«Esiste un'architettura dell'Alto Adige? E, se sì, in che cosa consiste? Queste le due domande chiave che il curatore Filippo Bricolo si è posto nell'elaborazione del progetto di mostra Architetture recenti in Alto Adige 2018 - 2024, inaugurata lo scorso sabato e visitabile fino al 16 febbraio negli spazi di Kunst Meran Merano Arte.

Promossa insieme alla Fondazione Architettura Alto Adige e al Südtiroler Künstlerbund, la mostra - alla sua terza edizione - prosegue il percorso iniziato nel 2006 per tracciare una nuova mappatura dell'architettura nell'angolo più a nord del nostro Paese.

Attraverso 28 progetti dettagliati (+ altri 28 citati) - selezionati tra le oltre 240 candidature dalla giuria composta dal curatore Filippo Bricolo, Annette Spiro, architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG), professoressa ordinaria di architettura e costruzione ed Elisa Valero Ramos, architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Università di Granada - l'esposizione indaga l'orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige negli ultimi 6 anni, tra città e vallate.

Non un premio, bensì l'occasione per dare vita a un inventario tematico e critico finalizzato all'analisi e all'approfondimento dell'architettura del territorio da una prospettiva esterna. In questi 24 anni di ricerca, infatti, sono emersi, di volta in volta, aspetti diversi che hanno caratterizzato questo contesto in relazione a vari fattori, come la presenza di concorsi di progettazione, le esigenze della committenza o gli scambi con altri territori.

Mentre in passato era stato privilegiato un taglio geografico, che vedeva i progetti suddivisi per vallate, evidenziando le differenze su piccola scala, la giuria di questa edizione ha deciso di proporre un approccio diverso. Dopo una preselezione e una visita in loco, la scelta è ricaduta su architetture distintesi per l'uso oculato e accorto dei materiali di costruzione e delle risorse, l'attenzione per le provenienze e l'impatto ambientale o l'interesse sociale delle strutture.

A partire da una riflessione su questi aspetti, sono emerse progressivamente delle "famiglie" caratterizzate, oltre che dalle singole personalità progettuali o dalle diverse destinazioni d'uso, da similarità e approcci comuni.

Le riflessioni trovano ordine nello spazio espositivo con le pareti lasciate bianche: qui, le strutture modulari in legno e pannelli in cartone alveolare, disposte in diverse combinazioni al centro dello spazio, evidenziano simbolicamente il ruolo da protagonista dell'architettura.

I progettisti
alpina architects · Walter Angonese · Architekten Mahlknecht Comploi · Architekturgemeinschaft 15 · Architekturkollektiv null17 · Area Architetti Associati · Roland Baldi Architects · bergmeisterwolf · Busselli Scherer · Carlana Mezzalira Pentimalli · CeZ Calderan e Zanovello architetti · Comfort_Architecten · Daniel Ellecosta · Martin Feiersinger · Flaim Prünster Architekten · Andreas Gruber Architekten · Alfred Gufler · Markus Hinteregger · Höller & Klotzner Architekten · kostnerarchitektur · KUP - ARCH · Messner Architects · MoDusArchitects · Andreas Moroder · NAEMAS Architekturkonzepte · NOA · Fabian Oberhofer · Pedevilla Architects · Peter Pichler Architecture · Plasma Studio · Markus Scherer · Senoner Tammerle Architekten · STIFTER + BACHMANN · tara · Julian Tratter · Martin Trebo · Lukas Wielander

8 "famiglie progettuali" in mostra

Il percorso espositivo è suddiviso in 8 sezioni, che rappresentano possibili interpretazioni delle varie forme che connotano un linguaggio architettonico altoatesino, capaci di rappresentare uno strumento utile per indagarlo e raccontarlo.

In RIUSO RIFLESSIVO trova spazio una serie di progetti legati al tema del recupero architettonico, a partire da un confronto con strutture molto differenti, sia per epoca sia per funzione.

Così, da un lato, appare l'intervento su un edificio medievale nel cuore di Glorenza di Lukas Wielander e Martin Trebo sono intervenuti su un edificio medievale nel cuore di Glorenza, un esempio di recupero ben riuscito per la capacità di adeguare il complesso alle attuali esigenze abitative senza dimenticare la storia; dall'altro, il progetto di Markus Scherer su un complesso conventuale e su una scuola di Merano, mostra un elegante innesto del nuovo sul preesistente.

