L'Agenzia delle Entrate aggiorna la guida alla detrazione Irpef del 36% per le spese di ristrutturazione alle ultime novità introdotte dal decreto "salva Italia". Al suo interno: indicazioni per richiedere il beneficio fiscale senza commettere errori, adempimenti e riferimenti normativi.
Con il decreto "salva Italia" (DL 201/2011) infatti il beneficio fiscale non ha più scadenza, entra a regime, essendo ormai incluso nel TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Aggiornamento del 26 giugno 2012
Decreto Sviluppo: bonus fiscali per ristrutturazioni ed efficientamento al 50% Le detrazioni fiscali del 36 e del 55% passano al 50. E' una delle misure inserite nel Decreto Sviluppo, approvato dal Governo Monti, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che provvede anche a sbloccare la detrazione strutturale del 36% in riferimento ad un'ampia categoria di lavori volti al risparmio energetico.
Le novità introdotte dal "salva Italia"
- Il decreto estende il beneficio della detrazione a tutti gli interventi di manutenzione, restauro, risanamento, ristrutturazione e anche a quelli necessari per la ricostruzione ed il ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi, purché ricadano in aree in cui è stato dichiarato lo stato di calamità naturale.
- Non è stata rinnovata la possibilità, per soggetti con più di 75 e 80 anni, di ripartire le spese rispettivamente in 3 e 5 anni.
- Viene stabilito che in caso di cessione dell'unità immobiliare, il venditore ha la facoltà di decidere di trasferire in tutto o in parte la detrazione non utilizzata all'acquirente (persona fisica), salvo diverso accordo tra le parti.
Ulteriori novità introdotte di recente:
- Abolizione della comunicazione al Centro Operativo di Pescara.
- Soppressione dell'obbligo di evidenziare i fattura il costo della manodopera relativa ai lavori.
- Introdotto l'obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile o, per i lavori effettuati dal detentore, la trascrizione degli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo.
- Obbligo di conservare ed esibire - a richiesta degli uffici fiscali - alcuni nuovi documenti.
- Riduzione dal 10 al 4% della ritenuta applicata da banche e poste sui bonifici relativi alle spese detraibili.
Per approfondire:
- Guida dell'Agenzia delle Entrate, Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali.
- La detrazione del 36%. Novità e conferme dopo il decreto Monti. La Manovra Monti rende strutturale la detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia. Riprese le modalità che fino ad ora hanno caratterizzato l'agevolazione e introdotte alcune novità. Non mancano dubbi interpretativi.
- Emendamenti al salva Italia: più tempo alle casse per quadrare i conti, novità su detrazioni 36 e 55%. Il nuovo testo dà più tempo alle Casse per bilanciare spese ed entrate e si stabilisce la redazione di un Testo Unico che raccolga le leggi sugli ordinamenti professionali. Quanto alle detrazioni del 36% e del 55%: la prima è estesa a tutte le parti condominiali, la seconda ingloba le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali.
- Decreto "salva Italia": detrazioni 36% e 55%, novità per appalti e rilancio di infrastrutture. Napolitano firma il Decreto del Governo Monti. La detrazione del 36% sulle ristrutturazioni diventa strutturale; prorogato di un anno il bonus del 55%, sbloccati i fondi per le infrastrutture e, a sorpresa, il ritorno a 100mila euro della soglia limite per il ricorso alla trattativa privata negli incarichi di progettazione.
- Detrazione Irpef 36%: i documenti da conservare. Un provvedimento dall'Agenzia delle Entrate abolisce la comunicazione di inizio lavori da inviare al Centro Operativo di Pescara. Per usufruire della detrazione si dovranno conservare - ed esibire nel caso di richiesta degli uffici fiscali - alcuni documenti. Eccoli specificati.
- Detrazioni Irpef del 36%: eliminato l'obbligo della comunicazione di inizio lavori al COP. Per usufruire della detrazione Irpef del 36% per le spese di ristrutturazione, niente più comunicazione al Centro Operativo di Pescara. A stabilirlo è il Decreto Sviluppo che abolisce anche l'obbligo di separare in fattura il costo della manodopera.
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