La necessità di rafforzare la pubblica amministrazione per affrontare le sfide del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le nuove regole che permettono di gestire in forma semplificata e anti-contagio le procedure di selezione hanno generato un boom di concorsi pubblici e ne saranno banditi molti altri.
Alcuni sono stati conclusi in tempi brevissimi, tra l'altro sperimentando anche innovative soluzioni, impensabili fino a pochi mesi fa, che hanno permesso ai candidati di sostenere le prove, compresa quella scritta, senza muoversi da casa. Ha scelto ad esempio tale modalità il Comune di Genova assicurando l'identificazione dei candidati, la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni secondo modalità operative ben studiate. Ad esempio, i candidati hanno utilizzato il cellulare come telecamera che permetteva il controllo da remoto della stanza in cui si sosteneva la prova scritta. Sempre la telecamera del cellulare, opportunamente posizionata, ha consentito al personale deputato al controllo di osservare lo schermo del Pc del candidato (e la porta di ingresso della stanza) durante tutta la durata della prova a quiz. Diversi gli accorgimenti messi in atto per assicurare il corretto svolgimento della prova digitale.
Altri, è il caso del Concorso al Sud - bandito per assumere nel Mezzogiorno profili ad alta specializzazione con ruolo di coordinamento nazionale nell'ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell'Ue e nazionale - è risultato di scarso appeal visto l'esiguo numero di partecipanti alle prove. Per i cinque profili di esperti messi a bando sono risultati idonei complessivamente 1.484 candidati su 2.800 posti disponibili, per una copertura dei posti del 53%.
Saranno banditi presto nuovi concorsi con le nuove modalità semplificate introdotte dal decreto «Contenimento Covid» (Dl 44 del 2021, articolo 10) e dalla sua legge di conversione (76 del 2021). Queste permettono - va ricordato - di bandire selezioni con un numero di prove ridotto rispetto al passato, utilizzando anche strumenti informatici e digitali per lo svolgimento delle selezioni. Le prove possono essere svolte non contestualmente e in sedi decentrate.
Conclusa la pausa estiva, tra le prime ad essere bandite probabilmente ci sarà proprio la selezione che servirà a colmare i posti del «Concorso Sud» rimasti vacanti. In particolare il concorso per funzionari tecnici, ossia per architetti e ingegneri, ha lasciato scoperti 1245 posti (a tempo determinato) rispetto a quelli previsti dal bando. La replica del concorso è già in ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata il 14 luglio dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante un question time alla Camera dei deputati: «Stiamo rilanciando un concorso per coprire tutti i posti disponibili, lo faremo nei prossimi giorni con risultati tra settembre e ottobre», aveva assicurato il ministro.
Il ministero della Transizione ecologica bandirà un concorso per assumere 218 laureati ad elevata specializzazione tecnica, in possesso della laurea specialistica o magistrale. L'iniezione di nuovo personale serve a consentire l'attuazione delle politiche di transizione ecologica anche nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e a rafforzare il ministero per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di politica ambientale assunti in ambito Ue con l'Accordo di Parigi. Le assunzioni sono previste per il biennio 2021-2022 e anche in questo caso le procedure concorsuali pubbliche potranno svolgersi secondo le modalità semplificate introdotte dal decreto «Contenimento Covid».
Il ministero della Giustizia si prepara a selezionare anche tecnici senior esperti in edilizia. Per supportare le linee di progetto di competenza del ministero della Giustizia ricomprese nel Pnrr, sarà indetto dalla Commissione Interministeriale Ripam un concorso per titoli e prova scritta, per l'assunzione a tempo determinato per massimo 36 mesi di 5.410 unità di personale non dirigenziale. Tra queste figure, vi sono quelle di tecnici senior per l'edilizia, laureati in architettura o in ingegneria e con conoscenza della metodologia Bim.
In arrivo, inoltre, nuovi concorsi per le amministrazioni pubbliche che avranno bisogno di nuovo personale per far fronte ai progetti del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr). Sono poi previsti per l'autunno i nuovi bandi per collaborazioni nella Pa, che saranno attivati attraverso il nuovo «InPA - il Portale del Reclutamento» che ha debuttato lo scorso 10 agosto.
Anche il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili si prepara ad una seconda tornata di concorsi. Dopo la pausa estiva dovrebbe essere lanciato anche il concorso per dirigenti tecnici. In occasione dell'annuncio dell'apertura del bando per l'assunzione di 120 ingegneri e geologi, il ministro Enrico Giovannini ha fatto sapere che la campagna di reclutamento proseguirà anche nel 2022. «Dopo la pausa estiva verrà lanciato anche il concorso per dirigenti tecnici», ha assicurato ancora il ministro. Il ministero dovrebbe assumere 80 tecnici di alta specializzazione ed elevata professionalità (ingegneri, architetti e geologi), secondo quanto riportato dal dipartimento della Funzione pubblica qualche mese fa.
Resta in sospeso ancora il corso-concorso che deve essere bandito dalla Scuola nazionale dell'Amministrazione, con il supporto della Scuola dei beni e delle attività culturali, per selezionare i dirigenti tecnici del ministero della Cultura che opereranno nei settori della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio. La prova che qualcosa si muove anche per questo concorso è l'avviso pubblicato lo scorso aprile dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e finalizzato alla selezione - da quanto si legge nell'avviso stesso - di un «operatore economico al quale affidare i servizi di organizzazione, gestione e svolgimento delle prove concorsuali per l'ammissione alla prima edizione del corso-concorso, che sarà bandito nel corso del 2021 dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione, finalizzato al reclutamento della dirigenza tecnica del Ministero della cultura ed, eventualmente, alle edizioni successive (per gli anni 2022 e 2023) del suddetto corso-concorso».
Il corso-concorso - di durata massima di 12 mesi - si svolgerà presso la Scuola dei beni e delle attività culturali. Potranno accedere alla selezione i soggetti muniti di laurea specialistica o magistrale o di diplomi di laurea conseguiti secondo gli ordinamenti didattici previgenti al Dm 509 del 1999, purché siano dottori di ricerca o siano in possesso di un diploma di master universitario di II livello o di un diploma di specializzazione.
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