san : [post n° 382395]

INTERESSA GLI ARCHITETTI

ciao a tutti,
ho da chiedere a tutti voi architetti amanti dell'arte, dell'architettura e di ogni segno di antichità conservata negli edifici ancora a noi visitabili, un piccolo consiglio.
nel mio piccolo paesino si sta per affrontare un restauro di una chiesa del 1200. La chiesa è molto caratteristica, una chiesafrancescana con tutti i segni ben visibili, nonchè parte di unantico monastero letteralmente troncato per il passaggio di una strada.......con lavori di rifacimento del corpo restante e dil risultato è stato molto deludente. Se si toglie l'intonaco antico e si effettua un rifacimento dei giunti tra ietre con le moderne tecniche sporcando di cemento e calce le pietre del 1200 non credo sia restauro....NON CREDETE?!!!...... La parte sconfortante di questa storia sta nel fatto che la ditta che eseguirà i lavori è una semplice ditta edile che fino a ieri si è interessata di tettoie o altri piccoli lavori edili, inoltre il progettista e DL è un ingegnere.
infine, considerando i vecchi lavori effettuati al corpo del monastero, la mia paura è che verranno eseguiti gli stessi interventi sulla chiesa, pertanto chiedo a voi più esperti....
esiste un modo per contestare tutto ciò, per fermare questo obrobrio?
premetto che stanno già montanto i ponteggi......esiste una norma dove viene indicato che i progetti di restauro non possono firmarli gli ingegneri?

se amate come me questi edifici AIUTATEMI.....
Kia :
Se è un bene vincolato il progetto passa per la soprintendenza la quale di solito non fa demolire intonaci antichi...anzi. Inoltre in fase di presentazione della domanda il progettista che firma il progetto di restauro è ben evidente quindi mi pare un po' strano che la soprintendenza non abbia stoppato la cosa sul nascere.
Quindi il tuo post mi lascia un po' stranita....
san :
ho controllato non è un bene vincolato
nella procedura di assegnazione di progetto di restauro c'è un modo per farechiarezza, esiste normativa per chiedere delucidazioni? esiste normativa che indica la necessità di un architetto per firmare un progetto di restauro?
Kia :
che io sappia se non è un bene vincolato nulla vieta che sia un ing. a progettare e dirigere i lavori di restauro. Lo stesso dicasi per l'impresa. Se fosse stato vincolato magari la soprintendenza avrebbe messo tra le condizioni che l'impresa avesse determinati requisiti. Ad ogni modo devo ancora iniziare i lavori quindi non puoi sapere se sarà un disastro o meno. Anche perchè è pieno di ing. bravi e con sensibilità verso l'antico.
Al contrario è pieno di colleghi architetti che è vero possono mettere mani sul vincolato/antico non vincolato ma sarebbe proprio meglio di no!
john :
Ma chi è il committente di questo restauro?
Ippodamo :
Se veramente è un manufatto del 1200 e con evidenti segni di strutture del periodo è impossibile che non sia vincolato. Io controllerei sia se è soggetto a tutela paesaggistica che monumentale sugli appositi siti. In tal caso la documentazione da far approvare in sovrintendenza non può essere firmata da un ingegnere. Nelllo "strano" caso in cui non sia vincolato non credo tu possa fare nulla perchè sarebbe accumulabile ad un qualunque edificio moderno.
Kia :
io sulla questione dei vincoli non mi stupisco più di nulla da quando ho scoperto che un intero lato di pazza san marco a venezia risulta vincolato solo dal 1986....
Tia :
Scusate l'ignoranza, non mi occupo di restauro se non in rari casi, ma la famosa norma che fa sì che tutti gli edifici di età superiore ai 50 anni siano automaticamente vincolati è una leggenda, un regio decreto abrogato o è ancora in vigore e nessuno la applica come succede per le competenze dei geometri?
Kia :
Tia questa cosa è valida, che io sappia, per edifici appartenenti ad Enti. Quindi case Ater per esempio.
Kia :
di contro la casa in cui abito ha qualche secolo ma non è vincolata.
lori :
Per quanto rigaurda il progettista (ingegnere) prova a dare un'occhiata a questo articolo.
www.architettiroma.it/archweb/notizie/13849.aspx.
Per il resto hai già verificato come è segnalata questa chiesa negli strumenti sovraordinati (Piano Territoriale Regionale o Piano di Coordimaneto della provincia)? Mi viene ancora in mente: Dl 42/2004 (Codice dei Beni culturali e del paesaggio) - Sezione II - Misure di conservazione, art. 29 , c1 "1. La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro." Sottolinerei il termine "coerente".
Ci sono degli affreschi? In caso affermativo Stesso articolo, commi 6 e 7 "6. Fermo quanto disposto dalla normativa in materia di progettazione ed esecuzione di opere su beni architettonici, gli interventi di manutenzione e restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici sono eseguiti in via esclusiva da coloro che sono restauratori di beni
culturali ai sensi della normativa in materia.
7. I profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o
altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici sono definiti
con decreto del Ministro adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni."
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