Finora vi abbiamo lasciato le nostre prime considerazioni sulla Biennale; abbiamo raccontato i 5 padiglioni scelti da voi, vi abbiamo consigliato 5 padiglioni scelti da noi.
La verità è che tra Giardini e Arsenale, il tempo non è mai abbastanza.
A pagarne le conseguenze, però, sono soprattutto i padiglioni sparsi per la città, che per poca disponibilità di giorni o di informazioni sulla dislocazione, vengono esclusi dal nostro itinerario, "persi per strada" nella fitta tabella di marcia. Per strada perché alcuni dei padiglioni hanno sede proprio in giro per Venezia, sotto i nostri occhi distratti. E si tratta sempre di location di un certo livello, che vale la pena visitare.
Qui vi segnaliamo 3 PADIGLIONI e 3 MOSTRE.
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padiglione Taiwan | Primitive Migration
Palazzo delle Prigioni, Venezia | mappa | ingresso libero, registrazione obbligatoria
Mentre camminate a Venezia, diretti verso Arsenale e Giardini, fate attenzione. Proprio a pochi passi da piazza San Marco, in un palazzo storico (che già di per sé meriterebbe una visita) troverete quest'anno la proposta espositiva di Taiwan, incentrata sul delicato equilibrio tra sviluppo e preservazione della natura, con una serie di interessantissimi studi di settore in contesti urbani e rurali.
Alla domanda del "Come vivere insieme?", i team curatoriali di Divooe Zein Architects e Double-Grass International Co. rispondono attraverso uno studio sul tessuto di Taiwan - oggi popolato da circa 23 milioni di abitanti - e del come il Paese possa preservare il suo modello di vita e di architettura unico, circondato da monti, foreste e oceani.
La narrazione è attuata attraverso 5 progetti architettonici realizzati, accomunati dalla volontà di esplorare le dinamiche e gli effetti dell'interazione uomo-natura.
I progetti sono: Siu siu - Lab of Primitive Sense • Nature Monastery in Bali • Semi-ecosphere glass house for isolation and meditation • Lab of Primitive Perception • The Forest BIG.
+info: architecture.ntmofa.gov.tw
foto: © Elisa Scapicchio
padiglione Portogallo | In Conflict
Palazzo Giustinian Lolin | mappa
Curato dal collettivo depA architects, con il forte titolo "In Conflict", il Padiglione del Portogallo risponde alla domanda del come vivere insieme, affrontando il tema dell'abitare.
L'allestimento, all'interno dello storico palazzo veneziano e con superfici specchiate che ne riflettono i dettagli di pareti e soffitti, apre la narrazione con la Rivoluzione dei garofani del 25 aprile 1974, a cui seguono 7 esempi reali dell'architettura portoghese, ampiamente controversi e creatori di dissenso.
A fare da guida al percorso espositivo sono i progetti abitativi delle torri del quartiere dell'Aleixo, il complesso residenziale Cinco Dedos a Chelas, il progetto SAAL Algarve di Meia Praia, la proposta di riconversione del cantiere navale di Margueira, il piano di dettaglio dell'Aldeia de Luz, il recupero dell'isola di Bela Vista e la ricostruzione delle abitazioni distrutte dagli incendi del 2017.
Non mancano, nella narrazione gli scontri che rappresentano, nella memoria collettiva, momenti di fondamentale importanza per comprendere la dimensione fisica e sociale dell'architettura del Portogallo.
Parallelamente ai sette casi messi in evidenza, la mostra presenta altri 21 processi architettonici, simili a questi per problematizzazione, scala e modalità d'azione.
+info: inconflict.pt
foto: © José Campos
padiglione Lituania | Lithuanian Space Agency (LSA)
Chiesa di Santa Maria dei Derelitti | mappa
Preparatevi a un lancio nello spazio!
Le opere esposte sono dell'artista, designer e ricercatore Julijonas Urbonas, parte del progetto Lithuanian Space Agency, da lui creato per studiare l'immaginazione extraterrestre e l'estetica gravitazionale.
Tra tubi metallici e schermi verticali, l'installazione Planet of People presenta un esperimento basato sull'idea di un pianeta artificiale formato da corpi umani, che funziona come un'opera architettonica interattiva.
