Buongiorno, volevo questa consulenza. Il mio fidanzato possiede l'appartamento A. Io vorrei comprare l'appartamento B che è di fianco ad A per poi unirli.
1) E' possibile presentare una variazione catastale dove si unisce A+B ove i proprietari siano due proprietari diversi? o dovremmo prima fare un atto in cui diventiamo entrambi proprietari di entrambi gli appartamenti?
2) supponendo di unire i due appartamenti, per il condominio ci sono conseguenze? Penso a eventuali riforme di millesimi
3) Se oggi uniamo gli appartamenti e ipotizziamo tra 30 anni volessimo tornare a dividerli quanto ci costa questa cosa? cioè un ripristino di una precedente situazione catastale è molto costoso e impegnativo?
4) Se tra 30 anni quando vogliamo dividerli, volessimo dividerli in modo diverso da come sono ad oggi questo rappresenta un problema? o maggiori costi? (mi spiego A è composto da soggiorno con cucina a vista+1camera+1bagno. B è composto da cucina+soggiorno+ 1camera+1bagno... se quando li voglio dividere volessi che la camera attualmente di B diventi seconda camera di A e quindi B rimanesse un appartamento più piccolo, è possibile?)
Vi ringrazio molto in anticipo
Grazie
plumina : [post n° 401813]
Unione appartamento A e B oggi, e ipotesi di futura ridivisione.
1) la fusione può avvenire solo se entrambe le unità hanno lo stesso intestatario
2) di norma per semplicità e convenienza (il ricalcolo dell'intera tabella millesimale è a carico del solo condomino che ne chiede la modifica) non si ricalcolano i millesimi. Pagherete le spese dell'ex appartamento A + le spese dell'ex appartamento B calcolate sui rispettivi millesimi
3) fusione e frazionamento hanno di norma lo stesso costo per quanto riguarda la parcella del tecnico che presenta la pratica (e anche gli stessi costi di presentazione)
4) il frazionamento può avvenire in qualsiasi modo basta che le singole unità abbiano i requisiti di agibilità (ad esempio almeno un bagno.......) e i costi sono pressochè identici
COSA PIU' IMPORTANTE, che mi pare non abbiate considerato, è che per ogni intervento edilizio che non sia di manutenzione ordinaria (come nel vostro caso) oltre alla regolarità catastale va garantita la legittimità urbanistica tramite la presentazione di una pratica edilizia a firma di un tecnico (che qualche soldino poverino lo vorrà anche lui.........)
2) di norma per semplicità e convenienza (il ricalcolo dell'intera tabella millesimale è a carico del solo condomino che ne chiede la modifica) non si ricalcolano i millesimi. Pagherete le spese dell'ex appartamento A + le spese dell'ex appartamento B calcolate sui rispettivi millesimi
3) fusione e frazionamento hanno di norma lo stesso costo per quanto riguarda la parcella del tecnico che presenta la pratica (e anche gli stessi costi di presentazione)
4) il frazionamento può avvenire in qualsiasi modo basta che le singole unità abbiano i requisiti di agibilità (ad esempio almeno un bagno.......) e i costi sono pressochè identici
COSA PIU' IMPORTANTE, che mi pare non abbiate considerato, è che per ogni intervento edilizio che non sia di manutenzione ordinaria (come nel vostro caso) oltre alla regolarità catastale va garantita la legittimità urbanistica tramite la presentazione di una pratica edilizia a firma di un tecnico (che qualche soldino poverino lo vorrà anche lui.........)
ivodivo, mi spieghi meglio la n. 2? Il ricalcolo dei milesimi spetta a chi lo richiede e non, ad esempio, a chi ha effettuato la variazione che la rende necessaria?