I compensi dei membri delle commissioni giudicatrici vanno determinati in base all'oggetto del contratto e all'importo posto a base di gara, con tariffe che, per gli appalti di servizi di architettura e ingegneria, variano da un minimo di 3mila ad un massimo di 30mila euro. E, per i presidenti, deve essere prevista una maggiorazione del 5 per cento. A deciderlo è il decreto del ministero dell'Interno sui compensi dei commissari di gara, emanato in attuazione del Codice dei contratti pubblici e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 16 aprile.
Il decreto, va ricordato, è parte di quei provvedimenti che servono per rendere operativo l'Albo nazionale dei commissari di gara. Un Albo, tenuto dall'Anac, al quale potranno iscriversi anche i professionisti, architetti e ingegneri compresi (si veda l'articolo del 16 aprile). Saranno prelevati dall'Albo i nominativi dei membri esperti, chiamati a far parte delle commissioni tenute a valutare le proposte degli operatori economici quando il criterio di selezione è quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. L'elenco tenuto dall'Anac, oltre ad essere una garanzia di trasparenza, servirà ad assicurare l'indipendenza dei commissari. Ad eccezione, infatti, di circoscritti casi, le stazioni appaltanti dovranno sempre far ricorso a commissari esterni quando l'Albo entrerà a regime.
La stazione appaltante, dopo la scadenza fissata per la ricezione delle offerte, chiederà all'Anac di inviargli i nominativi dei commissari esterni. L'Authority si servirà dell'Albo e nei successivi 5 giorni invierà alla stazione appaltante la lista dei candidati. La stazione appaltante procederà poi con sorteggio pubblico per estrarre dalla lista i nomi dei 3 o 5 commissari.
La tariffa di iscrizione all'Albo nazionale
Il decreto delle Infrastrutture pubblicato in Gazzetta ufficiale fissa anche la tariffa di iscrizione all'Albo nazionale dei commissari, che è pari a 168 euro. Sarà l'Anticorruzione a definire, con proprio atto, le modalità di versamento di tale tariffa.
Il testo del Dm contenente le tariffe per i commissari di gara
Compensi tra i 3mila e i 30mila euro
Quanto ai compensi fissati per i commissari di gara, nel caso di appalti di servizi di architettura e ingegneria, per importi a base di gara inferiori a 200mila euro, questi oscillano tra i 3mila e gli 8mila euro. Per importi superiori a 200mila euro e fino al milione, il compenso lordo per ciascun commissario varia da 3mila a 15mila euro. Per importi che superano il milione, la tariffa oscilla da un minimo di 12mila ad un massimo di 30mila euro. Tali importi, per i commissari, vanno incrementati del 5 per cento.
La tabella allegata al decreto non considera i rimborsi spese, che vanno determinati secondo i regolamenti propri di ciascuna stazione appaltante. Queste, viene precisato nel Dm, stabiliscono i compensi dei commissari, non solo in base all'importo della gara e alla complessità della procedura di aggiudicazione del contratto, ma anche sulla scorta di altri elementi che influiscono sull'attività dei commissari, come: il grado di complessità dell'affidamento, il numero di lotti, il numero atteso dei partecipanti, il criterio di attribuzione dei punteggi, la tipologia dei progetti.
Entrata in vigore in due step
Il decreto entra in vigore trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale (2 maggio 2018) ad eccezione delle disposizioni riguardanti la tariffa di iscrizione all'Albo nazionale dei commissari, che diventano efficaci trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione della delibera dell'Anac istitutiva dell'Albo. Delibera che deve arrivare entro i prossimi sei mesi.
di Mariagrazia Barletta
pubblicato il: - ultimo aggiornamento: