Stabilizzare il bonus per il risparmio energetico insieme alla appena nata detrazione del 65% per i lavori di adeguamento antisismico. È quanto dovranno fare Governo e Parlamento entro la fine dell'anno.
Un emendamento al decreto 63/2013 (che a giugno ha ampliato e rivisitato i bonus edilizi ed introdotto l'APE) è stato approvato in aula alla Camera, ed ha stabilito che entro il 31 dicembre 2013, saranno definiti e resi strutturali gli incentivi per l'adeguamento sismico, per la messa in sicurezza degli edifici esistenti, per l'incremento del rendimento energetico ed anche per l'efficientamento idrico. Bisognerà mettersi d'accordo sul peso da dare agli incentivi, rendendoli senza scadenza, naturalmente come ha aggiunto il Governo, rettificando un ordine del giorno presentato in aula alla Camera: «nel rispetto dei vincoli di bilancio».
Novità che ormai sono definitive. Il testo del ddl di conversione è stato infatti approvato definitivamente dal Senato in seconda lettura, dopo essere stato licenziato e modificato dalla Camera. Si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge.
Aggiornamento del 5 agosto 2013
La legge di conversione del Dl 63/2013 è in Gazzetta Ufficiale (Legge 90/2013). Accedi al testo coordinato.
Una stabilizzazione ampiamente condivisa
La richiesta della stabilizzazione degli incentivi non solo è scritta nella legge, ma articolata e ampiamente condivisa dai diversi schieramenti politici che hanno presentato un ordine del giorno (approvato dal Governo) durante la discussione in Aula a Montecitorio. L'Ordine del giorno presentato dal presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, impegna il Governo, non solo a stabilizzare l'ecobonus, ma anche ad ampliarne i fruitori, «includendovi l'edilizia residenziale pubblica». Chiede inoltre di rendere obbligatoria la certificazione antisismica degli edifici pubblici e privati, insieme a controlli strutturali periodici.
Ancor più importante, e sempre all'unanimità, è stato chiesto al Governo di escludere dal computo dal patto di stabilità interno, gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, di riduzione del rischio idrogeologico, di efficientamento energetico e di messa in sicurezza di edifici pubblici, a partire da scuole ed ospedali. Un modo per permettere agli enti locali, che ne hanno le risorse, di poter investire in questa direzione.
I vantaggi della stabilizzazione dell'ecobonus
Quanto alla stabilizzazione dei bonus, ormai i vantaggi sono chiari a tutti. Secondo l'indagine Cresme-Enea, lo scorso anno il volume complessivo degli interventi connessi all'agevolazione fiscale per la riqualificazione energetica, è stato pari a 1milione e 400mila euro, per un totale di 17 miliardi di investimenti complessivi. Quanto all'occupazione: la detrazione del 55% ha contribuito a creare ogni anno 55mila posti di lavoro, soprattutto in campo edile.
di Mariagrazia Barletta architetto
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