Ciao a tutti
da allegare a una SCIA per apertura di un'attività di appartamento vacanze in Torino città richiedono i seguenti documenti:
- Attestazione o Certificato di agibilità dell’immobile sede dell’attività dell’esercizio
- Autorizzazione/titolo edilizio allo SCARICO DELLE ACQUE REFLUE ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e LL.RR. nn.13/1990 e 48/1993 e ss.mm.ii.
L'amministratore mi ha detto di non essere in possesso di entrambi…
Come si può procedere a vostro parere?
Zazzo : [post n° 354571]
Certificato di agibilità
Semplicemente l'amministratore deve farli entrambi!
Quindi chiama un certificatore energetico che gli redige l'APE, e per l'autorizzazione allo scarico deve rivolgersi all'ente gestore dei servizi idrici nel comune (in genere sono dei moduli da compilare, e ti possono chiedere lo schema delle fognature)
Quindi chiama un certificatore energetico che gli redige l'APE, e per l'autorizzazione allo scarico deve rivolgersi all'ente gestore dei servizi idrici nel comune (in genere sono dei moduli da compilare, e ti possono chiedere lo schema delle fognature)
Intanto va chiarito se l'amministratore non li possiede perché non li ha sottomano o perché non sono mai stati fatti. Nel primo caso vanno fatte le debite richieste in comune per avere copia di quanto richiesto. Altrimenti nel secondo caso la cosa si complica, intanto perché l'imbocco in fogna è necessario per l'agibilità, quindi va fatto prima questo, in caso, e poi la richiesta di agibilità che è fatta di altri millemila documenti.
Per lo scarico dipende cosa esiste e come stato fatto perché non è detto che chiedano solo moduli o schemi, a Roma ad esempio andrebbe fatta una vera e propria sanatoria, con tanto di progetto, che passa per il comune e per l'ente gestore, e potrebbero volerci mesi. Ovviamente tutto ciò se fosse mancante è a carico del condominio intero e non del solo proprietario dell'immobile.
Per lo scarico dipende cosa esiste e come stato fatto perché non è detto che chiedano solo moduli o schemi, a Roma ad esempio andrebbe fatta una vera e propria sanatoria, con tanto di progetto, che passa per il comune e per l'ente gestore, e potrebbero volerci mesi. Ovviamente tutto ciò se fosse mancante è a carico del condominio intero e non del solo proprietario dell'immobile.