Con un volume stereometrico vetrato, reversibile ed indipendente per garantire flessibilità e adattabilità all'intero impianto, va alla proposta del raggruppamento di Stefano Scalabrino, insieme all'ingegnere Antonio Scalabrino, Antonio D'Onofrio e Fabio Spensieri, la vittoria del concorso di progettazione per il recupero dell'ex Cavallerizza di Novi Ligure, ormai da anni in stato di abbandono.
Una lunga storia quella dell'ex Cavallerizza, caratterizzata dall'alternanza di periodi di utilizzo e di abbandono: prima stallaggio per il bestiame nel 1912, poi dormitorio per i soldati nel 1919, magazzino generico nel 1920, ancora rimessaggio del bestiame durante le fiere e i mercati, e poi nuovamente abbandonata fino alla presa in carico da parte dell'amministrazione comunale che, con il concorso aspira a rompere l'isolamento culturale della zona, stimolando la crescita sociale ed economica dell'intero territorio attraverso la promozione e la diffusione della cultura enogastronomica di tutto il Novese.
Apprezzato dalla commissione per la sobrietà dell'intervento, l'attenzione al carattere tipologico del fabbricato esistente e l'elegante e semplice soluzione interna - dotata di grande flessibilità e in grado di enfatizzare la qualità dello spazio originario con le grandi capriate lignee - il progetto, come richiesto dal bando, ridisegna il futuro del complesso immaginando all'interno un'Accademia enogastronomica di rilevanza urbana ed extraurbana, affiancata da un Community Hub.
Basata sul'individuazione e la valorizzazione dei prodotti tipici della zona, l'Accademia diventerebbe il volano per il rilancio turistico di tutto il Novese, affiancata da spazi dedicati all'aggregazione, alla formazione e alla sperimentazione sotto la supervisione delle eccellenti professionalità del territorio, con possibilità di stage curriculari, apprendistato, laboratori didattici all'interno delle strutture dell'Accademia.
Ad accogliere il pubblico nella rinnovata ex Cavallerizza, una grande piazza coperta, con gli spazi del community hub e quelli dedicati agli studenti e ai visitatori, con l'infopoint e le vetrine per l'esposizione dei prodotti locali, comprese le produzioni De.Co con una quarantina di denominazioni comunali.
Le scelte progettuali, orientate alla massima sostenibilità, renderanno così il manufatto edilizio efficiente anche dal punto di vista energetico, con materiali a basso impatto ambientale e compatibili con l'identità della struttura originaria.
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