GranitiFiandre Mirafiori Motor Village - Torino
Mirafiori Motor Village - Torino
progetto di GTP Gruppo Thema Progetti
Città dell'auto, luogo della mobilità e della motorizzazione, il Mirafiori Motor Village a Torino si inserisce come realtà progettuale nell'ambito della produzione architettonica industriale.
La tematica contemporanea del riuso e della trasformazione di aree produttive assume un ruolo fondamentale all'interno della realizzazione dello spazio espositivo, il cui design è stato curato da GTP-Gruppo Thema Progetti, coinvolto nella cooperazione con il team costituito dal Politecnico di Torino, dalla Ingest Facility e dal Gruppo Fiat.
Capitale italiana dell'auto, Torino ha sempre avuto il primato dell'industria dei motori a livello nazionale. Quale simbolo di una grande firma si è avvalsa di manufatti architettonici che arricchiscono l'immaginario urbano.
Il Fiat Lingotto dell'Ingegnere Matté-Trucco è l'esempio di come l'architettura si presta a determinare e a garantire un target di ideale collettivo e sociale di un prodotto popolare. Negli anni '80 lo stesso Lingotto è stato oggetto di un concorso di idee per la riutilizzazione dei suoi spazi, così come un altro esempio è la Pirelli Bicocca di Milano. Ora lo stabilimento di Mirafiori risulta essere protagonista di un restyling urbano e architettonico.
Citando un architetto come Manfredo Tafuri, si potrebbe dire che questi interventi vedono "...le massime industrie italiane porre come problema culturale e di recupero, potenziali vuoti - comunque occupati da parti in disuso degli stessi complessi produttivi - lasciati dal ridimensionamento dei loro impianti...".
Una sorta di politica olivettiana, riguardante l'ideale alleanza culturale- manageriale con l'aspetto comunitario e sociale, che è evoluta nello spazio espositivo del Gruppo Fiat, sviluppando un'architettura rivolta all'utenza e alla ricerca di spazi industriali che si aprono al pubblico, occasione per sperimentare nuovi ambienti e luoghi di interazione. È il caso del Motor Village di Mirafiori, quale pezzo di città, nuova centralità e polarità tecnologica, in cui è protagonista l'impresa. Lo stabilimento di Mirafiori assume l'aspetto di centro polivalente del Gruppo Fiat.
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Il riutilizzo di due capannoni industriali dismessi trasformano i volumi esistenti in nuovi spazi commerciali, restituiti alla città.
La reinterpretazione contemporanea dell'esistente ha seguito una strategia progettuale e operativa di recupero e riqualificazione, riproponendo, nello studio dell'involucro esterno, i tre materiali originali quali mattone, vetro, acciaio e, donando all'intervento una forte qualità tecnologica della quale si è occupata il Politecnico di Torino. Tre grandi totem in vetro posti all'ingrèsso del Motor Village assumono il ruolo di segnale attrattivo, riconoscibile dall'esterno.
Una tipologia di spazio urbano che conduce alla denominazione di città-outlet della Fiat, grande showroom e area di assistenza tecnica.
Il processo progettuale in tutte le sue parti esecutive è stato seguito da Ingest Facility con l'obiettivo di dare una nuova identità, come luogo ideale di incontro tra pubblico e azienda. Il progetto architettonico ha interessato gli spazi delle aree di service, di training academy e l'area espositiva, la quale sostituisce il capannone che ospitava la selleria. Considerato come progetto pilota in Italia il Motor Village si propone come modello per la rete di vendita, l'attenzione per il cliente e l'identificazione dei diversi brand.
Lo studio GTP ha cercato di tradurre con l'allestimento degli interni, gli aspetti caratterizzanti i marchi dell'azienda, con la quale già da tempo collabora per numerosi stand nei principali Saloni dell'auto e ha sviluppato diversi progetti per gli spazi di vendita. Coniugare memoria storica di un insediamento industriale e il nuovo format richiesto, è la metodologia alla base della strategia progettuale adottata. Lo spazio espositivo risulta essere un luogo aperto, con zone di sosta e di passaggio che si alternano ad aree neutre, interposte ai punti di principale attrazione.
