"Altissima qualità dei progetti presentati, caratterizzati da serietà e profondità nell'interpretazione delle richieste del bando". Questo il bilancio della giuria - presieduta dall'architetto Cino Zucchi - al tavolo di discussione delle proposte, ritenute all'altezza di una più ampia riflessione per lo sviluppo futuro dell'area del Bassanello, all'interno della città di Padova.
La prima sfida - parallela a quella di Torino - era stata lanciata da Confcooperative Habitat e da Fondosviluppo S.p.A. alla fine dello scorso anno, e chiedeva ai giovanissimi professionisti la presentazione di una proposta progettuale unitaria per un intervento residenziale cooperativo in un'area all'interno del centro abitato, in corrispondenza di uno degli ingressi sud della città. Non solo edifici, ma anche spazi aperti e aree comuni, ragionate per dare risposta alle esigenze dei più giovani, orientati a mettere radici nella città dopo gli studi universitari.
La vetta della classifica è occupata da BACk Bassanello Abitare Condiviso di Massimo Addamiano, Michele Cortinovis e Federico Messa, di età compresa tra i 30 e i 32 anni, seguiti da Impuntura di Giulia Chiatante e Alice Coletta e da La città porosa di Veronica Minucci, Gianluca Goi e Giovanni Palmiotto.
Menzioni a Back to Agorà della coppia guidata da Davide Bertin, a Das Radikal di Edoardo Quattrucci e a Bassanello porta sud di Luca Tognu.
Le tre segnalazioni di interesse vanno, infine, a PD-4L7D8R, PASSI PARALLELI e Acquatico (e felice).
In giuria: Alessandro Maggioni (Confcooperative Habitat) · Attilio Dello Vicaro (Comune di Padova) · Claudio Pianegonda (Confcooperative Habitat Veneto) · Maria Chiara Tosi (Università Iuav di Venezia) · Fabrizio Barozzi (BarozziVeiga, giurato internazionale) · Chiara Dorbolò (vincitrice AAA2019)
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1° classificato | BACk Bassanello Abitare Condiviso
→ di Massimo Addamiano (capogruppo) · Michele Cortinovis · Federico Messa (progettisti)
Una nuova alleanza tra sensibilità ambientale e riscoperta della vita urbana. È questo l'elemento chiave del progetto, premiato dalla giuria per la capacità di "affrontare i temi e le opportunità offerte dal sito a diverse scale rispondendo a ognuna di esse con soluzioni innovative ma radicate nel contesto urbano".
Lo spazio collettivo prende forma dal sistema dei nuovi volumi, costituiti da un corpo in linea verso nord e un volume isolato a sud, caratterizzati da unità residenziali dotate di ampie terrazze e verande affacciate sul verde e da facciate rivestite in ceramica, "rilettura delle migliori esperienze del secondo dopoguerra alla luce di valori e stili di vita contemporanei". A questo si aggiunge il recupero dell'asilo esistente, rivitalizzato dalle funzioni insediate a quota città, e la sequenza di spazi aperti, dalla pedonalizzazione parziale di via Santa Maria Assunta al ridisegno del sagrato con sedute e aiuole piantumate, fino all'ampliamento del calibro di via Adriatica, affiancato da una passeggiata pedonale e da una nuova piazzetta pubblica a ovest del vecchio asilo.
2° classificato | Impuntura
→ di Giulia Chiatante (capogruppo), Alice Coletta (progettista)
"L'attenzione del progetto secondo classificato nei confronti della città esistente si esplica in una serie di soluzioni specifiche capaci di operare sull'area una metamorfosi attraverso pochi e precisi gesti". Questa la motivazione nella nota della giuria, che ha sottolineato la buona gestione dell'impianto urbano in relazione al tessuto esistente, integrando sia l'ex asilo che il volume edilizio sull'angolo tra il sagrato e via Adriatica con i nuovi corpi a nord e a ovest.
"Nonostante qualche incertezza nello sviluppo tipologico delle parti - conclude la nota - la proposta dona un'interpretazione fresca di un modello insediativo antico e ben radicato nell'esperienza quotidiana della città".
3° classificato | La città porosa
→ di Veronica Minucci (capogruppo) · Gianluca Goi · Giovanni Palmiotto (progettisti)
"La semplicità dell'impianto urbano proposto si articola in una serie di variazioni tipologiche capaci di valorizzare la loro posizione nell'insieme" - questa la motivazione della giuria per la soluzione che, attraverso un linguaggio architettonico di elementi ben radicati nella tradizione (come il tetto a falde, le larghe superfici intonacate e il basamento in pietra rosata) unifica con sensibilità contemporanea il corpo lineare a nord, la sequenza di elementi accostati a ovest e il volume isolato nella corte-giardino.
Tutte le tavole di progetto
→ architetticercasi.eu
Qui il video con le motivazioni della giuria
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