E poi, ancora, spazio al recupero di opere novecentesche, come nel caso del progetto di ModusArchitects, chiamato a confrontarsi con l'Accademia Cusanus di Bressanone, capolavoro dell'architetto Othmar Barth (1927-2010), dove lo studio brissinese è riuscito a coniugare uno stile attuale con i principi che lo avevano ispirato.

La sezione EVOCAZIONI URBANE mette al centro il caso della città di Bressanone come esempio per indagare il rapporto tra architettura e contesto storico. Troviamo qui la Biblioteca Civica di Carlana Mezzalira Pentimalli, dimostrazione di come sia possibile dialogare con la città antica senza rinunciare ad aspetti sperimentali.

Di riflesso ARCHITETTURA NATURANS sposta l'attenzione al dialogo con la natura, portando ad esempio la Nuova cantina Pacherhof a Novacella, dello studio bergmeisterwolf, che sembra trasfigurare la montagna in architettura.

Si prosegue con TOPOGRAFIA PARTECIPATA, una raccolta di architetture strettamente legate al rapporto con il suolo e il suo andamento, spesso impervio. Ne sono esempio il Centro Protezione Civile Renon di Roland Baldi Architects, dalla forma semplice e scultorea integrata nel declivio naturale e la facciata in cemento, ispirata alle "Piramidi di terra" (delle formazioni geologiche presenti in questa zona), che accentua l'effetto facendo apparire l'edificio come emerso dal suolo.

VERNACOLI PLAUSIBILI, invece, si interroga sul rapporto con le forme della tradizione, interpretandole armoniosamente, senza spettacolarizzazione né banalizzazione.

È il caso di Zierhof con stube in Val di Fleres di NAEMAS Architekturkonzepte, progettate a seguito della distruzione di un maso da un devastante incendio, caratterizzate da un linguaggio architettonico che richiama il precedente edificio, la sua memoria e, al contempo, un approccio contemporaneo.

SCAVO GENERATIVO si concentra sugli interventi "per sottrazione", come nel caso della Musealizzazione delle mura di cinta di Merano di Höller e Klotzner Architetti che, con semplici profili in acciaio, rievoca le dimensioni originali delle mura, riportando alla luce la presenza di ciò che non c'è più, preservandone il ricordo.

Non manca il focus sugli interni architettonici: con il titolo INTERNI POETICI, la sezione presenta esempi di progetti capaci di andare al di là di uno stile internazionale o di recuperi di stili locali in senso turistico, muovendosi su vie meno esplorate.

È il caso dell'Art Library di Martin Feiersinger a Castello Gandegg, nei pressi di Appiano, che gioca su un audace contrasto, facendo dialorare installazioni e arredi colorati con il fabbricato preesistente.

La sezione ARTE E ARCHITETTURA mette in relazione l'architettura con le istituzioni promotrici della mostra. Troviamo qui progetti come la Halle 3 di Julian Tratter e Markus Hinteregger e l'ampliamento della sede dell'azienda barth Innenausbau di Bressanone, ma anche il progetto di Walter Angonese con gli architetti Flaim Prünster per la Cantina San Michele Appiano, dove il soffitto dell'area di conferimento uve ha visto il contributo dell'artista Manfred Alois Mayr attraverso l'installazione di oltre 600 grandi tini capovolti di colore violaceo, che sembrano sospesi nello spazio.

I 28 progetti in mostra

WALTER ANGONESE e FLAIM PRÜNSTER

Cantina San Michele, sala di conferimento uva e produzione, Appiano [2019]

Foto: ©Samuel Holzner

ARCHITEKTURKOLLEKTIV NULL17

Maireggerhof antico fienile, San Giovanni in Valle Aurina [2022]

Foto: ©Alex Schidlbauer

AREA ARCHITETTI ASSOCIATI · Andrea Fregoni e Roberto Pauro

Sinfonia Similaun, risanamento energetico edifici residenziali, Bolzano [2019]

Foto: ©Ivo Corrà

ROLAND BALDI ARCHITECTS

Centro di protezione civile Renon, Collalbo [2020]

Ne avevamo parlato qui ↓
Altipiano del Renon, ultimato il Centro di protezione civile di Roland Baldi Architects

Foto: ©Oskar Da Riz

BERGMEISTERWOLF

Emergere, nuova cantina Pacherhof, Novacella, Varna [2018]

Foto: © Gustav Willeit

BERGMEISTERWOLF

Transizione, complesso di Tappersbühl, Collalbo [2023]

