Dal primo luglio 2022 l'obbligo di fatturazione elettronica si applica anche ai contribuenti in regime cosiddetto forfettario che nel 2021 hanno fatturato più di 25mila euro. La novità deriva dal Dl Pnrr 2 (Dl 36 del 2022) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 aprile ed in vigore dal giorno successivo. Più nel dettaglio, l'estensione dell'obbligo è contenuta nell'articolo 18 del decreto.
Come è noto, a partire dal 1° gennaio 2019 la e-fattura obbligatoria è stata allargata anche ai rapporti tra privati, ma erano esonerati dal nuovo onere i professionisti in regime di vantaggio (legge 111 del 2011) o in regime forfettario (legge 190 del 2014). Si tratta in entrambi i casi di regimi agevolati che stabiliscono un'unica aliquota sostitutiva delle imposte sui redditi e delle addizionali regionali e comunali, fissata, nel primo caso, al 5 per cento e al 15 per cento nel regime forfettario.
Per effetto del Dl Pnrr, coloro che applicano il regime forfettario (o quello di vantaggio) dovranno emettere fatture in formato elettronico se nell'anno precedente hanno superato il limite di 25mila euro di fatturato. Obbligo che, come si diceva, parte dal 1° luglio 2022 e lo applicano subito i contribuenti minimi, qualora non abbiano già optato per l'e-fattura volontariamente, che nel 2021 hanno fatturato più di 25mila euro.
Tutti i forfettari che non superano la soglia dei 25mila euro dovranno invece emettere la prima e-fattura a partire dal 1° gennaio 2024. Detto in altre parole, a partire dal 1° gennaio 2024 tutti i forfettari saranno soggetti all'obbligo di e-fattura qualsiasi sia la somma dei compensi ricevuti.
Chi rientra nel nuovo obbligo già dal 1° luglio 2022, non è soggetto alle sanzioni del caso se la fattura elettronica è emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione. Una facilitazione, questa, che però vale solo per il terzo trimestre del 2022.
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