Science Gateway firmato Renzo Piano: ecco il nuovo gioiello del Cern per scoprire la fisica delle particelle

Inaugurato a Ginevra il nuovo complesso con laboratori interattivi e mostre immersive

Un luogo dove tutti, dai cinque anni in su, possono scoprire la fisica delle particelle e, grazie a laboratori interattivi e mostre multimediali immersive, esplorare il Cern e le origini dell'Universo. E poi:  spettacoli scientifici, eventi pubblici e visite guidate per conoscere da vicino i luoghi in cui si fa scienza al Cern, alle porte di Ginevra. D'eccellenza il programma e all'avanguardia l'architettura progettata dal Renzo Piano Building Workshop in collaborazione con Brodbeck Roulet Architectes Associés. Un progetto nato nel 2017, andato in cantiere nel 2020 e che apre le porte al pubblico a partire da domenica 8 ottobre.

A comporre il nuovo centro ci sono due grandi tunnel sospesi, simbolo degli acceleratori all'avanguardia del Cern, l'Organizzazione europea per la ricerca sul nucleare. Le due strutture ambiscono a diventare un vero e proprio ponte tra il pubblico e la scienza, per stimolare i giovani a perseguire una carriera in ambito scientifico e tecnologico. «Un ponte, ponti per sempre! Un ponto di vetro che collega i diversi temi e i diversi spazi di Science Gateway, e al tempo stesso favorisce l'incontro fisico tra ricercatori e bambini, visitatori e fisici, turisti e scienziati, tutti spinti dalla curiosità e dalla sete di conoscenza», dichiara Renzo Piano

«La scienza unisce le persone e mostra ciò che l'umanità può raggiungere quando mettiamo da parte le nostre differenze e ci concentriamo sul bene comune. La scienza dà speranza e fiducia in un futuro migliore. Vogliamo che Science Gateway ispiri, a tutti coloro che lo visitano, la bellezza e i valori della scienza». Sono le parole di Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern.

Dunque, il nuovo polo, posizionato accanto ad un edificio iconico del Cern (il Globe of Science and Innovation) si sviluppa su 7mila mq e si compone di elementi multipli, inseriti in un bosco. Un "ponte" che attraversa la strada principale che conduce a Ginevra rappresenta la spina dorsale dello Science Gateway, rialzata di sei metri dal suolo, da cui si sviluppano le attività espositive e didattiche.

Ad incrociare il "ponte" sono due "tunnel" sospesi, rialzati al livello del ponte, dove il visitatore è immerso in un ambiente che rimanda alla tecnologia all'avanguardia del complesso di acceleratori posti cento metri sotto terra, progettati per ospitare le mostre permanenti e temporanee.

Ci sono poi tre padiglioni. Il padiglione centrale contiene le aule, situato sopra l'area della reception, questo è il luogo in cui la circolazione verticale principale collega il ponte al suolo. Il padiglione nord è concepito come uno spazio molto flessibile che può fungere da sala conferenze (modulabile) da 900 posti; quello sud è destinato alle mostre interattive.

A collegare tutti gli elementi (ponte, padiglioni e tunnel) e a metterli in connessione con gli altri edifici del centro di eccellenza è la la natura con i suoi 400 alberi.

Il costo complessivo di Science Gateway è di 100 milioni di franchi svizzeri, interamente finanziati da donazioni.  Le principali donazioni per il progetto provengono dalla fondazione Stellantis, presieduta da John Elkann, e in parte dalla fondazione Hans Wildsorf. Italiana la direzione del Cern, italiani progettista e finanziatori e anche l'impresa: lo Science Gateway è stato infatti realizzato dalla Cimolai

«La struttura in acciaio dei padiglioni, dei tubi e della passerella, del peso complessivo di oltre 1 800 tonnellate, è stata fabbricata negli stabilimenti friulani di Cimolai ed ha varcato le Alpi con trasporti dedicati», scrive l'Ansa.

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