Una scatola di legno effimera con tetto apribile, dal quale guardare le stelle. Una struttura da smontare e conservare ad ogni stagione, che non lascia segni permanenti sul suolo al di sopra del quale dimora. Il primo prototipo è stato battezzato Starsbox ed è già stato collaudato sulle Alpi Liguri, in Alta Val Tanaro, a 1.500 metri di quota, dove, per l'estate, è stato al servizio del Rifugio Mongioie. Il progetto è del giovane studio Officina82 di Garessio (Cuneo). Ottantadue è l'anno di nascita dei due fondatori: Fabio Revetria e Lara Sappa.
La Starsbox si ispira ai giacigli di fortuna che i pastori si costruivano in montagna. Una pratica legata all'esercizio dell'alpeggio, ossia al trasferimento del bestiame in montagna durante i mesi più caldi. «Erano manufatti temporanei, utilizzati come riparo temporaneo. Venivano smantellati durante l'inverno e seguivano uno schema costruttivo standard», spiega Fabio Revetria. «Generalmente - continua - erano fatti in modo rustico e artigianale, con dei pali conficcati nel terreno: veniva scavata una sorta di piazzola nel versante della montagna, poi si inserivano dei pali di legno. Quelli posteriori di solito venivano direttamente appoggiati alla terra e quelli anteriori sorreggevano degli altri pali di legno che tenevano su la copertura, fatta di frasche o, in tempi più recenti, rivestita con teli di nylon».
Dal Cabanon alla Starsbox: la tradizione punto di partenza
Il primo prototipo di Starsbox realizzato per il rifugio Mongioie, sulle Alpi Liguri, nel territorio di Ormea (Cn)
Non è la prima volta che Fabio Revetria e Lara Sappa attualizzano morfologie e tecniche della tradizione. Lo stesso avevano fatto con il Cabanon (per approfondimenti si rimanda all'articolo dedicato al progetto), un atelier realizzato anch'esso sulle Alpi Liguri, traendo ispirazione da uno studio attento dei capanni in legno, ossia piccoli annessi agricoli della tradizione. In quel caso c'era stata una sorta di catalogazione delle baracche per la gestione agricola dei fondi presenti in zona e delle loro forme e tecniche costruttive. Dallo studio di quell'architettura vernacolare e dall'attualizzazione delle antiche e consolidate tecniche era nato il Cabanon, le cui immagini sono esposte al Padiglione Italia alla 16esima Mostra internazionale di Architettura di Venezia, curato da Mario Cucinella.
Nel caso dei giacigli dei pastori non c'è stato un vero e proprio lavoro di catalogazione. «Non era possibile fare uno studio sistematizzato delle tipologie perché non se ne trovano. Ne ho viste due o tre di queste strutture dal vivo perché sono veramente cadute in disuso negli ultimi anni. Quindi ci siamo ispirati più ai racconti e a quel poco che abbiamo visto», precisa Revetria. «Poi - continua -, i vecchi giacigli dal punto di vista tecnologico e costruttivo era molto semplici, non c'erano questi grandi dettagli ai quali ispirarsi».
Particolare della Starsbox, progetto di Officina82
La forma, la concezione, le dimensioni e il carattere temporaneo delle spartane dimore dei pastori vengono comunque ripresi nella Starsbox. Il progetto, in particolare, vuole proporre metodi alternativi di fruizione della montagna, temporanei e reversibili. Si tratta di una soluzione intermedia tra l'accampamento in tenda e il soggiorno in rifugio. Come per i giacigli dei pastori, anche le Strasbox hanno una vita temporanea, o meglio stagionale. Non sono progettate per supportare i carichi della neve o per resistere a ripetute piogge, per cui, terminata l'estate, vengono smontate, per essere poi rimontate con il ritorno della bella stagione.
La piattaforma interna è larga 2 metri e lunga 2,40 metri. Giusto lo spazio per due persone.
L'idea del prototipo: una dépendance a servizio del rifugio
«Il committente della Strasbox è il gestore del rifugio Mongioie. Noi abbiamo proposto l'idea e poi l'abbiamo sviluppata in parte insieme. Ora, però, vorremmo utilizzare questo modello ed esportarlo anche in altre zone. Quindi stiamo valutando la possibilità, anche a livello costruttivo, con i falegnami che ce l'hanno realizzata, di riuscire a standardizzare un minimo la costruzione. Abbiamo avuto parecchie richieste per zone anche diverse, dalla Val Camonica, dalla Liguria. In particolare, un gestore di un B&B in provincia di Savona ci ha chiesto di inserire queste strutture in un uliveto per farne una sorta di dépendence della struttura ricettiva», riferisce ancora Fabio Revetria.
Starsbox, progetto di Officina82
La struttura portante è in legno, compresi i 4 piedini semplicemente conficcati nel terreno che la fermano al suolo. Per il resto, «abbiamo utilizzato semplicemente dei pannelli di legno multistrato in betulla da 19 millimetri e con quelli abbiamo fatto tutto». I tempi di costruzione? «In mezza giornata, al massimo una giornata si fa tutto», riferisce il progettista. Quanto al costo di costruzione, «lo stiamo valutando in questi giorni perché ci sono un po' di variabili costruttive, sia rispetto al grado di smontabilità che agli optional eventualmente da considerare. Comunque, il costo di costruzione è intorno a 3.500-4mila euro», conclude Fabio Revetria.
di Mariagrazia Barletta
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