Va al "Fondo Porta Romana", gestito da Coima Sgr e partecipato da Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact Fund, con un'offerta di 180 milioni di euro, l'ex scalo ferroviario milanese di Porta Romana, ben nota area (circa 20 ettari) su cui sorgerà il Villaggio olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026, con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici. Al termine dei Giochi gli spazi verranno riconvertiti a social housing e student housing.
La gara per il trasferimento dell'ex scalo era stata bandita dal Gruppo Fs Italiane. Nei prossimi mesi si svolgerà il concorso internazionale per il masterplan che offrirà la visione di base alla pianificazione urbanistica attuativa dell'intero compendio. Nel frattempo il Gruppo Fs Italiane - fa sapere con una nota - ha «avviato le attività di rimozione dell'infrastruttura ferroviaria dismessa, di progettazione dello spostamento della linea ferroviaria in esercizio con il suo parziale semi interramento e di ricostruzione della nuova stazione ferroviaria di Porta Romana. Le nuove infrastrutture saranno pronte prima dell'inizio dei Giochi invernali, anche per il necessario supporto alla manifestazione sportiva».
Lo Scalo di Porta Romana in una foto che ritrae sullo sfondo la torre della Fondazione Prada quando era ancora in fase di ultimazione
La linea ferroviaria tuttora attiva all'interno dell'area verrà parzialmente interrata, coperta da una collina verde e sovrastata da cavalcavia che uniranno i grandi quartieri a sud-est, già in fase di rinnovamento, all'adiacente centro storico. La barriera finora rappresentata dallo scalo sarà superata tramite percorsi all'interno del parco, che si estenderà per circa 100mila mq ed attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing, servizi, interconnessi a tutta l'area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana.
All'interno dello scalo Coima Sgr svilupperà la componente residenziale libera e agevolata e il Villaggio Olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1.000 posti letto; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada Holding S.p.A., interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell'area.
I sette scali e i progetti in corso
La riqualificazione dell'ex scalo di Porta Romana rientra nel progetto "Scali Milano", il più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. Un piano che è stato avviato a partire dall'accordo di programma sottoscritto a giugno 2017 e che riguarda la rigenerazione degli scali gli Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo.
Quanto agli altri sei scali, va ricordato che a ottobre 2018 è stato lanciato il "Concorso Farini", selezione internazionale per la redazione del masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo. Il progetto vincitore del concorso fu quello del team OMA e Laboratorio Permanente. Nell'ex scalo Farini nascerà un parco unitario e lineare di oltre 25 ettari. La superficie di 14 ettari dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a parco pubblico. In base all'Accordo di programma, allo scalo Farini si calcola arriveranno 1.000 appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventeranno 1.500 con l'edilizia convenzionata ordinaria.
L'ex scalo Greco-Breda è destinato a diventare un quartiere di social housing a zero emissioni. Il destino dell'area è stato deciso attraverso il bando "Reinventing cities", promosso da C40 che prevede l'alienazione di siti dismessi da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza. Il progetto vincitore (L'innesto) è risultato quello del team guidato da Fondo immobiliare Lombardia (FIL) e gestito da Investire SGR con Fondazione Housing sociale (FHS) come partner strategico, Barreca & La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio e Arup Italia per il progetto urbanistico e ambientale.
Lo scalo Lambrate è stato candidato alla seconda edizione del bando internazionale "Reinventing cities". I finalisti della competizione sono stati selezionati lo scorso luglio. In corsa ci sono i team dei progettisti: Park Associati, Barreca e Associati, Miralles Tagliabue Embt, Carlo Ratti Associati e Caputo Partnership International (si veda l'articolo Da 3XN a Snøhetta: a Milano «Reinventing Cities» fa il pieno di grandi firme).
Lo scalo Rogoredo è stato oggetto del concorso di idee "AAA architetticercasi" promosso da Confcooperative Habitat e vinto dal team di progettisti trentenni Gregorio Pecorelli, Tobia Davanzo, Chiara Dorbolò (si veda l'articolo AAA architetticercasi™ 2019, giovani progettisti ripensano l'ex scalo Rogoredo con verde, servizi e housing sociale).
Anche per lo scalo Porta Genova sono previste procedure concorsuali per la stesura del masterplan e procedure partecipative per raccogliere le istanze della cittadinanza.
di Mariagrazia Barletta
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