Il Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, emana l'ordinanza (già operativa) che regola il conferimento di incarichi di progettazione e di direzione dei lavori nei luoghi colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire dal 24 agosto scorso in Italia centrale. Con l'ordinanza arriva anche il contratto-tipo che tutti i professionisti sono obbligati ad utilizzare negli incarichi post-sisma legati ad edifici oggetto di contributo. Viene sancita, inoltre, la costituzione dell'Osservatorio Nazionale della ricostruzione, che ha il compito di vigilare sull'attività dei professionisti.
E poi, ci sono le regole fissate per evitare la concentrazione di incarichi: per il singolo professionista è vietato accumulare incarichi per un importo massimo dei lavori pari o superiore a 25 milioni di euro. In ogni caso, nessun professionista può assumere un numero di incarichi professionali superiore a 30. Anche se, sono previste parecchie possibilità di deroga.
I criteri di iscrizione all'elenco speciale, l'istituzione dell'Osservatorio, lo schema di contratto-tipo, derivano da un protocollo d'intesa sottoscritto tra la Rete delle professioni tecniche e il Commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani.
Alcune soluzioni abitative di emergenza montate ad Amatrice (Rieti). Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Aggiornamento del 13 febbraio:
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L'elenco speciale dei professionisti abilitati
Solo i professionisti iscritti nell'elenco speciale possono ricevere incarichi di progettazione e di direzione dei lavori e dunque operare per la ricostruzione. Serve, però, un ulteriore passaggio per la costituzione dell'elenco: il commissario Vasco Errani deve emanare un avviso pubblico con il quale si dà il via alla raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei professionisti. L'avviso conterrà un modulo che il professionista potrà inviare tramite una piattaforma telematica predisposta dal commissario straordinario o, se questa non sarà ancora operativa, potrà inoltrato via posta elettronica certificata all'indirizzo specificato nell'avviso pubblico.
Requisiti per l'iscrizione all'elenco speciale
Essere iscritti all'albo, non aver riportato condanne penali, rispettare i requisiti antimafia (art. 80 comma 2 del Codice dei contratti), non essere soggetti alla sanzione disciplinare delle sospensione, avere un'idonea assicurazione Rc professionale. Ma bisogna anche essere in regola con i contributi previdenziali e con gli obblighi di aggiornamento continuo obbligatorio per partecipare alla ricostruzione. Inoltre, bisogna avere una struttura organizzativa adeguata e proporzionata al tipo di attività che si intende svolgere.
Incarichi fino alla soglia di 25 milioni di importo lavori
Due le soglie stabilite per gli incarichi dei singoli professionisti, che non possono superare o uguagliare la somma totale di 25 milioni di euro di importo lavori. Al di là della consistenza dei lavori, ogni professionista può al massimo accettare fino a 30 incarichi.
Ci sono, poi, le deroghe. Tali soglie aumentano del 25 per cento nel caso di società, associazione o raggruppamento temporaneo monodisciplinare e possono essere incrementate di un ulteriore 5 per cento se è presente un professionista con meno di cinque anni di iscrizione all'albo. L'incremento delle soglie arriva al 30 per cento nel caso di società, associazione o raggruppamento temporaneo multidisciplinare e può raggiungere il 35 per cento se nel team è compreso un giovane con meno di 5 anni di iscrizione all'albo professionale.
Il rispetto dei limiti massimi - si legge nell'ordinanza - «viene accertato avendo riguardo al singolo professionista iscritto, ancorché appartenente ad un'associazione, ad una società di professionisti o di raggruppamento di imprese». Per quanto riguarda l'ulteriore incremento di 5 punti percentuale, concesso nel caso ci siano giovani tecnici nei team, «l'aumento è riconosciuto esclusivamente con riguardo all'attività professionale effettuata dal giovane professionista».
Gli studi maggiormente strutturati hanno la possibilità di derogare alle soglie fissate, superando anche le deroghe stabilite con i vari incrementi, che come abbiamo visto vanno dal 25 al 35 per cento, ma, tali ulteriori sforamenti devono essere autorizzati attraverso apposito provvedimento del Commissario straordinario che potrà fissare dei limiti più alti.
L'inosservanza dei limiti porta alla cancellazione del professionista dall'elenco speciale. Tra i casi che fanno scattare la cancellazione dall'elenco di professionisti abilitati alla ricostruzione, c'è anche l'accertata incongruità di più di tre schede AeDES.
Vietata l'attività di terzi
Per eseguire le prestazioni professionali stabilite dal contratto, il professionista non può avvalersi di terzi diversi dal proprio personale dipendente, dai collaboratori in forma coordinata e continuativa. E, nel caso di società, di associazioni tra professionisti, di raggruppamenti temporanei o di consorzi, non si può far ricorso a soggetti esterni.
Il contratto-tipo
Per operare nei territori colpiti dal sisma, tra il professionista e il beneficiario del contributo per la ricostruzione deve essere stipulato un contratto seguendo il modello-tipo contenuto nell'ordinanza. Il contratto deve essere depositato, utilizzando la piattaforma tecnologica, entro 10 giorni dalla sua sottoscrizione, altrimenti c'è la revoca dell'incarico professionale.
In caso di lavori ammessi al contributo, il compenso pattuito per i servizi di progettazione e di direzione dei lavori, non può, inoltre, superare i limiti stabiliti attraverso il protocollo d'intesa sottoscritto dalla Rtp e dal Commissario Errani e dettagliati nell'ordinanza.
«Il Commissario straordinario si obbliga a prevedere, dopo l'approvazione del progetto e la quantificazione del contributo spettante, con provvedimento del Vice Commissario o suo delegato, effettuato con la procedura della piattaforma tecnologica, a richiesta degli interessati, la liquidazione dell'80% del compenso relativo alle attività di progettazione. L'importo residuo verrà corrisposto ai professionisti in concomitanza con gli stati di avanzamento dei lavori».
L'Osservatorio per vigilare sull'attività dei professionisti
Viene prevista la nascita di un osservatorio che deve vigilare sulla correttezza dell'attività svolta dai professionisti coinvolti nella ricostruzione. L'Osservatorio è composto da tre rappresentanti della struttura del commissario straordinario, di cui uno con funzioni di presidente, e da quattro rappresentanti della Rete delle professioni dell'area tecnica. Sarà suo compito, tra l'altro, proporre al commissario le sanzioni da applicare nel caso in cui il professionista presenti un numero di schede AeDES incongrue superiori a tre.
Mariagrazia Barletta
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