Sono in movimento incessante i cantieri dei musei d'Europa. Nascono nuove architetture, solitamente molto iconiche, come l'edificio-onda del Maat - Museum of art, architecture and technology, firmato dallo studio londinese AL_A di Amanda Levete, o il centro Botín a Santander di Renzo Piano. In altri casi, i musei allargano i loro spazi per ospitare nuove funzioni o collezioni in crescita. Tra gli ultimi esempi, l'ampliamento ipogeo del Victoria & Albert Museum a Londra, sempre dello studio AL_A.
E poi, ci sono i musei che nascono come sedi distaccate dalla casa-madre, come il V&A Dundee firmato Kengo Kuma, che aprirà a settembre in Scozia. Ed ancora, contenitori culturali che scommettono tutto su partnership strategiche, come il Louvre Abu Dhabi, firmato Jean Nouvel e inaugurato lo scorso novembre.
Ultimo, ma solo per ordine di arrivo, è il Kanal - Centre Pompidou, un avamposto del parigino Beaubourg in territorio belga. Un progetto promosso dalla Regione Bruxelles Capitale grazie ad un accordo di partenariato con il Centre Pompidou di Parigi. Saranno due i musei che nasceranno dalla prestigiosa partnership, uno di arte moderna e contemporanea e l'altro di architettura, entrambi saranno contenuti all'interno della storica industria Citroën, nata negli anni Trenta del Novecento nel cuore di Bruxelles.
Il progetto è degli studi noAarchitecten (Bruxelles), EM2N (Zurigo) e Sergison Bates architects (Londra) che si sono appena aggiudicati un concorso internazionale di progettazione.
Un museo d'arte contemporanea e di architettura
L'atelier, ossia il grande fabbricato in cui si producevano le auto, ospiterà il museo di arte moderna e contemporanea, il museo di architettura, dove saranno esposte le ricchissime collezioni di architettura e urbanistica della Fondation Civa, e un auditorium di 400 posti. Infine spazi polifunzionali e pubblici dedicati alle arti.
Lo showroom, l'edificio in cui le auto prodotte venivano esposte e vendute, una cattedrale di ferro, vetro e cemento, accoglierà installazioni, performance e concerti, e un ristorante. Tre volumi, ossia «tre scatole nella scatola» vengono inseriti nello spazio esistente. Questi ospiteranno le funzioni più delicate del programma funzionale, quelle che necessitano di specifiche condizioni climatiche. Le tre scatole ingloberanno un archivio di architettura, spazi museali e un grande auditorium. Verranno a crearsi ambienti di diversa scala, ciascuno con un'atmosfera particolare.
Kanal Centre Pompidou, vista esterna. © NOA, EM2N, SBA
Showroom vista esterna, . © NOA, EM2N, SBA
Ampi spazi pubblici: il museo come luogo aperto alla città
Il team vincitore - scelto prima tra 92 candidati e poi tra 7 gruppi finalisti dalla giuria presieduta dall'architetto svizzero, Roger Diener - ha concepito il nuovo polo culturale come un luogo di scambio «accogliente, vivo e dinamico, che invita gli abitanti ad appropriarsene». Simbolo del progetto è l'ex showroom, che gli architetti hanno voluto valorizzare, aprendolo alla città e celebrandone la trasparenza. Sarà uno spazio pubblico che si concluderà con una terrazza panoramica sul tetto.
Showroom vista interna, © NOA, EM2N, SBA
Sala espositiva, piano terra. © NOA, EM2N, SBA
Il museo da 125 milioni di euro vedrà la luce nel 2022
Il concorso - il più grande mai organizzato a Bruxelles (il budget stimato per la realizzazione del nuovo museo ammonta a 125 milioni di euro) - è stato lanciato il 28 marzo 2017 dalla Regione Bruxelles-Capitale, proprietaria dal 2015 dell'antica industria, per mezzo della società Sau (Société d'Aménagement Urbain). I lavori inizieranno nell'autunno del 2019.
Interior street, © NOA, EM2N, SBA
Si procederà per tappe, fino ad aprire l'intera struttura a fine 2022. Una strategia che permetterà all'istituzione museale, già costituita, di organizzare attività culturali temporanee durante le diverse fasi del cantiere.
Gli altri sei team finalisti, invitati al concorso
• 51N4E / Caruso St John Architects / l'AUC as / Thomas Demand
• Diller Scofidio + Renfro / JDS Architects
• Lhoas & Lhoas & Ortner & Ortner
• OMA
• Office Kersten Geers David Van Severen and Christ & Gantenbein
• ADVVT6AGWA
di Mariagrazia Barletta
Crediti del progetto vincitore
noAarchitecten [noa-architecten.net]
Partners: Philippe Viérin, An Fonteyne, Jitse van den Berg
Project leader: Francesco Apostoli
Project team: Serafina Eipert, Damiano Finetti, Sunayana Jain, Evelien Pletinckx, Elke Schoonen, Simon Stroo, Jonathan Teuns, Nathan Wouters
EM2N [em2n.ch]
Partners: Mathias Müller, Daniel Niggli
Project leader: Fabian Hörmann (Associate), Baptiste Blot
Project team: Béatrice Bruneaux, Konrad Scheffer, Andrea Zandalasini, Jonas Rindlisbacher (model making), Jennifer Bottlang (model making)
Sergison Bates architects [sergisonbates.com]
Partners: Stephen Bates, Mark Tuff
Project leader: Stephen Bates
Project team: Jasper Caenepeel, Kirsten Gabriëls, Estelle Jakubowski, Marije Rutten
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