Foto: ©Gustav Willeit

CARLANA MEZZALIRA PENTIMALLI

Biblioteca civica, Bressanone [2021]

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Bressanone, la biblioteca come un salotto urbano: terminato il progetto di Carlana Mezzalira Pentimalli

Foto: ©Marco Cappelletti

CEZ CALDERAN e ZANOVELLO ARCHITETTI

Intercable Arena, Brunico [2021]

Foto: © Davide Perbellini

MARTIN FEIERSINGER

Art library Castello Gandegg, Appiano, [2022]

Foto: ©Werner Feiersinger

ALFRED GUFLER

Percorso circolare lungo la collina della chiesa e spazio di lettura, Plata, Moso in Passiria [2018]

Foto: ©Benjamin Pfitscher

HÖLLER & KLOTZNER ARCHITETTI

Musealizzazione delle mura di cinta, Merano [2020]

Foto: ©Damian Pertoll

MESSNER ARCHITECTS KNOTTNKINO³

Sentiero tematico Rock carvings, Verano [2019]

Foto: ©Oliver Jaist

MODUSARCHITECTS · Sandy Attia e Matteo Scagnol

Accademia Cusanus, recupero e ampliamento, Bressanone [2021]

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Premio italiano di Architettura 2022 a MoDus Architects

Foto: ©Gustav Willeit

MODUSARCHITECTS · Sandy Attia e Matteo Scagnol

Tree Hugger - nuova sede dell'associazione turistica, Bressanone [2019]

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Bressanone, l'ufficio turistico di MoDus Architects avvolto intorno a un platano secolare

Foto: ©Oskar Da Riz

ANDREAS MORODER

Una casa per mia madre, Oltretorrente, Castelrotto [2022]

Foto: ©Andreas Moroder

NAEMAS ARCHITEKTURKONZEPTE

Zierhof con stube, Brennero [2022]

Foto Gustav Willeit

PEDEVILLA ARCHITECTS

ciAsa Aqua Bad Cortina, San Vigilio di Marebbe [2020]

Ne avevamo parlato qui
I finalisti del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2023

Foto:©Gustav Willeit

PEDEVILLA ARCHITECTS & WILLEIT ARCHITEKTUR

Edificio di servizio, Passo di Monte Croce, Sesto [2020]

Foto: ©Gustav Willeit

PEDEVILLA ARCHITECTS

Locanda Decantei, Bressanone [2019]

Foto: ©Gustav Willeit

MARKUS SCHERER

Maria Trost - Stift Stams recupero e ampliamento, Merano [2023]

Foto: ©Oliver Jaist

MARKUS SCHERER

Biblioteca pubblica, Foiana, [2023]

Foto: © Oliver Jaist

MARKUS SCHERER

Maria Trost - Stift Stams recupero e ampliamento, Merano [2023]

Foto: © Oliver Jaist

SENONER TAMMERLE ARCHITETTI

Rifugio Passo Santner 2.734m, Passo Santner, Tires [2023]

Ne avevamo parlato qui ↓
I finalisti del Wood Architecture Prize by Klimahouse 2024

Foto: ©Lukas Schaller

STIFTER + BACHMANN

Santenwaldele zona svago e zona sportiva, San Pancrazio [2020]

Foto: ©Oliver Jaist

TARA

Hotel Saltus, San Genesio Atesino [2019]

Foto: ©David Schreyer

JULIAN TRATTER, MARKUS HINTEREGGER

Barth, Halle 3, Bressanone [2023]

Foto: ©Gustav Willeit

LUKAS WIELANDER, FABIAN

Oberhofer Kitestation, Curon [2020]

Foto: © René Riller

LUKAS WIELANDER, MARTIN TREBO

Fiegele-Prieth-Haus, recupero, Glorenza [2021]

Foto: ©René Riller

ARCHITETTURE RECENTI IN ALTO ADIGE 2018 - 2024
a cura di Filippo Bricolo
26 ottobre 2024 - 16 febbraio 2025

dove
Kunst Meran
via Portici 163, Merano BZ

orari

martedì-sabato: 10-18.
domenica e festivi: 11-18

+info: kunstmeranoarte.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pubblicato il:

ott 26
feb 16

Architetture recenti in Alto Adige 2018 - 2024 Una nuova mappatura dell'architettura contemporanea nell'angolo più a nord del nostro Paese
Kunst Meran Merano Arte

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