mi piacerebbe ascoltare le vostre esperienze in merito a :
lavorate in uno studio con tanto di lettera di incarico( dove si specifica che siete un libero professionista, ovvero senza obblighi di orario etc); dopo qualche mese vi assentate una volta un giorno, un'altra qualche ore, sempre per motivi seri e quando la mole di lavoro lo consente; ed ecco che venite a sapere che il commercialista dello studio vuole avere le "presenze"( va da se che quando c'era da fare tardi lo avete fatto senza fiatare);
come vi comportate?????
purtroppo chi risponde non vince nulla
saluti
avendo in mani un contratto sei tutelato da esso, per il momento puoi solo aspettare e vedere come si comportano, a quel punto se si dovessero presentare dei problemi hai due possibilità:
-stare zitto esopportare per tenere un lavoro sicuro;
-andare al sindacato o dal titolare a protestare.
Io sono stata zitta sparando che con il tempo e dopo aver visto quello che valevo la cose sarebbero migliorate.
Risultato? sono sottopagata e sottovalutata ancira oggi.
Mi mangio ancora le mani per non aver fatto subito qualcosa per far valere i miei diritti
Buona fortuna!
-stare zitto esopportare per tenere un lavoro sicuro;
-andare al sindacato o dal titolare a protestare.
Io sono stata zitta sparando che con il tempo e dopo aver visto quello che valevo la cose sarebbero migliorate.
Risultato? sono sottopagata e sottovalutata ancira oggi.
Mi mangio ancora le mani per non aver fatto subito qualcosa per far valere i miei diritti
Buona fortuna!
Mi sembra strano il comportamento del commercialista: nella mia esperienza succede esattamente il contrario!
Nello studio in cui lavoro come collaboratrice, ci sono alcuni colleghi giovani, retribuiti come liberi professionisti, con un compenso a forfait che, di fatto, è calcolato secondo la tariffa oraria concordata, moltiplicata per il numero di ore di lavoro effettivamente svolto.
Ovviamente, tutte le loro fatture sono intestate al titolare dello studio e la preoccupazione del commercialista è che tale continuità si configuri, di fatto, come un rapporto di lavoro dipendente, con tutti i conseguenti obblighi da parte del datore di lavoro.
Credo quindi che, in questo caso, siano piuttosto i titolari dello studio in cui lavori a doversi preoccupare!!!
Nello studio in cui lavoro come collaboratrice, ci sono alcuni colleghi giovani, retribuiti come liberi professionisti, con un compenso a forfait che, di fatto, è calcolato secondo la tariffa oraria concordata, moltiplicata per il numero di ore di lavoro effettivamente svolto.
Ovviamente, tutte le loro fatture sono intestate al titolare dello studio e la preoccupazione del commercialista è che tale continuità si configuri, di fatto, come un rapporto di lavoro dipendente, con tutti i conseguenti obblighi da parte del datore di lavoro.
Credo quindi che, in questo caso, siano piuttosto i titolari dello studio in cui lavori a doversi preoccupare!!!
le presenze al di la di cosa puo dire il commercialista sono un modo per aver maggior controllo dei collaboratori di u no studio... il commercialista nella fattispecie non c entra nulla in genere il direttore si preoccupa di far arrivare ordini attraverso altre figure cmq le presenze tutelano i collaboratori e non il direttore assentarsi per motivi segreti porta attriti nell ambiente di lavoro quindi meglio stabilire orari e rispettarli.