Park Associati termina Open 336, l'edificio che reinterpreta l'identità industriale di Bicocca

Dopo l'Urban Cube, diventato la sede meneghina del Sole 24 Ore, Park Associati termina, sempre su viale Sarca, Open 336, un'architettura che reinterpreta l'identità industriale del quartiere, in incessante trasformazione, della Bicocca. La facciata del nuovo edificio, in fibrocemento color cotto, dialoga con quelli circostanti col suo ritmo modulare e le grandi vetrate. Il nuovo come ponte tra passato e futuro.

Un passato di sito industriale tra i più importanti d'Italia con la presenza di grandi aziende, come Breda e Pirelli. Poi, la deindustralizzazione e l'ambizioso progetto di trasformazione, avviato con un concorso internazionale nel 1985, di cui è padre Vittorio Gregotti. Dunque, un'inversione di rotta verso nuove funzioni che hanno dato vita a un distretto in cui cultura, formazione e creatività hanno un importante peso. L'Università, centri di ricerca, aziende high-tech, istituzioni culturali, spazi museali, costituiscono ora l'anima dell'attrattivo quartiere che continua ad essere un magnete per gli investitori nazionali e internazionali.

Fronte nord dell'edificio, fotografia di © Lorenzo Zandri

Dettaglio del fronte sud, fotografia di © Lorenzo Zandri

Tanti i progetti in corso alla Bicocca, come l'intervento di Piuarch su un edificio monumentale di Gregotti e, soprattutto, l'ambiziosa trasformazione dell'area dello scalo Greco-Breda, candidata al concorso internazionale Reinventing cities, dove sarà realizzato il primo "housing sociale" zero Carbon in Italia, proposto dal team rappresentato da Fondo immobiliare lombardia (Fil) gestito da Investire sgr, con Fondazione housing sociale (Fhs) come partner strategico, con Barreca & La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio e con Arup Italia per il progetto urbanistico e ambientale.

Dettaglio del fronte sud, fotografia di © Lorenzo Zandri

Fronte est, fotografia di © Lorenzo Zandri

È questo, a grandi linee, il vivace contesto in cui si inserisce il progetto Open 336 che nasce dalla volontà di creare un'architettura integrata nel contesto, rielaborandone il carattere in chiave contemporanea. Il nuovo volume, contornato da edifici testimonianza del passato industriale, si lascia plasmare anche dalla volontà di creare un'architettura aperta. I due varchi al piano terra rendono Open 336 un edificio che si attraversa, che crea passaggio e connessione, permeabile al fermento del quartiere. La hall è uno spazio vetrato, ampio e luminoso, in equilibrio e continuità con l'esterno. Il verde contamina l'edificio, a partire dalle pareti verdi accanto all'ingresso fino alla terrazza principale all'ultimo piano e a quelle più piccole ai piani intermedi.

Fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

«Sfera professionale e privata e si intersecano, così come le loro attività. Nascono - spiegano i progettisti in una nota - spazi ibridi e fluidi, uffici orientati al benessere e al comfort delle persone, i cui i materiali richiamano l'abitazione. Ogni piano si presenta come un unico ambiente continuo, privo di interruzioni, essendo gli elementi strutturali incorporati nella facciata. L'utente finale può adattare il layout a qualsiasi tipologia di utilizzo, da uffici open space a spazi co-working, a grandi ambienti per incontrarsi e condividere idee».

Dettaglio dell'angolo tra il fronte est e nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Hall di ingresso, fotografia di © Lorenzo Zandri

Dunque, un'architettura flessibile che favorisce la relazione. «Open 336 - assicurano allo studio Park - è un edificio net carbon zero. Nello sviluppare il progetto è stato adottato un approccio pionieristico volto a ridurre al minimo l'impatto ambientale della costruzione, le emissioni e i suoi consumi. Grazie a tecnologie innovative, le emissioni vengono ridotte del 100% durante la vita utile dell'immobile».

di Mariagrazia Barletta

Dettaglio del fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Dettaglio del portico del fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Dettaglio del fronte nord, fotografia di © Lorenzo Zandri

Dettaglio, fotografia di © Lorenzo Zandri

 CREDITI DEL PROGETTO

  OPEN 336 
Indirizzo Viale Sarca 336, Milano
Cliente Barings Italy Srl per conto di Savills Italia Srl
Tipologia Workplaces
Anno 2022
Area 4317 mq

Progetto architettonico: Park Associati
Design team
Founding partners: Filippo Pagliani, Michele Rossi
Project director: Marco Panzeri | Project leader: Elena Ghetti
Architects: Nicola Colella, Alberto Ficele, Irene Ricciardi, Enrico Sterle Visualizers: Antonio Cavallo, Stefano Venegoni
Certificazioni energetiche LEED Gold - WELL Gold (previste)

Consulenti
Progetto impianti Moving Srl, Como
Progetto strutture SCE Project Srl, Milano
Progetto antincendio GAe Engineering Srl, Torino
Coordinamento della sicurezza architetto Stefano Lavagna, Milano
Certificazione Leed - Well FGB Studio - Future Green Building
Property and construction management MCM Srl, Milano

Direzione generale e specialistica dei lavori SCE Project Srl, Milano
Impresa edile Carron Spa, S. Zenone degli Ezzelini (TV)

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