"Rapporto con il contesto urbano, presenza di un giardino pensile generoso e accessibile e allo stesso tempo di forte valore architettonico". Queste i concetti chiave alla base delle motivazioni della giuria - Giovanna Melandri (Presidente), Petra Blaisse, Maria Claudia Clemente, Mario Cucinella e Lorenzo Mariotti - che ha presentato ieri il progetto vincitore del concorso GRANDE MAXXI, assegnato allo studio italo-francese LAN.
"Il progetto" - continua la nota di giudizio - "costruisce inoltre un rapporto virtuoso ed efficiente sia con la piazza Boetti che con l'affaccio su via Masaccio e prevede una buona flessibilità nell'organizzazione delle funzioni e degli spazi a loro destinate. L'ampia presenza di spazi verdi, sia nell'area del nuovo edificio che nell'altra zona interessata dal concorso e l'uso di tecniche costruttive "a secco" contribuiscono in modi diversi al tono "sostenibile" dell'intervento".
Il concorso internazionale di idee, era stato bandito lo scorso febbraio per acquisire proposte finalizzate alla realizzazione di un nuovo edificio sostenibile e multifunzionale (MAXXI HUB) e di un sistema di verde pubblico attrezzato (MAXXI GREEN) in un'area di pertinenza del Museo lungo l'asse di via Masaccio.
Per la realizzazione è previsto un finanziamento di 20 milioni di euro da parte del MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) che permette alla Fondazione MAXXI di affidare la progettazione dell'edificio e del sistema del verde e confermare il timing previsto per l'intera opera, il cui completamento è previsto entro il 2026.
La proposta vincitrice
Il progetto del raggruppamento guidato da LAN, con SCAPE Architecture, SNA, Bollinger + Grohmann Ingegneria, Franck Boutté Consultants, Bureau Bas Smets, Folia Consulenze, ha spiccato tra le 103 proposte giunte al tavolo della giuria, per la semplicità della configurazione volumetrica in un confronto diretto tra architettura, natura e paesaggio.
Sintetico anche nei materiali costruttivi, in dialogo con la vicina palazzina degli uffici e con la piazza Alighiero Boetti, con facciate scandite da elementi orizzontali e verticali in cemento levigato e ampie finestrature.
Elemento distintivo del progetto sono poi le strutture costruttive, elevate fino a concludere il piano di copertura con un compluvium riflettente, volto a definire lo spazio del giardino pensile.
A colpire la giuria è poi l'attenzione per il sistema del verde, pensato come contenitore per gli edifici esistenti, e non solo ai fini decorativi, attento agli aspetti sostenibili, facilità di gestione e qualità, mediante azioni utili a regolare il microclima, ridurre le temperature e l'inquinamento atmosferico.
Soddisfatti gli organizzatori del concorso, sia per la partecipazione che per la qualità delle proposte, come sottolineato da Margherita Guccione, Direttore Scientifico Progetto GRANDE MAXXI: "Siamo molto soddisfatti dell'esito del concorso per la grande partecipazione e per la qualità delle proposte presentate che esplorano un ventaglio di soluzioni possibili per un tema solo apparentemente semplice. Ci convince molto il primo classificato per il suo inserimento nell'articolato contesto dell'area del MAXXI e per la ben calibrata scrittura architettonica a tutte le scale del progetto".
Le proposte finaliste
Al raggruppamento di LAN seguono in graduatoria:
- Vacuum Atelier | Italia
- Resell + Nicca | Norvegia
- Arquivio Architects | Spagna
- Galar-Velaz-Gil | Spagna
LA PROPOSTA DI VACUUM ATELIER
© Vacuum Atelier
LA PROPOSTA DI RESELL + NICCA
© Resell + Nicca
LA PROPOSTA DI ARQUIVIO ARCHITECTS
proposta by © Arquivio Architects
LA PROPOSTA DI GALAR-VELAZ-GIL
proposta by © Galar-Velaz-Gil
MENZIONI SPECIALI
Assegnate, poi, due menzioni speciali al gruppo multidisciplinare guidato dallo studio Gustav Düsing & Max Hacke e al team italiano di Nicola Ragazzini, Francesca Mavaracchio, Paolo Catrambone, Giorgio Azzariti e Edoardo Cappella.
proposta by © Gustav Düsing & Max Hacke
proposta by © Nicola Ragazzini
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