Immagine in alto | MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dal parco della Salute, visual by MCA Visual
Lo studio Mario Cucinella Architects è confermato vincitore del concorso per la progettazione del nuovo ospedale di Cremona (avevamo svelato qui la graduatoria provvisoria). L'aggiudicazione definitiva lo ha confermato in testa alla classifica, davanti a Park associati, Foster + Partners, Baumschlager Eberle Architekten e allo studio Oma. In team con Cucinella: Artelia Italia, Milan Ingegneria e Land Italia.
Con la cerimonia di premiazione, avvenuta oggi 30 novembre 2023, nell'auditorium «Giovanni Arvedi» del Museo del Violino di Cremona, è stato svelato il progetto: l'ospedale, con il suo impianto circolare, è parte della città e del paesaggio e mette al centro il benessere psicofisico dei pazienti, dei visitatori e di chi vi lavora.
«Il nuovo Ospedale di Cremona potrà rappresentare un modello per l'architettura sanitaria sotto più aspetti ad iniziare dal bando che, con le sue linee guida, ha rimesso al centro la qualità dell'architettura come fattore centrale per il benessere psico-fisico», dichiara Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MCA - Mario Cucinella Architects.
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MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista aerea, visual by MCA Visual
MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dal parco fluviale, visual by MCA Visual
«Diverse sono le sfide che siamo chiamati ad affrontare: dal progettare spazi che si prendano cura non solo dei degenti ma di tutte le persone che quotidianamente vivono un ospedale - pensiamo a chi ci lavora - alla capacità di prevedere edifici capaci di trasformarsi e adattarsi alle mutevoli condizioni (non solo alle ultime emergenze sanitarie, ma anche alle continue evoluzioni in campo medico che comportano innovazioni anche strutturali)», prosegue l'architetto. «Dobbiamo - chiosa Cucinella - tornare a un'idea di ospedale che sia parte della vita della città e non unicamente un luogo di cura: Cremona ha fatto una scelta importante e di qualità, che farà scuola non solo in Italia».
Il progetto parte da una visione olistica
Ciò che emerge è una visione olistica della salute e del benessere della persona, in stretta connessione con i sistemi territoriali e la rete sanitaria assistenziale. Il nuovo ospedale di Cremona si integra con il contesto socioculturale, diventando centro sanitario che non ospita solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, per lo svago, per accrescere il valore del benessere e della cura della persona.
MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dalla camera di degenza, visual by MCA Visual
Il processo progettuale parte da un'analisi approfondita della struttura urbana e territoriale, integrando la struttura radiale di percorsi e spazi urbani tipici di Cremona, che contribuiscono alla definizione dell'area di progetto come nuovo centro di attrazione.. A tale analisi, si integra la necessità di creare un sistema resiliente, capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali economiche ed ambientali.
Un ecosistema della salute
L'area di progetto, a cavallo tra l'espansione urbana e il Parco del Po e del Morbasco, diventa nuova porta d'accesso per il sistema naturale. Il nuovo ospedale si sviluppa in continuità con il paesaggio del parco della Salute, segue un andamento semicircolare e garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale con l'ambiente naturale.
MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dal parco della Salute, visual by MCA Visual
Il progetto architettonico permette di concepire gli spazi proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde che emerge dal sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l'Ospedale un luogo attivo per l'incontro e l'interazione sociale. Le funzioni di asilo e le aree legate all'educazione, attualmente presenti nel complesso che sarà sostituito, sono integrate da una biblioteca e da residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità.
Il parco della Salute
Nuovo tassello nel paesaggio per la città di Cremona, è un punto di riferimento per la comunità, animato da spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale. Rappresenta, al contempo, un ambito di naturalità e di biodiversità urbana. È caratterizzato dal bosco climatico, un sistema naturale che abbraccia l'Ospedale, attraversato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti dell'ospedale, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale.
