Sono stati proclamati, durante una conferenza online - i vincitori dell'edizione 2020 di Young Italian Architects, il concorso promosso da presS/Tletter e professionearchitetto.it per promuovere il talento dei giovani progettisti italiani che si distinguono per ricerca, innovazione e lettura della realtà contemporanea.
Tra progetti realizzati e idee, i giovani professionisti hanno partecipato con proposte relative alle categorie di residenziale, pubblico, istituti scolastici, e paesaggio.
Tra gli undici finalisti resi noti ad agosto (amaa . bottega17 . c+c . df studio di architettura . in-nova studio . lap . laudante panfili pucci . playground . rtp . substratum . zeno) ad aggiudicarsi il primo posto è il duo veneto AMAA con il progetto del nuovo studio in provincia di Vicenza, seguiti da Zeno con la Casa del Commiato a Carate Brianza e infine Substratum Studio, con la riqualificazione di una palazzina a Gubbio.
Sentiremo ancora parlare di tutti loro...
Il podio Young Italian Architects 2020
1° classificato
AMAA - collaborative architecture office for research and development
FINAL OUTCOME
Il progetto, sede del nuovo studio AMAA ad Arzignano, mostra una struttura scatolare a due livelli all'interno di un edificio ex industriale con copertura voltata.
A caratterizzare l'intervento è l'assenza di illusione, tutto appare per ciò che è: dall'esile struttura a telaio in acciaio, ai solai in cemento e lamiera grecata, il percorso degli impianti, le tubazioni elettriche con prese e pulsanti, fino al sottile telaio metallico dei serramenti vetrati.
Schede progetto | video Isplora
foto: © Simone Bossi
crediti:
nome studio: amaa collaborative architecture office for research and development
nome progetto: final outcome
luogo: Arzignano (Vicenza)
progettisti: marcello galiotto, alessandra rampazzo
collaboratori: francesca fasiol
periodo di progettazione: 2017-2018
destinazione intervento: amaa workshop
dimensioni opera: slp 180,00 mq
2° classificato
Zeno
FAREWELL FACILITY - CASA DEL COMMIATO
Partendo dalla sfida della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, il progetto recupera una struttura storica, adattandovi la nuova e modellando gli spazi.
Le scelte costruttive sono qui determinate da esigenze di natura economica, dalle strategie di efficientemente energetico e da riflessioni estetiche sull'involucro architettonico.
Il risultato è un nuovo organismo il cui valore estetico è il frutto di una sottile armonia tra oggetto e funzione.
crediti:
nome studio: zeno
nome progetto: farewell facility - casa del commiato
luogo: carate brianza - mb
progettisti: andrea zecchetti, francesco nobili
periodo di progettazione: progettazione 2016,
costruzione 2017-2019
destinazione intervento: sale del commiato - camere ardenti- comprese di servizi e spazi accessori. laboratorio per fiorista, uffici e showroom
dimensioni opera: 350 mq
3° classificato | Substratum
CIVICO 23 ne avevamo già parlato QUI
Il progetto vede la riqualificazione di una palazzina situata nella prima periferia di Gubbio, commissionato da una società ai fini di un'operazione immobiliare. L'aspetto dell'edificio, espressione di un'edilizia anni sessanta, viene rinnovato attraverso il ripensamento del basamento che mostra una cortina in mattoni dal disegno contemporaneo, il disallineamento delle aperture attraverso imbotti in ferro diversamente strombati e la rifinitura della vetrata della scala con una lamiera stirata.
All'interno il progetto presenta la ridistribuzione degli spazi, commerciali e residenziali, convertendo il sottotetto ad uso abitativo grazie al rifacimento della copertura ai fini di adeguamento sismico. Infine, l'attico elabora un'idea spaziale fluida, articolata intorno a un camino centrale e arricchita da una terrazza a tasca ex novo.
foto: © giulio valerio mancini, giuliano chiocci
crediti:
nome studio: substratum
nome progetto: civico 23
luogo: gubbio - pg
progettisti: giorgia castellani, giovanni tamburro, ganesh poggi madarena
collaboratori: giulio valerio mancini, giuliano chiocci - fotografia
consulenti: ing. gianluca bei - strutture, ing. alessandro giusti - impianti
periodo di progettazione: gennaio - giugno 2018
destinazione intervento: residenziale - commerciale
dimensioni opera: 500 mq
I finalisti di Young Italian Architects 2020
Bottega17
SCHOOL CAVALCASELLE
Il progetto interpreta il plesso scolastico come nuovo centro poli-funzionale per l'intera comunità, punto di riferimento cruciale non solo per la didattica, ma soprattutto come luogo di aggregazione sociale per tutti i cittadini.
C+C
RUKOMO COMMUNITY CHAPEL
Una piccola chiesa pensata per offrire al villaggio ruandese di Rukomo uno spazio non solo per la preghiera ma anche per la vita di una comunità.
df studio di architettura
INCORNICIANDO IL PAESAGGIO ne avevamo già parlato QUI
Nel cuore montano della Sardegna, a Dorgali, dove è ancora forte la tradizione artigiana sarda, la sostituzione di una pensilina di fermata per gli autobus obsoleta, è stata l'occasione per realizzare una piccola opera di architettura, nota nel paese come "Cabinedda".
in-nova studio
MILANO IN CRESCITA - SCUOLA PIZZIGONI
Il progetto della nuova scuola di via Pizzigoni si configura come un contenitore culturale aperto alla città, concepito per essere vissuto anche oltre l'orario delle lezioni, dove studenti e cittadini possano diventare protagonisti attivi degli spazi.
lap
IL PONTE SUL CIELO ne avevamo già parlato QUI
Come le ali di una farfalla, il progetto prevede due terrazze che si slanciano verso il maestoso paesaggio che avvolge il Borgo. Una struttura che idealmente germoglia dalle rocce del Pizzo come un sentiero di montagna, acclive, aspro al tatto, che emana i profumi tipici dell'alta quota.
Laudante Panfili Pucci
EL PORTEO
Proposta concorsuale promossa da ARCHsharing-rigenerazione urbana nella citta di Santa Cruz in Bolivia, il progetto mostra la realizzazione di un asilo autogestito da destinare alla comunità, ispirato alla cultura boliviana. La struttura si presenta come un innesto che unisce i due volumi abbandonati, circondato da un nuovo prospetto di corde e un nuovo spazio, pensato per essere auto-costruito, composto da un telaio in legno avente una sezione ad "impluvio", appositamente progettato per raccogliere le acque piovane.
rtp
LANTERNA A TEATRO
Il progetto ridefinisce il rapporto tra il Teatro e la zona universitaria di Bologna.
L'edificio, liberato dalle superfetazioni più recenti, torna in luce grazie a un accostamento tra storico e contemporaneo, riconoscibile ma discreto, rispettoso degli allineamenti e delle cromie esistenti. Il volume aggiunto funge da lanterna sulla città e si fa luogo nelle ore notturne.
playground
NATURE, COME BACK!
Realizzato dopo la grande tempesta che investì il parco Arte Sella, il progetto rappresenta un'idea di "ritorno alla natura", dove architettura e natura si fondono in un dialogo continuo attraverso la realizzazione di un luogo che evochi alla memoria l'esperienza della foresta distrutta, riutilizzando i tronchi spezzati dalla tempesta e le risorse del luogo.
di Elisa Scapicchio
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