di Elisa Scapicchio
Tra espositori in fiera e Congress, la seconda giornata di Klimahouse lascia il segno anche per l'assegnazione dei premi del Wood Architecture Prize, l'ambìto riconoscimento istituito da Fiera Bolzano per promuovere la ricerca e la sperimentazione nella progettazione, valorizzando la conoscenza di soluzioni costruttive moderne attente alle esigenze climatiche del nostro tempo.
Un terzo anno di Premio che coincide con i 20 anni di Klimahouse e che conferma la visione a 360 gradi della più importante fiera italiana in materia di sostenibilità e innovazione in edilizia. Dopo la selezione dei 12 finalisti nel mese di dicembre, la premiazione di progetti e progettisti vincitori - individuati tra nuove edificazioni, riqualificazioni e ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture temporanee e sperimentali - è stata infatti anticipata dall'intervento dell'architetto inglese Andrew Waugh, specializzato in costruzioni a basse emissioni di carbonio e materiali rinnovabili e bio-based.
Abolita la tradizionale suddivisione in categorie, la giuria ha concentrato l'attenzione sulla definizione di nuovi immaginari legati alle attività di rigenerazione degli spazi abitabili in una logica di filiera territoriale che comprende interventi sia pubblici che privati.
Ecco i progetti premiati:
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Il Wood Architecture Prize è promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell'Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino, in collaborazione con PEFC Italia - Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile.
I vincitori del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2025
Centro Anck'io, Villafranca (VR) | Antonio Ravalli Architetti + Giorgio Nicolò
Completata nel 2022, la struttura - adibita a centro comunitario - si caratterizza per una grande copertura in legno lamellare che unisce i volumi sottostanti e si relaziona con il contesto.
All'interno, nella superficie di 330 mq, trovano spazio un atrio flessibile con pareti mobili, un ufficio, due aule per la didattica e gli incontri, una biblioteca e un blocco servizi, oltre a una sala convegni ricavabile dall'unione dell'atrio con un'aula.
La giuria ha conferito il premio "per aver condensato svariate funzioni aggregative di particolare valenza pubblica all'interno di un edificio impostato modularmente, che garantisce flessibilità d'uso degli spazi, inclusi quelli all'aperto ma coperti. L'intero complesso è uniformato dal segno chiaro e semplice della piastra di copertura a cassettoni lignei disassemblabili e riutilizzabili al termine del ciclo di vita del fabbricato".
foto: © Marco Totè
Casa Larun, Tregnago (VR) | Zarcola studio
«Una magnifica ossessione: mai uno slogan avrebbe potuto meglio riassumere un concetto progettuale assolutamente originale, cui si affianca una maestria artigianale in autocostruzione». - Questo l'esordio della giuria nel pronunciare la motivazione del premio.
L'operazione di sostituzione edilizia ha infatti ricavato un'abitazione in un lotto stretto, realizzata attraverso una gabbia strutturale di microlistelli 3x3, con funzione sia antisismica che estetica, generando un disegno vicino alla perfezione ed estremamente poetico.
Fondato da Edoardo Giancola and Federico Zarattini, Zarcola architetti ha alle spalle svariate esperienze nazionali e internazionali nel campo dell'autocostruzione.
La loro ricerca progettuale si focalizza sul rapporto tra progetto e preesistenze storiche, con grande attenzione all'integrazione di differenti modalità costruttive.
foto: © DSL Studio, Alessandro Saletta
Kindergarten Algund, Lagundo (BZ) | Feld72 Architekten
«Esito di un concorso di architettura, l'ampliamento in continuità della struttura esistente si apprezza per la qualità della realizzazione e per la definizione di ambienti interni che, pur nell'ambito di una spazialità ordinaria, restituiscono atmosfere domestiche di particolare sensibilità e intimità».
Così la giuria ha motivato il premio per l'ampliamento dell'asilo nei pressi di Merano, sviluppato proseguendo il dialogo tra le coperture dell'esistente attraverso l'integrazione di un edificio a due piani con copertura a due falde. Caratterizzato da una facciata scura in legno bruciato, all'interno l'edificio si mostra chiaro, caldo e accogliente anche grazie alla scelta di pareti in legno non intonacate.
foto: © David Schreyer
La menzione under 35 all'Alter Stadel Maireggerhof, Ahrntal (BZ) | arch. Philipp Steger - Kollektiv null17
Motivazione della giuria: «Una sofisticata operazione di recupero di un maso che, rifuggendo facili immagini e segni eclatanti, mantiene l'involucro vincolato e lavora all'interno attraverso una demolizione e ricostruzione tanto radicale quanto contestuale».
foto: © Alex Schidlbauer
Le 2 menzioni speciali della giuria
Rigenerazione delle Casermette, Moncenisio (TO) | Antonio De Rossi, Laura Mascino, Edoardo Schiari, Matteo Tempestini, Maicol Guiguet
Motivazione della giuria: «Per il recupero, in economia di risorse e in spazi limitati, di un rudere militare privo di pregio storico-edilizio, attraverso l'inserimento di volumi scatolari, differenziati per funzioni a uso comunitario, in chiave rigenerativa di un piccolo e isolato comune montano. L'inserzione della "scatola nella scatola" si conferma dunque un approccio consolidato per il ripristino dell'ingente patrimonio rurale alpino degradato».
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Moncenisio, le ex Casermette rinascono residenze e centro polivalente per artisti in quota
foto: © Edoardo Schiari
Costruito intorno - Casa p, Rio di Pusteria (BZ) | bergmeisterwolf
Motivazione della giuria: «Per la capacità di evocare atmosfere e immagini archetipiche dell'abitare all'interno di un contesto naturale montano. Si apprezza la somma maestria tanto nel controllo e nel disegno dei dettagli, quanto nella realizzazione costruttiva».
foto: © Gustav Willeit
Menzione speciale filiera PEFC
We Rural, Poirino (TO) | Archisbang
Motivazione della giuria: «Per la sobrietà dell'inserimento di semplici volumi scatolari autonomi e reversibili ma al contempo in dialogo con un fabbricato rurale storico, di cui si mantengono tutte le caratteristiche tipologico-costruttive. Si apprezza inoltre l'articolazione degli spazi, tra ambiti aperti, ambiti semichiusi e stanze, ottenuta grazie a un'efficace quanto basica distribuzione su due livelli».
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Archisbang firma We Rural, luogo ideale per gli amanti di socialità e contatto con la natura
foto: © Aldo Amoretti
La giuria
La giuria era presieduta dall'architetto Manuel Benedikter e composta da: Sandy Attia MoDus Architects • Guido Callegari professore Politecnico di Torino • Mauro Frate MFA Architects e professore Iuav • Arch. Marta Baretti Studio Arbau • dal Prof. Paolo Simeone professore Politecnico di Torino • Luca Gibello, Direttore de Il Giornale dell'Architettura.
foto: © Marco Parisi
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