Un sistema di connessioni con il contesto e poi dolci pendii e terrazzamenti che gli edifici contribuiscono a disegnare. Gli spazi pubblici all'aperto, i volumi costruiti e la maglia dei nuovi percorsi generano una nuova topografia urbana, un unico paesaggio, rispondendo alla complessa richiesta della committenza di avere architetture dal «linguaggio lungimirante e senza tempo, capace di unire tutti gli edifici e il paesaggio in un unico concetto».
Questi i principali elementi distintivi del progetto con cui lo studio MoDus Architects, guidato da Sandy Attia e Matteo Scagnol, cui è stato da poco assegnato il Premio italiano di Architettura indetto da La Triennale di Milano e dal museo Maxxi di Roma, si è aggiudicato il concorso, bandito dal Comune di Bressanone (Bz), per la realizzazione di un parco sportivo e ricreativo con un nuovo stadio del ghiaccio (per il pattinaggio, l'hockey e lo stock sport), un circolo tennis, un'area fitness, spazi per la pratica dello yoseikan budo, una palestra per la ginnastica artistica e attività di ristorazione. E poi un'articolata sequenza di spazi pubblici all'aperto e aree verdi, che gli stessi tetti delle nuove architetture contribuiscono a disegnare. Fanno parte della cordata vincitrice: 3M Engineering, studio tecnico dott. ing. Michele Carlini, studio associato Von Lutz e Proap - Arch. João Ferreira Nunes.
Parco sportivo Millan, dettaglio del plastico, fotografia di © Jürgen Eheim
La nuova zona sportiva nel quartiere Millan sarà connessa agli impianti sportivi già presenti e posti al di là del fiume Isarco, offrendo ai cittadini la piena accessibilità all'intera area, sia per attività sportive che ricreative. Il costo di costruzione è stimato intorno ai 38 milioni di euro.
Come si diceva, le nuove architetture e gli spazi pubblici all'aperto disegnano un paesaggio che va ad integrarsi con la città ed il verde. Ne viene fuori un'area estremamente permeabile, modellata a partire da una griglia che collega i punti nodali del programma funzionale e reinterpreta il tessuto urbano attuale.
Palaghiaccio, vista interna, © MoDus Architects
Parco Sportivo Millan, planimetria, © MoDus Architects
«L'obiettivo - spiegano i progettisti in una nota - è quello di creare un'area estremamente permeabile e accessibile ai visitatori delle città e delle zone limitrofe. Sebbene facilmente individuabile in pianta, la griglia orditrice non rispecchia un andamento geometrico bensì una matrice malleabile, allentata di connessioni da nord a sud e da est a ovest. Un intreccio di percorsi forma una maglia interconnessa che collega le attività sportive del programma (calcio, tennis, yoseikan budo, ginnastica artistica, pattinaggio e hockey su ghiaccio) con quelle più informali, spontanee e ricreative che vanno ad arricchire la sfera pubblica del progetto».
Parco Sportivo Millan, assonometria con programma funzionale, © MoDus Architects
Parco sportivo Millan, plastico, fotografia di © Jürgen Eheim
Dolci pendii, terrazzamenti ed edifici seguono l'andamento orografico del suolo ed al contempo soluzioni topografiche pensate ad hoc minimizzano l'impatto visivo del progetto e del dislivello di 12 metri presente tra la sponda del fiume Isarco e il quartiere di Millan all'altezza di Sarnserstrasse.
«Posizionando i volumi dei servizi sportivi all'interno dello spazio interstiziale del pendio - continuano i progettisti -, il paesaggio non ha barriere visive e architettoniche, consentendo così la piantumazione di specie arboree ad alto fusto e l'utilizzo di tetti verdi per le attività sportive. Il volume centrale a servizio dei numerosi programmi del parco è l'unica eccezione alla regola».
Parco Sportivo Millan, schema inserimento, © MoDus Architects
Parco sportivo Millan, dettaglio del plastico, fotografia di © Jürgen Eheim
Massima la sinergia tra architettura, percorsi e funzioni. «Gallerie, balconate, terrazzamenti allestiti con sedute e gradonate, danno vita a elementi architettonici dalle molteplici visuali in grado di stimolare diversi livelli di coinvolgimento tra atleti, spettatori e visitatori di tutte le età», assicurano gli architetti dello studio MoDus.
CREDITI DEL PROGETTO
Parco sportivo Millan a Bressanone (Bz)
Progetto primo classificato al concorso di progettazione a procedura ristretta
Architetti MoDus Architects (Sandy Attia, Matteo Scagnol)
Team di progetto: Laura Spezzoni, Valeria Fossà, Martina Salmaso, Anna Valandro, Thomas Abram
Paesaggio: PROAP - Arch. João Ferreira Nunes
Statica e sicurezza: 3M Engineering: Ing. Riccardo Mora, Ing. Roberto Ricci
Ingegneria meccanica, antincendio e casaclima: Studio tecnico Michele Carlini Ingenieurbüro
Ingegneria elettrica: Von Lutz Studio Associato
Cliente: Comune di Bressanone
La giuria era composta dal prof. Klaus K. Loenhart, dal prof. Andrea Boschetti, dal sindaco Peter Brunner, dall'assessore comunale allo Sport Andreas Jungmann e dal direttore tecnico Alexander Gruber,
Area di intervento: 51.680 mq
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