Qui è possibile beneficiare di una terapia psico-fisica del tutto naturale, grazie ad attività quali la meditazione e la contemplazione, il forest bathing e barefooting. Ci sono spazi di lettura singola e collettiva all'aperto, e una food forest comunitaria. A comporre il nuovo parco ci è l'"anello vitale", un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l'interazione sociale, in dialogo con gli elementi architettonici pubblici e del complesso ospedaliero. Infine, il parco è arricchito dall'"anello rurale", un ampio sistema naturale a prato con uno specchio d'acqua centrale che diventa il punto cardine dell'intero Parco.
L'edificio ospedaliero
Sarà una "città nella città" dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un'unica infrastruttura complessa. L'edificio, sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore), e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia.
MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dalla copertura verde, visual by MCA Visual
Partendo dalla concezione dell'utente quale centro del sistema ospedaliero, la progettazione avviene attraverso principi di empatia, creatività e comprensione delle esigenze della persona in cura, dello staff sanitario e dei visitatori, per garantirne alti livelli di benessere. Questo è possibile anche grazie all'ottimizzazione di parametri che, come evidenziato dai più recenti studi in tema di Evidence-Based Design, hanno una ricaduta sul decorso dei pazienti e sulle performance del personale sanitario, quali l'illuminazione naturale, il rapporto con la natura, i livelli di rumore negli ambienti e la qualità dell'aria.
La considerazione del paziente come centro fondamentale del sistema ospedaliero ha orientato la strategia progettuale: da una parte il paziente troverà in ospedale ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell'intensità di cura che dovrà seguire; d'altra parte, si rompe l'isolamento dei vari reparti, non più "celle" distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici ed infermieri) che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema nel quale l'intero ospedale collabora alla cura del paziente come se fosse un unico reparto, e non come una sommatoria di reparti isolati.
MCA, Nuovo ospedale di Cremona, vista dalla hospital street, visual by MCA Visual
Altro tema centrale è la flessibilità di gestione dell'ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti: così nel progetto si facilita il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformato in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l'80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto).
L'architettura definisce anche un diverso gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, a quelli più permeabili e aperti ai cittadini che ospitano servizi commerciali per l'utenza e i visitatori e connettono l'ospedale alla scala urbana. Lo sono, ad esempio, l'"hospital street", un'area di accoglienza per il pubblico ma anche spazio di interazione per il personale sanitario, e il "centro di gestione", che al primo piano accoglie gli spazi dedicati al governo delle attività cliniche dislocate sul territorio. L'area strategica dell'ospedale è dove sono allocati i servizi assistenziali, che rappresentano il ponte tra l'ospedale stesso e il territorio che lo circonda.
Impronta ecologica
Il nuovo intervento è l'occasione per integrare nell'edificio e nello spazio esterno risposte di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico: elementi e processi naturali, nature-based solution, come la presenza di vegetazione, di acqua e la scelta dei materiali di pavimentazione contribuiscono a mitigare l'isola di calore urbana raggiungendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa quattro gradi rispetto alla situazione attuale. In più, oltre alla scelta di materiai e di soluzioni costruttive specifiche, si ricorre a strategie passive - come orientamento ottimale, permeabilità ai venti e illuminazione naturale - con l'obiettivo di minimizzare l'impatto sull'ambiente, riducendo le emissioni.
CREDITI DEL PROGETTO
Cliente: ASST di Cremona
Luogo: Cremona, Italia
Anno: 2023
Area di intervento: 180.000mq
Collaboratori
Progetto Strutture: Buromilan
Progetto impianti e prevenzione incendi: ARTELIA
Progetto del Paesaggio: LAND Italia
Team di progetto Mario Cucinella Architects - Mario Cucinella
Project manager: Valentina Grasso
Design leader: Tommaso Bettini
Design manager: Mariachiara Mondini
Engineer, computational design expert: Marcello Michelini Architect, Giacomo Righi Grimaldi
BIM specialist: Jacopo Ambrosiani
Visual Unit Manager: Alessia Monacelli
Senior Visual Artist Specialist: Walter Vecchio, Vincenzo Metafora, Chiara Giammarco, Gian Lorenzo Petrini Visual, Lorenzo Mancini
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