attingere per mettere in piedi le commissioni giudicatrici chiamate a valutare le offerte quando il criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
All'Albo dei commissari di gara potranno iscriversi i professionisti, tra cui gli ingegneri e gli architetti. Considerato l'obbligo per le stazioni appaltanti di servirsi dell'elenco tenuto dall'Anac e tenuto conto della regola secondo la quale le commissioni, salvo alcune eccezioni, dovranno essere composte da membri esterni alla stazione appaltante, appare chiara l'opportunità che si prospetta ai professionisti e che diventerà concreta una volta raggiunta l'operatività dell'Albo nazionale.
La pubblicazione delle tariffe è una tappa importante soprattutto perché scandisce i tempi delle successive. In particolare, entro tre mesi l'Anac dovrà emanare delle linee guida con alcuni dettagli necessari per far funzionare l'Albo nazionale. Infine, entro sei mesi l'Albo dovrà essere dichiarato operativo.
Il testo del decreto sui compensi dei commissari di gara
Chi può iscriversi all'Albo dei commissari di gara
A definire i criteri e le modalità di iscrizione all'Albo nazionale dei commissari di gara sono le linee guida numero 5 dell'Anac. Possono far parte dell'elenco i «soggetti dotati di requisiti di compatibilità e moralità, nonché di comprovata competenza e professionalità nello specifico settore a cui si riferisce il contratto».
Più in particolare, tra i vari soggetti che possono chiedere l'iscrizione all'Albo, ci sono i professionisti «la cui attività è assoggetta all'obbligo di iscrizione in ordini o collegi». Categoria che comprende architetti e ingegneri, ai quali è richiesto il possesso di alcuni requisiti, quali: iscrizione all'albo professionale da almeno 5 anni; rispetto degli obblighi di formazione obbligatoria; assenza - nell'ultimo triennio - di sanzioni disciplinari, quali la censura o più gravi; regolarità degli obblighi previdenziali; possesso di un'assicurazione che copra i rischi professionali.
L'Albo dei commissari, inoltre, sarà organizzato in sottosezioni, elencate nell'allegato alle linee guida numero 5 dell'Anac. Tra le sottosezioni vi saranno quelle specifiche per architetti, paesaggisti, architetti iunior, conservatori, pianificatori territoriali e urbanisti, pianificatori iunior, ingegneri civili e ambientali, restauratori di beni culturali.
L'iscrizione alla specifica categoria richiede una certa esperienza professionale. In particolare, bisognerà aver svolto, nell'ultimo triennio, almeno 3 incarichi o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, 5 incarichi relativi alla sottosezione per cui si chiede l'iscrizione. «È valutabile tra gli incarichi - specificano le linee guida numero 5 - l'aver conseguito un titolo di formazione specifica (master, dottorato, Phd) nelle materie relative alla contrattualistica pubblica o alla specifica sottosezione per cui si chiede l'iscrizione».
Cosa manca per rendere operativo l'Albo dei commissari di gara
Il decreto contenente le tariffe massime che le stazioni appaltanti dovranno utilizzare per definire i compensi dei commissari di gara (se esterni alla stazione appaltante), costituisce una tappa importante per la trasformazione in realtà dell'Albo di esperti. Pubblicato il Dm in Gazzetta ufficiale, occorre, però, portare a compimento un lavoro ulteriore per definire altri dettagli.
Serve ancora un regolamento con il quale mettere a punto le modalità per la trasmissione della documentazione necessaria per l'iscrizione all'Albo. Inoltre, l'Authority guidata da Raffaele Cantone dovrà emanare ulteriori linee guida che serviranno a definire diversi punti, come: le procedure informatiche necessarie per assicurare la casualità della scelta; le modalità per garantire la rotazione degli esperti; le comunicazioni che devono intercorrere tra l'Autorità, le stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l'aggiornamento dell'Albo.
Tali linee guida devono essere emanate entro tre mesi dalla pubblicazione del decreto contenente le tariffe per i compensi dei commissari. Esse dovranno, inoltre, fissare la data dalla quale saranno accettate le richieste di iscrizione all'Albo. Nei successivi tre mesi, con apposita deliberazione, l'Anac dovrà dichiarare operativo l'Albo.
di Mariagrazia Barletta
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