Casa a Esagono, come Le Cabanon di Cap Martin per Le Corbusier, è forse la creazione più intima e personale dell'architetto Vittorio Giorgini (1926-2010), che qui trascorreva le vacanze con la famiglia e con gli amici. Profondamente mediterraneo, ma al contempo fortemente internazionale, Giorgini costruisce al pari del maestro svizzero la sua casa-rifugio sul mare, scegliendo il legno come materiale da costruzione e affidandosi al cemento armato solo per le fondazioni e l'attacco a terra. Un precursore?
Così Casa a Esagono rinasce alla presenza di una variegata cittadinanza, dagli addetti ai lavori, ai parenti, agli amici, ai ciclisti di passaggio e con uno degli operai (oggi novantenne) del cantiere di Peccioli (PI) dove il prototipo abitativo fu montato per la prima volta. L'inaugurazione, lo scorso 6 aprile, è stata quasi una festa di paese che sarebbe piaciuta molto a Giorgini, proveniente da una famiglia borghese ma profondamente affascinato dalla cultura contadina e dalla natura toscana.
Costruita nel 1959, l'Esagono è l'esito delle ricerche dell'architetto fiorentino sin dal 1955. Si tratta di una struttura modulare interamente prefabbricata in legno dalla caratteristica forma ad esagono, fatta a sua volta di esagoni, che ha nell'alveare il suo analogo riferimento.
Dal 2013 Casa Esagono è in concessione d'uso all'associazione BACo (Baratti Architettura e Arte contemporanea) - Archivio Vittorio Giorgini che, con le proprie attività di promozione e valorizzazione dell'operato dell'architetto, contribuisce in maniera determinante alla salvaguardia della sua opera architettonica e dell'archivio.
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Casa a Esagono di Vittorio Giorgini restaurata © photo 2024 Serena Acciai
Il percorso verso il restauro
Maestro, mentore, quasi un padre, così l'architetto Marco Del Francia, presidente dell'associazione BACo, ha definito il suo rapporto con Vittorio Giorgini. Del Francia ci ha raccontato di aver risposto ad un obbligo morale, fondando BACo due anni dopo la scomparsa dell'architetto fiorentino, per tramandarne il modo di fare e concepire l'architettura e l'arte.
Dalla nascita dell'associazione (2012), si sono susseguiti nel tempo una miriade di eventi volti inizialmente a "far riconoscere" Casa a Esagono come un'opera di architettura moderna, per poi giungere al restauro vero e proprio. La consapevolezza quindi come parte integrante di questo lungo percorso rigenerativo, che è passato attraverso alcune tesi di laurea, la sistematizzazione dell'archivio Giorgini, il riconoscimento del MIC di Casa a Esagono tra le architetture più significative del '900. Last but not least, la lungimiranza di BACo e del Comune di Piombino, di aver preparato un progetto di restauro ad hoc, qualora fosse arrivato un bando. E il bando è arrivato nel 2021.
Casa a Esagono © photo 2024 Serena Acciai
Dalla costa etrusca alla modernità
Rigenerare qui ha significato rivalutare un intero tratto di costa, che seppur contava perle come Baratti e Populonia, era anche caratterizzata da pesanti resti industriali e non conosciuta - come invece avviene adesso - per percorsi d'arte, turismo slow, installazioni, mostre, workshop, summer school, collaborazioni con scuole e università, e tanto altro.
Anche sull'onda della riscoperta della casa di Giorgini il Golfo di Baratti, finora congestionato dalle auto durante la stagione estiva, sarà a breve raggiunto da una pista ciclabile e dotato di nuovi servizi che lo proteggano dall'eccessiva antropizzazione, come un servizio navetta gratuito.
La rigenerazione anche qui, come altrove, ha prodotto un cambiamento significativo in un territorio che sembra aver trovato, in questo tratto di litorale, il giusto equilibro tra natura, architettura e gestione contemporanea. Sarà il lascito di Giorgini al suo luogo d'elezione?
Casa a Esagono di Vittorio Giorgini restaurata © photo 2024 Serena Acciai
Il progetto di Casa a Esagono
Quasi in maniera un po' mitologica, sembra che l'idea di Casa a Esagono sia venuta a Giorgini a seguito di una notte passata sulla costa per ripararsi da una mareggiata. Con la luce del mattino la visione della casa iniziò ad abitare la mente del progettista fiorentino. Di lì a qualche anno, Giorgini, avrebbe elaborato la planimetria a nido d'ape, fatta di precisissimi incastri lignei e poggiata su puntuali perni metallici, a loro volta fissati ai plinti di fondazione.
Tipologicamente, la planimetria ha il suo fulcro nell'esagono centrale avente funzione distributiva e che costituisce, attraverso un sofisticato sistema di botole, anche l'ingresso alla casa stessa. L'esagono più evocativo è sicuramente quello caratterizzato dalla veranda aperta sul mare, mentre negli altri cinque si trovavano le camere e gli spazi di vita della casa, con arredi rigorosamente in legno disegnati, sempre da Giorgini, così come le sculture che popolano il giardino.
Casa a Esagono © photo 2024 Serena Acciai
Casa a Esagono © photo 2024 Serena Acciai
Ritrovo di amici artisti e intellettuali, come Robert Sebastian Matta e Gordon Matta Clark, André Bloc, Emilio Villa, Isamu Noguchi, Aurelio Ceccarelli ed Emilio Vedova, la casa fu poi venduta dall'architetto nel 1969, all'indomani del suo trasferimento negli USA. Ne seguirono vari di passaggi di proprietà e poi l'abbandono.
Il restauro e il futuro sostenibile
Il progetto di restauro, iniziato a luglio 2023, ha previsto la rimozione di elementi impropri (ad esempio la pesante verniciatura nera), un' indagine diagnostica su tutti gli elementi lignei e una vera e propria fase di consolidamento, che ha coinvolto tutta la struttura. Ad iniziare dal corpo scale di accesso (fatto di leggeri pilastri metallici che sostengono i gradini in legno a spirale), passando per la pavimentazione della terrazza agli elementi delle finestre "scatolari", fino al tavolato sottostante il manto metallico di copertura, anch'esso oggetto di intervento.
Il progetto esecutivo è stato condotto dallo studio Catalani-Del Francia, in collaborazione con il DESTEC, (Università di Pisa) - al quale si deve un fondamentale impulso al restauro a seguito di una tesi di laurea - da BACo, con il supporto dell'ufficio LLPP del Comune e l'apporto fondamentale dell'Ing. Marco Pio Lauriola.
Dopo il compimento dell'imponente recupero, Casa a Esagono tornerà a vivere anche come residenza per artisti e studiosi, che vi accederanno tramite appositi bandi. Saranno inoltre previsti durante l'estate degli orari di visita giornalieri e la casa sarà comunque sempre visitabile su appuntamento, tramite richiesta all'associazione BACo.
Casa a Esagono © photo 2024 Serena Acciai
Parallelismi mediterranei: Le Corbusier e Giorgini
La modernità a Baratti significa sostenibilità e immersione nella natura e forse non è un caso che, sia Le Corbusier che Giorgini, in tempi non sospetti, abbiano scelto il legno come materiale per abitare nel Mediterraneo.
Casa a Esagono © photo 2024 Serena Acciai
CASA A ESAGONO | 1957 - 1959
di Vittorio Giorgini
a Baratti, Piombino (LI)
Maggiori informazioni
→ Associazione BACo
→ Censimento architetture italiane dal 1945 ad oggi [ DGCC Ministero della Cultura ]
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