Il suo centro è uno scanner 3D che scansiona il corpo umano dello spettatore trasformandolo in un modello di simulazione di bioarchitettura tridimensionale. Qual è lo scopo? Considerare i fondamenti teorici delle discipline, e in particolare dell'architettura, da una prospettiva cosmica.
La ricerca di Julijonas Urbonas, infatti, si concentra sul come la gravità influenzi, oltre ai corpi, la nostra immaginazione, le norme etiche e le morali stabilite. "Forse è per questo che molte opere si trasformano in "cipolle" di teorie sociologiche, culturali o anche politiche" - ci ha detto -"Più strati ci sono, maggiori sono le possibilità che il pubblico si metta a piangere" - conclude.
+info: lithuanianspace.agency
foto: Aisté Valiuté & Daumantas Plechavicius © Courtesy of the Lithuanian Space Agency
Casa PLATFORM
Scuola grande della Misericordia | mappa | visitabile fino al 22 agosto
Da segnalare anche l'allestimento di SET Architects per la mostra CASA PLATFORM.
Si tratta di una selezione di 140 progetti, suddivisi tra "Best Italian Interior Design Selection" e "Best International Houses Design Selection", disposti in maniera simmetrica nelle navate laterali sostenuti dalle esili strutture a telaio metalliche bianche che scandiscono lo spazio.
La scelta allestitiva lascia lo spazio centrale vuoto, mostrando sul fondo un grande schermo con video, permettendo al visitatore di muoversi liberamente attorno all'installazione bifacciale, che consente di soffermarsi sui progetti che suscitano maggiore interesse.
foto: © Elisa Scapicchio
EST - Storie italiane di viaggi, città e architetture
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio | mappa | visitabile fino al 19 settembre
Una buona scusa per prendere il vaporetto e raggiungere l'isola di San Giorgio e la Fondazione Giorgio Cini, che nel 2018 inaugurò le Cappelle Vaticane.
Quest'anno, parallelamente alla Biennale, la Fondazione ospita la mostra "EST Storie italiane di viaggi, città e architetture" che mette in luce il lavoro degli architetti italiani nei Paesi dell'Est, in particolare Russia, Cina, Albania, Georgia e Vietnam.
Curata da Luca Molinari, l'esposizione presenta i progetti realizzati da RPBW - Renzo Piano Building Workshop, AMDL CIRCLE, Studio Fuksas, Archea Associati, Piuarch e MC A - Mario Cucinella Architects con visioni inedite sviluppate nei Paesi dell'Est e testimonianze dell'eccellenza italiana nel campo dell'architettura.
+ info estexhibition.com
EST | Piuarch - Quattro Corti - San Pietroburgo, Russia | foto © danipuntoeffe
EST | Archea Associati - Nuovo Stadio Nazionale dell'Albania - Tirana, Albania | foto © danipuntoeffe
CA-ASI | YEA - YOUNG EUROPEAN ARCHITECTS
Palazzo Santa Maria Nova | mappa
Altra tappa da segnalare, la mostra YEA - Young European Architects, frutto di una call lanciata da architecturestudio per incoraggiare le idee innovative e originali delle nuove generazioni di progettisti.
Tra i 229 candidati. sono esposti 74 progetti provenienti da tutta Europa, tra cui compaiono 9 opere italiane:
- AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development | FINAL OUTCOME
- Andrea Cassi e Michele Versaci - Black Body Mountain Shelter | Bivacco Matteo Corradini
- Angelo Renna | Sponge Mountain
- Anna Merci Architecture | The Phytoremediation Garden
- associates architecture | Chapel of Silence
- Aut Aut Architettura S.t.p. a r.l | As.In.O. - Asilo Innovativo con Orto
- BDR bureau | Fermi School
- DEMOGO | Bivacco Fanton
- SET Architects | Bologna Shoah Memorial
+info: ca-asi.com
Per chi ha deciso di fermarsi qualche giorno in più a Venezia, suggeriamo anche l'itinerario per la scoperta della città, quella lenta e sostenibile.
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