Bonus edilizi, legge in Gu: stop a cessioni e décalage per l'aliquota ristrutturazioni

Gli approfondimenti e il testo del Dl coordinato con la legge di conversione

Approda in Gazzetta ufficiale la legge di conversione del Dl cosiddetto "salva-spese" che conferma la cancellazione, salvo pochissime eccezioni, della possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito per il superbonus e per gli altri bonus edilizi.

Il testo del Dl 39 del 2024 coordinato con la legge di conversione 67 del 2024
(in vigore dal 29 maggio 2024)

Più ampio lo stop a cessione e sconto in fattura

La possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito viene chiusa anche per gli Iacp, le cooperative di abitazione e il terzo settore, che ancora potevano beneficiarne. Il testo agisce sulle regole del gioco messe a punto dal Dl 11 del 2023, ossia dal decreto che aveva bloccato, salvo poche eccezioni, le cessioni e lo sconto in fattura per gli interventi del superbonus e di altri bonus edilizi, trovando anche un modo per salvare i lavori già autorizzati prima della sua entrata in vigore.

Il Dl 11 del 2023, infatti, aveva previsto che la Cila presentata entro il 16 febbraio 2023, insieme all'adozione della delibera assembleare nel caso dei condomìni, potesse salvare la possibilità di far ricorso alla cessione del credito o allo sconto in fattura per beneficiare del superbonus e di altri bonus edilizi. Con il "Salva spese" questa possibilità può decadere: dal 30 marzo (data di entrata in vigore del Dl 39 del 2024) i lavori assentiti tramite Cila o altri titoli edilizi perdono la possibilità di far ricorso allo sconto in fattura e alla cessione del credito se i cantieri non sono aperti o se sono avviati ma non è stata pagata alcuna fattura. 

Detrazioni in 10 anni

La legge incrementa, inoltre, portandolo a dieci anni, il periodo entro cui spalmare le detrazioni per il superbonus, il sismabonus e per il bonus barriere al 75%. Una misura retroattiva, che si applicherà dal periodo d'imposta in corso, ossia per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024.

Stretta per le banche sulle compensazioni

Dal primo gennaio 2025 le banche, gli intermediari finanziari e le imprese di assicurazione non potranno utilizzare i crediti di imposta acquisiti per compensare i debiti relativi ai contributi previdenziali dovuti e ai premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Per approfondire le principali novità si rimanda all'approfondimento → Stop alle cessioni e detrazioni in 10 anni: il decreto è legge

Bonus ristrutturazioni al 30% dal 2028

Il bonus per le ristrutturazioni edilizie subisce un brusco décalage che lo rende molto meno appetibile. Il "salva spese" porta la percentuale di detrazione al 30% dal 2028. Inoltre, l'ultima legge di Bilancio non ha - come di consueto - modificato il bonus né ha protratto nel tempo l'aliquota maggiorata. Per cui, la detrazione è al 50% per tutto il 2024 e poi è destinata a scendere al 36% dal 2025 e poi - salvo ulteriori modifiche e ripensamenti - calerà a picco attestandosi al 30% nel 2028.

Per approfondimenti si rimanda all'articolo dedicato alle modifiche che interesseranno il bonus nei prossimi anni → Bonus ristrutturazioni: come cambia dopo il "Salva spese"

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