Samantha : [post n° 377651]

Pareri se conviene continuare la professione o no

Buongiorno.
Mi rendo conto che sollevo una questione difficile da esaurire in alcune righe di discussione, ma mi trovo in un momento di forte indecisione e vorrei chiedere a voi, architetti avviati, un consiglio il più sincero possibile.
Sono iscritta da un anno ad Inarcassa, e da pochi mesi convivo. Io e il mio ragazzo vorremmo poterci fare una famiglia, prendendo in considerazione l'ipotesi di cambiare casa (siamo in affitto ora) e, perché no, fare un figlio. Stiamo valutando anche l'idea di trasferirci all'estero negli anni futuri.
Attualmente lavoro in uno studio come consulente esterno, percependo circa 800€ al mese (intendo netti) che, purtroppo, non mi permettono di poter programmare quel granché (tra spese varie e affitto è già lusso se avanzano 200€ a fine mese).
Quello che vi chiedo dunque, è se convenga investire tempo ed energie nel nostro settore, se vi è possibilità di un guadagno migliore, o se, piuttosto, convenga impegnare la mia ancora giovane età (non ho ancora 30 anni) in un altro lavoro, che interessa un settore completamente diverso, nella speranza di poter avere i mezzi per potermi permettere una famiglia.
Termino dicendo che avrei la possibilità di ottenere un lavoro a tempo indeterminato con una paga nettamente più alta, che però nulla ha a che fare con il nostro ambito.
In poche parole, il gioco vale la candela? Non vorrei trovarmi, da qui a quattro anni, quando non avrò più le agevolazioni di Inarcassa per i neo iscritti, a mangiarmi le mani perché non ho avuto il coraggio di fare una scelta difficile anni prima.
Vi ringrazio già da ora per i vostri pareri.
ArchiFra :
non si possonio dare consigli. si può solo portare la propria esperienza perchè ognuno di noi ha un oregresso diverso e la soluzione giusta per me è sbagliata per te.
io ho aperto la partita iva nel 2005. primo lavoro: 1200 euro lordi. secondo lavoro: 1500 euro lordi. terzo lavoro: 3000 euro lordi. durante il terzo lavoro, resto incinta, lavoro fino alla settimana prima del parto pur avendo gravidanza a rischio, mio figlio nasce prematuro, la settimana dopo il parto ripredno a lavorare sotto ricatto, vengo licenziata quando mio figlio ha 2 mesi, tre giorni prima che torni in ufficio a full time.
da lì, non ho più lavorato se non saltuariamente: assumermi nessuno voleva eprchè ero mamma. in tre colloquio mi chiesero di inziare la settimana dopo, entusiasti dal mio cv e dall'incontro; domanda al momento dei saluti: "ha figli? ah... in tal caso le faremo sapere".
dopo 2 anni senza fatturare nulla ho chiuso partita iva e mi sono buttata sui concorsi pubblic per qualunque ruolo, non solo per architetti, e ora lavoro in un ente.
sogni di gloria buttati nel cesso, studi pure, ma io ho scelto di portare a casa uno stipendio garantito.
fulser :
Premesso che di quesiti come il tuo la bacheca è piena (se hai voglia puoi dare un'occhiata e troverai una enormità di consigli e di svisceramenti dei vari punti di vista, tutti validi e degni di considerazione), io personalmente ti dico: accetta il lavoro a tempo indeterminato, soprattutto se hai possibilità di carriera e soprattutto se ha poco o niente a che fare con l'ambito dell'edilizia.
Samantha :
Grazie ad entrambi per avermi portato le vostre esperienze e pareri. Guarderò sicuramente sulla bacheca cercando le discussioni passate, in modo da avere un quadro più chiaro del tutto. Gentilissimi.
alsi :
Se vuoi proseguire in questo campo e' chiaro che ci sono altri paesi dove puoi avere un regolare lavoro, ma devi fare i conti con altrettante scelte di vita come la vita all'estero, la scelta condivisa dal tuo partner e la necessita' di mettere in campo la disponibilta' ad un periodo di adattamento che significa un impegno extra non da poco. Se sei interessata a questa via puoi chiedere a me...
