Addio concorsi: la progettazione, come tutti i servizi di architettura e ingegneria - da oggi e fino al 31 luglio 2021 (e chissà che un Milleproroghe non ci metta mano) - deve essere assegnata tramite affidamento diretto per importi inferiori a 150mila euro. È questa la prima, e devastante, novità che il Dl Semplificazioni porta con sé. Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 16 luglio ed è in vigore da oggi (17 luglio).
La semplificazione passa dunque per il "congelamento" di alcune regole stabilite dal Codice degli appalti con l'effetto di dare massimo spazio agli affidamenti diretti e alle procedure negoziate, sottraendo al mercato una percentuale considerevole di appalti e ignorando ogni tutela a favore del principio della libera concorrenza.
Per i servizi di architettura e ingegneria di importo superiore a 150mila euro e fino alla soglia comunitaria - sempre fino al 31 luglio 2021 - si dovrà adottare la procedura negoziata senza bando, previa consultazione di almeno cinque operatori.
Le soglie comunitarie valgono - va ricordato - 139.000 euro per gli appalti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati dalle autorità governative centrali e per i concorsi di progettazione organizzati da tali autorità; 214.000 euro per gli appalti di forniture e di servizi aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali e concorsi di progettazione organizzati da tali amministrazioni.
Per approfondire:
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Sottratto al mercato concorrenziale il 78% delle gare per architetti e ingegneri
Per il settore dei servizi di architettura e ingegneria i bandi sotto soglia sono, in numero, circa il 78% del totale e, in valore, rappresentano il 20,6 per cento delle gare a cui hanno accesso ingegneri e architetti (i dati sono riferiti al 2019 - Fonte: osservatorio Oice/Informatel). Dunque il 78 per cento degli affidamenti sarà sottratto al mercato concorrenziale.
Appalto integrato possibile ancora fino al 31 dicembre 2021
Intervenendo sul Dl cosiddetto Sblocca cantieri (Dl 32 del 2019, convertito con la legge 55 del 2019), il Dl Semplificazioni proroga di un anno la norma che permetteva il ricorso all'appalto integrato fino al 31 dicembre 2020. Dunque sarà possibile eseguire gare di lavori, non necessariamente sulla base dell'esecutivo, fino al 31 dicembre 2021.
Aggiudicazioni in due o quattro mesi
Per gli affidamenti diretti l'aggiudicazione deve avvenire entro due mesi dall'avvio del procedimento. Tale tempistica è raddoppiata per le gare affidate a trattativa privata.
Il mancato rispetto di tali termini, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell'esecuzione dello stesso «possono essere valutati ai fini della responsabilità del responsabile unico del procedimento per danno erariale e, qualora imputabili all'operatore economico, costituiscono causa di esclusione dell'operatore dalla procedura o di risoluzione del contratto per inadempimento che viene senza indugio dichiarata dalla stazione appaltante e opera di diritto».
di Mariagrazia Barletta
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