reddito architetti

La fotografia scattata dal rapporto "Inarcassa in cifre": nel 2015 il reddito medio è stato di 18.905 euro (22.033 euro per gli uomini e 14.156 euro per le donne). In costante crescita i pensionati, mentre il numero di iscritti tende a stabilizzarsi. La conseguenza: scende il rapporto iscritti-pensionati (in calo dal 2008).

Inversione di tendenza per i redditi degli iscritti, che iniziano a crescere dopo anni di calo. Ma, per gli architetti, il cui lavoro è legato in maniera più stretta al settore delle costruzioni, la crescita è più lenta. Al Sud e nelle Isole i redditi restano più bassi, nonostante una ripresa netta. I dati del bilancio consuntivo 2016 della Cassa.

L'Agenzia delle Entrate pubblica una nuova circolare contenente tutte le indicazioni per usufruire del cosiddetto "super ammortamento", un'agevolazione fiscale che, anche per i liberi professionisti, rende meno gravoso l'acquisto di beni materiali e strumentali all'attività.

Chi può aderire al nuovo regime agevolato in vigore dal prossimo anno. Quali sono le caratteristiche. Cosa succede ai professionisti che risultano anche dipendenti. Come si calcola l'imponibile. Un piccolo vademecum sulle novità in vista.

Con la legge di Stabilità, spazio ad un nuovo regime fiscale agevolato che ingloberà i precedenti. La soglia di fatturato sarà di 30 milioni di euro e l'aliquota ultra-ridotta sarà fissata al 5 per cento. È quanto annuncia il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti.

Le professioni tecniche chiedono al Mef di innalzare a 30mila euro la soglia di reddito entro la quale applicare il regime forfetario di favore previsto dalla legge di Stabilità. Si è discusso anche di PoS e della deducibilità totale delle spese di formazione.

Di quanto bisognerà integrare l'assegno pensionistico per poter soddisfare le proprie necessità una volta che si smetterà di lavorare? Ecco la «busta arancione»: nessuna missiva arriverà a casa, ma Inarcassa dà la possibilità di simulare l'importo della pensione ogni volta che lo si desidera.

XV Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati. A risentire della crisi sono soprattutto i giovani. Gli architetti triennali hanno maggiore difficoltà a trovare lavoro rispetto ai quinquennali, ma le retribuzioni di entrambi si attestano su livelli bassi.