All'interno del macro-contenitore avviene l'esposizione dei tre marchi Lancia, Alfa Romeo e Fiat. Tre showroom caratterizzati diversamente nei colori, nelle superfici, nei materiali e negli arredi.
Spazi disegnati per comunicare atmosfere diverse secondo il prodotto che sono chiamati ad accogliere e a mettere in evidenza. La regolarità della pianta segue lo standard industriale dell'involucro esterno, mentre internamente un percorso fluido accompagna il visitatore dall'ingresso principale agli stand allestiti, con particolare attenzione ai flussi di percorrenza nelle fasi di vendita del prodotto. Sono state affrontate diverse scale architettoniche fino al dettaglio.
Per Lancia sono state utilizzate le colorazioni calde e delicate, con una pavimentazione in listoni di legno, essenza afrormosia con inserti in marmo di calacatta, mentre per le pareti si è usata una idropittura di colore crema.
L'eleganza che contraddistingue il design di Alfa Romeo è stata tradotta per mezzo di superfici lucide, con arredi in rosso e metallo come l'acciaio.
La pavimentazione, in questo caso, è in gres porcellanato levigato lucido in moduli di 60x60 cm, colore grigio azzurro, come pure le pareti.
Sono state scelte per la Fiat l'essenzialità e la semplicità dell'ambiente, sia negli arredi sia nella scelta del bianco per le superfici verticali. Il piano orizzontale del pavimento è sempre bianco in gres porcellanato texturizzato.
Come per l'area espositiva di Alfa Romeo, il fornitore è GranitiFiandre che ha ideato appositamente un prodotto in grado di sostenere le particolari sollecitazioni a cui è sottoposto ed avere una particolare resistenza, come superficie carrabile, alla sosta delle auto in esposizione.
L'idea è nata dalla necessità di coniugare tecnologia costruttiva e immagine della Fiat. La lastra Bianco Fiat Expo ha avuto numerosi riconoscimenti come materiale innovativo. La ricerca avanzata dei laboratori di GranitiFiandre ha portato ad una pavimentazione la cui complessità deriva dalla costruzione della lastra stessa di materiale, tenendo conto dei principi tecnologici.
L'innovazione è nella tessitura regolare ed insolita e nella finitura superficiale che assieme alla purezza e trasparenza del colore, uniscono una brillantezza tipica dei prodotti pregiati, con un'alta sicurezza allo scivolamento e una praticità di manutenzione. Le caratteristiche delle materie impiegate, sono servite ad abbinare lo stile dei marchi alla sensibilità dello spazio che li accoglie, ricreando attraverso il disegno degli interni, ambientazioni ogni volta diverse e in simbiosi con l'oggetto rivolto all'attenzione del pubblico, mettendo l'accento sulla tematica dello spazio come apertura e comunicazione.
Patrizia Valandro
Tratto da Materia n°58 - MATERIALI COMPLESSI
info progetto
- Località: Torino
- Committente: Fiat group automobiles
- Progettisti: GTP Gruppo Thema Progetti (interior)
Ingest Facility (executive), Politecnico di Torino (exterior) - Impresa: Ingest Facility
- Anno: 2005-2006
- Pavimentazione showroom Fiat e Alfa Romeo: GranitiFiandre S.p.A
- Serie 100 Active
- Silver Grown Active
Serie 100 Active
Per maggiori informazioni
GranitiFiandre S.p.A
via Radici Nord, 112 42014 Castellarano (Reggio Emilia) Italy
Tel: (+39) 0536 819611 | Fax: (+39) 0536 858082 (Italia)
Fax: (+39) 0536 850088/857065 (Estero)
Web.
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