In bocca al lupo!
maya27 :
Anche io come te ho avuto dubbi, e sono una di quelle che ha postato argomenti simili, a cui fa riferimento fulser. Come te anch'io ho aperto iva, cassa ... l'anno scorso, buttandomi però direttamente sulla libera professione, vengo da un'esperienza nettamente diversa ... famiglia la volevo metter su, ma "la proposta" è arrivata in un momento che ci ha disagiato non poco. Lavori alternativi ne ho cercati, ma "a progetto", giornalieri, mensili ... a chiamata, anche fuori dal nostro ambito. Rimango sempre dell'idea di metter su famiglia, anche più in là, e quando mi sono iscritta ad architettura pensavo che libera professione e famiglia potesse conciliare. Il discorso è anche "di questi tempi" con un settore che non parte, e che dopo un anno dall'avvio inizi ora ad avere uno/due incarichi, di quelli di "ho chiuso un portico", quindi non progettazioni vere e proprie. Per cui per i tempi che corrono, cambiare, anche se momentaneamente, varrebbe la pena ... il discorso, non per svilirti, non farti allettare dal tempo indeterminato, parlo per esperienza: io ero a T.I. e dopo tre anni mi sono ritrovata in mezzo alla strada. Per cui, purtroppo, "nulla è sicuro" dovresti vivere alla giornata e cercare di capire cosa conviene ora per te e per la realizzazione dei tuoi obiettivi primari!
Come diceva ArchiFra, è difficile farsi dare consigli, soprattutto per argomenti così delicati, ed anche parlare delle proprie esperienze, perché come noti, non tutti le abbiamo uguali. Anch'io come fulser ti consiglierei di accettare il lavoro a t.i., ma per l'esperienza che ho avuto, io non tornerei mai sotto contratto, perché è solo uno specchietto per le allodole, non duraturo e dove contratto a t.i. significa dire "essere di loro proprietà fino a loro piacimento" intendendo quel "loro proprietà" come devi fare quello che ti dicono, qualunque cosa, perché ti hanno fatto "la grazia" di averti assunto!! Questa la mia esperienza!!
In bocca al lupo e buona fortuna, per tutto!
Lolo :
No, non conviene investire tempo ed energie in questo settore. Mi spiace dirlo, ma se non hai agganci, spalle coperte e soprattutto se progetti seriamente di crearti una famiglia il gioco non vale la candela. Accetta subito il lavoro a tempo indeterminato che ti offrono, e se poco ha a che fare con l'architettura meglio ancora. In bocca al lupo!
desnip :
Per curiosità cosa intendete per "lavori in un altro ambito"? Intendo: cmq in qualunque ambito ti chiedono esperienza, competenze o quantomeno un titolo di studio. Come si fa ad accedere?
alb :
Ciao alsi,
ho notato la tua risposta e sarei interessato ad approfondire la questione.
Tra poco più di un mese mi cimenterò anche io in questa grande avventura del cambio di vita all'estero, magari potresti fornirmi dei suggerimenti preziosi considerata la tua esperienza.
Grazie ancora.
Buona giornata
alsi :
Caro/a alb,
con piacere, dove vorresti andare?
alb :
Ho prenotato un volo solo andata per l'Australia.
Tu dove sei?
alsi :
Germania, dimmi di piu', conosci bene l'inglese? hai dei contatti? che tipo di visto hai? Ti muovi solo?
alb :
Fortunatamente siamo in due, io e la mia compagna. Il supporto è fondamentale!
L'idea è scaturita dal fatto che qui non faccio propriamente quello che vorrei fare: lavoro per un'impresa edile e ogni tanto (raramente) ho qualche mio piccolo lavoretto da seguire. L'obiettivo finale è quello di riuscire ad inserirmi in uno studio australiano; l'offerta del mercato e le condizioni economiche sembrano essere più favorevoli rispetto all'Italia.
L'inglese sto iniziando nuovamente a masticarlo anche se servirà qualche mese per affinarlo al meglio. Sarà indispensabile iniziare con un lavoro non in linea, per "padroneggiare" la lingua.
Al momento partiamo con un WHV (lei), mentre io sono in possesso di passaporto australiano.
Consigli su come riuscire ad ambientarsi e superare lo sconforto iniziale?
alsi :
E' importante cominciare a cercare prima di partire, e di studiare al massimo dall'italia, una volta li il tuo lavoro ti lascera' poco tempo anche se sara' piu' facile trovare dei corsi. Cercare lavoro e' meno difficile di quello che si crede, l'ambiente non e' come in Italia quindi a una ricerca a tappeto vedrai che riceverai diverse risposte.
Cominciare con un altro tipo di lavoro e' anche rischioso, se vai per fare il cameriere o vai per fare il manovale rischi di fare un buco nell'acqua, di lavorare fino a spaccarti senza avere un minuto per altro, li il tuo titolo di studio ha un valore, non lo sprecare. Io in Italia in 2 settimane ho trovato lavoro, un contratto firmato e un capo che non vedeva l'ora di cominciare. Poi pero' con i ritmi teutonici non e' facile riuscire a seguire un corso di lingue decente. In Australia l'investimento deve essere proporzionale alla distanza. Devi poter andare li pronto e non sprecare questa opportunita'. Trova i siti di ricerca lavoro per architetti in australia. Contatta altri italiani che sono li che magari hanno un blog o cose del genere, vedi se ci sono associazioni a partire dalla citta' dove andrete.
alb :
Grazie dei preziosi consigli !
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