Superbonus e altri bonus edilizi: credito cedibile una sola volta

Stretta sulla cessione reiterata nella bozza di Dl Sostegni ter approvato in CdM

Cessione del credito e sconto in fattura con un'unica via d'uscita. Per il Superbonus e per gli altri bonus edilizi sarà possibile cedere una sola volta il credito spettante, all'impresa o alle banche e agli altri intermediari finanziari. Stesso destino anche per lo sconto in fattura: l'impresa potrà cedere il credito maturato e poi non saranno consentiti ulteriori passaggi. La stretta alle cessioni reiterate dovrebbe arrivare con il decreto Sostegni ter approvato venerdì 21 gennaio in Consiglio dei Ministri. 

Dopo le modifiche al Superbonus, arrivate con il Dl Antifrodi, arriva ora un ulteriore colpo per la maxi-detrazione che, a quanto pare, sarà anche retroattivo. Stando alla bozza in ingresso in Consiglio dei Ministri, infatti, i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 saranno stati già oggetto di cessioni o trasformati in sconto in fattura, potranno costituire oggetto di una sola ulteriore cessione ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari.

Aggiornamento del 28 gennaio 2022
Il Dm Sostegni ter è stato pubblicato In Gazzetta ufficiale.
Per i dettagli si rimanda all'articolo "Superbonus, in vigore la stretta sulla cessione del credito"

A lanciare subito l'allarme è l'Ance, l'associazione dei costruttori edili.  «L'ennesima modifica alle misure in corso, con il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e penalizzare le famiglie più bisognose. Non è così che si fermano le frodi», è la denuncia dei costruttori. «Basta con i continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus. L'incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggia il mercato e le imprese più serie», così il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, denuncia l'ennesima modifica alla normativa dei bonus fiscali, contenuta nella bozza di Dl Sostegni-ter che sopprime le ulteriori cessioni dei crediti.

«Giusto l'obiettivo di contrastare le frodi - sottolinea il presidente Buia -, ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato».

«Ogni mese - continua - ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità.  Contro le frodi, abbiamo chiesto da tempo regole chiare per evitare speculazioni, come l'introduzione di prezzari di riferimento per tutti i bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati.  Ma finora, al di là di qualche buon proposito non si è fatto nulla, mentre in questo modo si colpiscono le imprese serie».

«Inoltre, con questa nuova ultima modifica - chiosa Buia - sarà ben difficile per le imprese cedere i crediti e di conseguenza saranno penalizzate proprio le famiglie più bisognose».

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