Stanziati 30 milioni per la piantumazione e il reimpianto degli alberi e la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. Le risorse serviranno anche per la «riforestazione orizzontale e verticale», ha precisato il ministro Costa al temine del Cdm, soffermandosi con i giornalisti per spiegare i contenuti del decreto legge appena varato. Potranno essere finanziati - ha affermato Costa - anche progetti come il Bosco verticale a Milano che, tra l'altro, è stato appena inserito dal CTBUH di Chicago tra gli edifici alti più influenti degli ultimi 50 anni (nella lista anche The Shard di Renzo Piano).
In tutto, il decreto clima - ha precisato il ministro - vale «450 milioni, tutti provenienti dalle aste verdi», ossia dall'Emissions Trading Scheme dell'Ue (il sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra). Il tema della riforestazione non riguarderà solo le città, ma anche «i margini di fiumi e laghi interessati dal disseto idrogeologico» ha specificato Costa.
Il decreto è solo una parte del cosiddetto green new deal, che troverà spazio anche nella legge di Stabilità e nel collegato Ambientale. Ed è nella legge di Stabilità che dovrebbe essere inserito il taglio ad alcuni sussidi presenti nel nostro sistema fiscale (incentivi, le agevolazioni, i finanziamenti agevolati e le esenzioni), che risultano essere dannosi per l'ambiente. Il Catalogo dei sussidi ambientalmente favorevoli e dei sussidi ambientalmente dannosi - va ricordato - esiste già, ed è redatto annualmente dal ministero dell'Ambiente. Vi rientrano, ad esempio, le agevolazioni per imprese a forte consumo di energia e per i settori della filiera agro-alimentare, e l'esenzione da accise su prodotti energetici.
Si veda anche:
Lotta ai cambiamenti climatici, rigenerazione urbana e riforma del catasto nella nota di aggiornamento al Def
Tra le principali novità introdotte dal decreto clima, il buono mobilità per le città e le aree sottoposte a infrazione europea per la qualità dell'aria, per il quale vengono stanziati 255 milioni di euro (fino a 1500 euro per la rottamazione dell'auto fino alla classe euro 3 e fino a 500 euro per i motocicli a due tempi). In pratica, chi rottama l'auto di classe fino ad euro 3 riceve un titolo di spesa (fino a 1500 euro) da utilizzare per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale o per acquistare biciclette, anche a pedalata assistita.
Sono istituiti un fondo di 40 milioni di euro per i Comuni per la realizzazione o l'ammodernamento delle corsie preferenziali e un fondo di 20 milioni di euro per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6.
Saranno aumentati i poteri e le risorse dei commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque, per far fronte al problema storico delle infrazioni ambientali. Viene inoltre incentivata la realizzazione di green corner per la vendita di prodotti sfusi, tramite un bonus fino a 5mila euro per i commercianti (l'incentivo è finanziato con 20 milioni di euro).
Nessuna menzione da parte del ministro, né nella nota diffusa dal ministero a margine del CdM, all'ampliamento dei contenuti dello studio di impatto ambientale, presente nella bozza di Dm circolata fino a qualche settimana fa. Quest'ultima conteneva una modifica al Dlgs 152 del 2006, con la quale venivano ampliati i contenuti dello studio di impatto ambientale, prevedendo che questo comprendesse «un'analisi della coerenza dell'opera ai fini dei cambiamenti climatici nell'intero ciclo di vita, al fine di valutarne la neutralità climatica anche mediante interventi di compensazione ove necessario».
di Mariagrazia Barletta
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