Si parlava ormai da tempo della necessità di un intervento di riqualificazione della piazza, fulcro della vita del quartiere Fleming, nato tra gli anni '50 e '60 sulla collina sopra Corso Francia, quando la città iniziò la sua significativa espansione verso le aree periferiche.
Una posizione strategica con prospettive inedite sulla città e un'urbanistica ben pianificata con viali alberati ed eleganti palazzine immerse nel verde, lo resero presto un quartiere molto ambito, che metteva a sistema la quiete dal caos cittadino e il mix di architetture eleganti, tra moderno e contemporaneo.
Un pezzo di città incantata che però, negli ultimi anni, ha continuato a mostrare situazioni di degrado sempre più evidenti, ma che ha trovato risposta proprio in questi giorni con la presentazione del progetto di rinnovamento affidato allo studio ADAT, già impegnato nel restyling del Mercato di piazza dell'Unità e del più grande progetto del Museo della Scienza, in via Guido Reni.
L'idea alla base della trasformazione è chiara e diretta: creare un'oasi urbana, un luogo in cui il verde si intreccia con il costruito per generare spazi che migliorano la vivibilità, riducendo gli impatti del cambiamento climatico.
«Ripensare Piazza Monteleone di Spoleto come un'oasi urbana - spiegano i progettisti - significa trasformare un semplice spazio cittadino in un luogo che accoglie, protegge, e connette. Il progetto mette al centro le persone, disegnando un paesaggio urbano che dialoga con la natura e restituisce qualità alla vita quotidiana».».
© ADAT Studio
Il disegno traduce l'idea di uno spazio dinamico e inclusivo, che accoglierà le diverse generazioni che abitano il quartiere nei diversi momenti della giornata: al mattino il mercato e l'edicola animeranno la piazza; nel pomeriggio sarà la "casa" dei più giovani, che si ritroveranno per gioco e socialità. La sera, invece, con un sistema di luci, diventerà uno spazio dall'atmosfera più intima, ma sicura e accogliente.
Come dichiarato in conferenza stampa dal presidente del Municipio XV Daniele Torquati e dall'assessore municipale al Commercio e alle Attività Produttive, Tommaso Martelli: «Il percorso avviato per la sua riqualificazione, attesa da decenni e ora iniziata ha l'obiettivo di restituire finalmente dignità all'intera zona, valorizzare il quartiere e consegnare alla cittadinanza un luogo accogliente, vivibile e sostenibile».
Nel 2023 infatti, sono stati stanziati 200.000 euro per la progettazione, con una previsione di costi di intervento pari 2.800.000 euro, auspicando l'inizio dei lavori entro settembre 2025.
Un nuovo ecosistema nel centro del Fleming
A dettare le linee per il disegno della piazza è una griglia modulare che ritma e scandisce gli spazi: a nord, un'area di sosta e servizio, al centro il mercato, protetto da una copertura leggera in vetro con fotovoltaico integrato e, a sud, uno spazio aperto e flessibile per accogliere spettacoli, eventi e momenti di socialità.
Ma sono gli alberi a diventare i protagonisti della scena: si alterneranno paulownie, tigli e magnolie, scelti sia per la loro resistenza che per l'estetica, tre specie adatte a creare ombra, migliorando l'aria e contribuendo a definire il carattere della piazza.
L'introduzione di superfici permeabili e sistemi di drenaggio naturale, come il rain garden, miglioreranno le condizioni di comfort e la gestione delle acque piovane, restituendo un paesaggio capace di adattarsi ai cambiamenti climatici.
"L'immagine - concludono gli architetti - è quella di una piazza che si trasforma in uno spazio pedonale vivibile e sostenibile, capace di attivarsi in ogni momento della giornata e di adattarsi alle esigenze di una comunità in continua evoluzione".
di Elisa Scapicchio
Crediti del progetto
Progetto architettonico: ADAT Studio
Consulenti paesaggio: Marco Burrascano, Carolina De Lillo Magliulo
Consulente strutture, impianti e sicurezza: Paolo Baragatti
Cliente: Comune di Roma - Municipio XV
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