Torino, è di Carlo Ratti il progetto per adattare i Murazzi del Po al cambiamento climatico

di Mariagrazia Barletta

Ridisegnare gli argini del fiume per far fronte alle inondazioni che si prevede diventeranno sempre più frequenti. È questo l'obiettivo principale del progetto concepito dallo studio Cra - Carlo Ratti Associati per ridisegnare gli storici Murazzi del Po a Torino, l'opera ottocentesca, dal valore architettonico-monumentale, che costeggia una parte della riva sinistra del fiume, caratterizzata dalle tipiche e profonde arcate. L'idea: sviluppare strutture galleggianti innovative per adattare il complesso ai cambianti climatici in corso.

Il progetto si serve di soluzioni di architettura cinetica per creare spazi comunitari in grado di resistere alle ricorrenti inondazioni del fiume. Propone la trasformazione degli archi lungo il fiume Po, una delle zone culturalmente più vivaci della città, in un nuovo polo culturale e comunitario. Si cercano soluzioni locali suggerendo strategie universali per migliorare l'uso dei corsi d'acqua urbani, mettendoli in salvo dagli effetti del cambiamento climatico.

Al centro della visione di Cra c'è il recupero di uno spazio di 450 metri quadrati all'interno di sette ex magazzini sotterranei, collegati attraverso un unico grande tunnel. «L'innovazione centrale del progetto - fa sapere lo studio Cra - è un sistema di pavimenti galleggianti che può sollevarsi quando il livello dell'acqua aumenta, mettendo in sicurezza gli spazi interni. Costruito su queste piattaforme cinetiche, ci sarà il River Center aperto al pubblico, che fungerà da luogo comunitario, insieme a una caffetteria e ad uno spazio di co-working».

«L'architettura adattiva può rendere le città più resilienti e capaci di affrontare le sfide del cambiamento climatico, compresi le inondazioni più drammatiche e l'aumento del livello dell'acqua», afferma Carlo Ratti, socio fondatore di Cra - Carlo Ratti Associati e direttore del Senseable City Lab al Mit di Boston. «Le piattaforme galleggianti per Torino - prosegue - offrono un esempio di come i centri urbani possano sviluppare relazioni più armoniose con i propri waterfront».

I Murazzi del Po sono uno dei luoghi simbolo di Torino, un'area fluviale fiancheggiata da ex edifici per il rimessaggio delle barche dei pescatori, divenuta dagli anni '80 il centro della vivace vita notturna e culturale della città. Nell'ultimo decennio sono stati al centro di un progetto di riqualificazione volto a rinnovare il lungofiume con spazi di co-working, bar, ristoranti, discoteche e un rinnovato servizio di navigazione sostenibile. Più recentemente, queste iniziative sono diventate parte del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Oltre alla realizzazione del River Center - fa sapere sempre lo studio di Carlo Ratti -, il progetto prevede quattro nuovi moli per i servizi fluviali di navigazione. Queste piattaforme sono pensate non solo per l'imbarco e lo sbarco ma anche come "piazze lungofiume" affacciate sull'acqua. Il progetto si completa con una nuova darsena per il rimessaggio delle imbarcazioni. Si stima che il progetto venga avviato all'inizio del 2024. L'apertura del nuovo River Center è prevista, insieme al lancio di una nuova flotta di autobus fluviali elettrici, all'inizio del 2026».

 CREDITI 

RIVER CENTER - MURAZZI DEL PO, TORINO
A project by CRA-Carlo Ratti Associati
Creative Lead: Italo Rota

CRA Team: Carlo Ratti, Andrea Cassi (Partner-in-Charge), Nicolette Marzovilla, Zeynep Kalaycioglu, Italo Rota

Building Office Team: Italo Rota, Francesca Grassi
Single Process Manager: Barbara Salza.
Coordinator Designer: Lorenzo Peretti.
Office of the Deputy Mayor for Parks and Public Space: Lucia Baima.
Landscape Consultancy: LAND srl, Andreas Kipar, Matteo Pedaso, Marco Bonanno, Martina Erba
Safety: Studio Venz, Marco Venz, Giorgio Gilli.
Structural and Hydraulic Works: Hydrodata spa, Carlo Soldera, Laura Mazzariol, Luca Fresia, Luca Negri.

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