Sono trascorsi quasi due anni e mezzo dall'entrata in vigore del decreto che ha introdotto l'obbligo di aggiornamento per i professionisti antincendio. Dei cinque anni che la legge concedeva per accumulare 40 ore di formazione, la metà è ormai passata.
A stabilire la nuova condizione, inevitabile per mantenere l'iscrizione alle liste del ministero dell'Interno, è stato il Dm 5 agosto 2011. Il provvedimento ha introdotto l'obbligo di aggiornamento per gli esperti antincendio, che devono seguire corsi e seminari per un totale di 40 ore nell'arco di 5 anni. Il monte orario, per i professionisti già iscritti nell'elenco ministeriale alla data di entrata in vigore del decreto (27 agosto 2011), deve essere raggiunto entro il 27 agosto 2016.
La scadenza sembra lontana, ma trovare corsi di aggiornamento nella propria regione non è sempre agevole perché di eventi formativi riconosciuti non se ne organizzano poi molti, qualcuno per distrazione o per impegni lo si perde, e dunque è necessario prestare attenzione al tempo.
Gli ostacoli da considerare
L'arrivo al traguardo delle 40 ore prevede i suoi ostacoli. Non tutti i corsi o seminari approvati e utili all'aggiornamento possono concorrere al raggiungimento dell'obiettivo. Bisogna tener conto di tre fattori: argomenti trattati, novità delle tematiche, e giusto mix tra corsi e seminari seguiti.
Gli argomenti
Il ministero dell'Interno ha fissato gli argomenti per i corsi ed i seminari, che, però, abbracciano un po' tutte le tematiche che rientrano nella prevenzione incendi.
Gli argomenti sono:
- tecnologia dei materiali e delle strutture di protezione passiva; tecnologia dei sistemi e degli impianti di protezione attiva;
- verifiche e manutenzione di prodotti, elementi costruttivi ed impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio;
- procedimenti di prevenzione incendi; approccio ingegneristico e sistemi di gestione della sicurezza;
- regole tecniche di prevenzione incendi;
- argomenti di prevenzione incendi su specifiche esigenze o contingenze locali, da valutarsi di concerto con le strutture territoriali del CNVVF.
Novità delle tematiche
I professionisti devono diversificare il più possibile la scelta degli eventi di aggiornamento, evitando la ripetizione delle stesse tematiche. Nel decidere gli argomenti da approfondire, gli interessati deve tener conto delle «innovazioni tecnologiche e degli aggiornamenti normativi», così come recita la nota Dcprev. 7213/2012. Inoltre, per il raggiungimento delle 40 ore non vale la partecipazione ai moduli dei corsi di 120 ore, e cioè di parti dei corsi validi per l'iscrizione nell'elenco ministeriale. Non viene tenuta in considerazione, inoltre, la frequenza ad un evento di aggiornamento, ripetuto e già seguito.
Il giusto mix
Seminari e corsi sono inoltre diversi per struttura: i primi sono monotematici, senza limite al numero di partecipanti, e di durata dalle 3 alle 6 ore; i secondi possono invece affrontare più argomenti, sono organizzati in moduli di massimo 4 ore ciascuno, prevedono il superamento di un test finale ed un tetto massimo di partecipanti pari a 40 unità.
Non è possibile seguire solo seminari o solo corsi: le due tipologie di eventi formativi devono essere ben calibrate. Per il raggiungimento delle 40 ore, i professionisti possono seguire un numero di seminari limitato, infatti le ore totalizzate con essi non può superare il 30% del monte ore complessivo. In definitiva delle 40 ore solo 12 possono essere colmate attraverso i seminari.
Concludendo, se si lavora nel campo dell'antincendio è bene attivarsi per tempo.
di Mariagrazia Barletta architetto
Per approfondire:
- Nota DCPREV 7213/2012, Corsi base di specializzazione in prevenzione incendi e corsi e seminari di aggiornamento in materia di prevenzione incendi in attuazione degli articoli 4 e 7 del D.M. 5 agosto 2011.
- D.M. 5 agosto 2011 recante "Procedure e requisiti per l'autorizzazione e l'iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell'Interno di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n.139".
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