Vale : [post n° 374201]

Cila a sanatoria

Buongiorno a tutti, avrei bisogno di un consiglio, dovrei presentare una pratica di sanatoria (due tavolati interni spostati) per un appartamento; appena fatto l'accesso agli atti si è scoperto (io ed il tecnico comunale) che non solo l'appartamento del mio cliente ma in linea di massima tutti gli appartamenti, oltre che la posizione di alcune parti comuni (scale ad esempio), non sono conformi alle planimetrie presentate in comune in fase di progetto...ora...che faccio? presento una sanatoria che in realtà 'sana' ma non in toto la situazione?...non sarebbe come dichiarare il 'falso'?
grazie mille!
erre :
Credo che sia più prudente non presentarla, o presentarla sistemando tutte le questioni: tu andrai a fornire un ante ed un post operam, e se uno dei due non rappresenta il vero allora sì che sarebbe come dichiarare il falso.
Se la questione è sanabile nel solo appartamento farei una pratica con tutte le cose da sanare, se invece è un problema che riguarda tutto il fabbricato (per esempio se la scala condominiale modifica la conformazione degli appartamenti) allora dovresti essere incaricata dal condominio per fare una pratica complessiva
john :
e aggiungo a ciò che giustamente dice erre, che una volta iniziato il processo, anche gli altri condomini verranno a conoscenza dei loro abusi, e di conseguenza anche il Comune. Se non c'è legittimità della preesistenza non puoi presentare la pratica.
Vale :
Grazie mille ad entrambi...di fatto il rilievo effettuato nn corrisponde con lo stato 'concessionato' quindi come dice erre dichiarerei una cosa nn corretta a meno di 'nn esplicitare' di che pianta si tratta ad esempio lasciando solo 'stato rilevato' (il tecnico mi dice così)...ma nn credo sia proprio la strada giusta; potrei sanare l'interno con qualche 'omissione' anche in relazione (cosa che nn mi piace affatto)...ma se con il tempo vien fuori qualcun altro della palazzina con difformità?!?la cosa diventerebbe grave...credo...insomma tutti dovrebbero sanare tutto!
Madi :
Anche secondo me è corretto quello che suggerisce erre. Il problema diventa condominiale. Tu puoi sanare il singolo appartamento per il quale hai ricevuto l'incarico e trasmettere per conoscenza gli atti all'amministratore del condominio. Successivamente sarà l'assemblea condominiale a decidere se sanare l'intero fabbricato oppure lasciare l'onere ai singoli proprietari per una sanatoria in proprio. E sarà sempre l'assemblea condominiale che eventualmente darà l'incarico a svolgere la pratica (mi auguro a te, ma non è detto). In assenza di incarico tu non puoi fare nulla, ma limitarti a quello di tua competenza. Tu hai già fatto abbastanza informando della situazione. Poi il problema diventa dei singoli proprietari. Non è più tuo. Nella relazione illustrativa allegata descrivi la situazione. Non hai bisogno di nascondere nulla, semplicemente non puoi risolvere il problema senza un incarico
desnip :
Faccio l'avvocato del diavolo.
Mettiamo che il cliente di Vale abbia urgenza di sanare perchè deve vendere.
Se si incomincia a porre il problema in ambito condominiale, si comincerà a perdere tempo, ci saranno i condomini che non sono d'accordo, bisognerà indire un'assemblea per parlarne, ecc. ecc., insomma si andrà per le lunghe.
Nella pratica, penso che sia più fatitbile (pur ponendo comunque la questione all'iamministratore) pensare a sanare il singolo abuso.
Vale :
Il punto è che il mio cliente 'deve' sanare perchè un altro condomino ha 'gentilmente chiamato chi di dovere' dichiarando di sentire forti rumori (ha messo il parquet!) ed una volta uscito il tecnico ha riscontrato difformità su due tavolati (spostai anni prima senza CIL o chi per lei!)..quindi credo che portando la cosa in assemblea verrà fuori un putiferio..persino il tecnico mi ha consigliato di non dir nulla...anche se a parer mio, e come mi avete confermato voi, sarebbe meglio il contrario!..non è che uno sana spende dei soldi e poi si ritrova tra X anni/mesi a dover sborsare altro denaro...cioè è come se sistemassi a metà!
Madi :
E provare a spiegare al proprietario la cosa? Se alla fine lui è consapevole del fatto che il problema si può ripresentare in un'altra forma e accetta lo stesso di affrontare la spesa non credo che Tu ti debba fare grossi problemi. L'unica cosa alla quale dovresti prestare attenzione è quella di tutelarti come professionista evitando di dichiarare il falso su un atto scritto.
A quanto pare questo problema è abbastanza comune. Spesso si costruisce in difformità a quanto approvato dai comuni, ma nessuno interviene perchè si ritiene (a torto) che tutta la responsabilità sia a carico del committente o comunque di chi compera l'immobile. Sperando che intanto non accada mai nulla...
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